I cicli acido-base e ossido-riduttivo dipendono dal fatto che per i meccanismi energetici utilizziamo l’ossigeno che, grazie alla sua forza di attrarre elettroni, consente di recuperare l’energia contenuta soprattutto nei legami fra carbonio e idrogeno presenti in diverse sostanze (principalmente zuccheri e grassi degli alimenti); contemporaneamente, però, produce sostanze acide (che influenzano il ciclo acido-base) e radicali liberi (che incidono su quello ossido-riduttivo).
Nel nostro organismo si formano tantissime sostanze acide: la grande diffusione dell’ossigeno, un atomo in grado di strappare facilmente elettroni all’atomo di idrogeno (H), favorisce una grande produzione di ioni idrogeno (H+).
Il grado di acidità o basicità presente in una qualsiasi sede del nostro organismo è espresso con il valore del pH (ossia “potenziale idrogeno”), che esprime il grado di concentrazione degli H+ presenti in una sostanza o soluzione. I valori variano da 1 a 14: sotto il 7 indicano un grado crescente di acidità, sopra il 7 il graduale aumento di basicità (o alcalinità).
Il pH 7 è neutro. Il nostro organismo funziona bene, e quindi si mantiene in salute, con un pH leggermente alcalino (7,35-7,42). Man mano che ci spostiamo verso l’acidità, il nostro metabolismo peggiora e tendiamo ad ammalarci. In sostanza l’acidosi pone le basi della malattia.
Cause di acidosi metabolica
Sono svariate. Possono essere di origine alimentare se c’è un eccesso di cibi acidificanti (proteine animali, cereali raffinati o trasformati, zucchero e affini, dolcificanti, cibo spazzatura, alcol) e/o, corrispettivamente, una carenza di alimenti alcalinizzanti (verdura e frutta).
Hanno un ruolo negativo anche le diete iperproteiche, quelle basate sui cibi fast-food o precotti e i ripetuti eccessi alimentari. I nutrienti di gran lunga più coinvolti nella formazione di ioni H+ sono le proteine animali, le più ricche di amminoacidi solforati (che danno origine ad acidi “forti” come il solforico).
Quelle vegetali (che hanno minori quantitativi di amminoacidi solforati) formano invece soprattutto acidi volatili e facilitano il mantenimento di un pH urinario tendenzialmente basico (oltre 7).
Da notare poi che molti cibi vegetali dal gusto “acido”, come uva e agrumi, hanno effetto alcalinizzante: infatti contengono acidi volatili, rapidamente eliminati con la respirazione, e sali alcalinizzanti che invece rimangono.
Le cause non alimentari di acidosi sono altrettanto importanti: stress, carenza o eccesso di attività fisica, inquinamento, patologie degli organi di depurazione (fegato, rene, polmone, intestino) e l’uso di farmaci.
I sintomi dell’acidosi tessutale
Legati alla progressiva compromissione della capacità dei sistemi tampone e alle conseguenti alterazioni metaboliche, sono spesso generici e poco identificabili, variabili a seconda degli organi interessati: perciò tale condizione è chiamata anche acidosi nascosta o latente. Sono sempre assenti ripercussioni sul pH ematico che, come già detto, è sempre tutelato per evitare conseguenze incompatibili con la vita.
Le manifestazioni più comuni sono stanchezza, sudorazione acida, sintomi neurologici (cefalea, confusione mentale, sonnolenza, insonnia), immunologici (infezioni recidivanti), cardiologici (ipossia, arteriosclerosi, coronaropatie, tachicardia, aritmia, ipertensione), polmonari (dispnea, tosse, asma), intestinali (reflusso gastroesofageo, iperacidità gastrica, difficoltà digestiva, colite, alvo alterno, stipsi, nausea, vomito), osteoarticolari (crampi muscolari, mialgie, artrite, reumatismi, osteoporosi), cutanei (eczemi, dermatiti), sintomi infiammatori ricorrenti e persistenti (dolore, infiammazione, febbre, stipsi, insonnia ecc.), malattie catarrali in qualunque mucosa (dalla gola alle orecchie, dai genitali alla vescica), stati allergici recidivanti.
Diagnosticare l’acidosi tessutale
Osservando il pH urinario possiamo capire se le cellule e i tessuti intercellulari sono in acidosi. Quello “normale” dovrebbe situarsi sopra il 7 (escludendo la prima urina del mattino che è sempre acida, dato che durante la notte avviene l’eliminazione degli acidi attraverso il rene).
Il metodo migliore di misurazione è la cartina di tornasole, venduta in farmacia sotto forma di striscioline o di più economici rotolini.
La misurazione si fa in tre momenti della giornata: con la seconda urina del mattino (quella dopo colazione); prima di pranzo e poi prima di cena.
Basta bagnare la cartina con un goccio di urina e confrontare il colore che ne risulta con quello riportato sulla scala cromatica presente in confezione.
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Siamo abituati a pensare che l’unico modo di intervenire quando si manifesta un qualsiasi malessere siaquello di farci prescrivere un farmaco dal nostro medico di fiducia. Ma esiste anche un altro modo perprenderci cura della nostra salute: rafforzare il sistema immunitario attraverso una dieta sana ed equilibrata,un’attività fisica regolare e il mantenimento del nostro benessere psicologico.
La prima parte di questo libro spiega i meccanismi che sono alla base del funzionamento del nostro sistema immunitario, gli alimenti più indicati per rafforzarlo (frutta e verdura di stagione, cereali integrali, proteinevegetali) e quelli da evitare (zuccheri semplici aggiunti a cibi e bevande, e grassi raffinati e idrogenati). Vista la sua lunga esperienza come pediatra, il dottor Mario Berveglieri si rivolge soprattutto ai più piccoli, anche se i suoi consigli risultano preziosi per tutta la famiglia. È evidente, infatti, che uno stile di vita e un’alimentazione corretta risultano tanto più efficaci quanto più sono condivisi da chi ci sta vicino.
Nella seconda parte del libro sono presentate 90 ricette, utili per tradurre in pratica i consigli alimentari dei due autori. Spuntini, colazioni, primi e secondi piatti, tutti preparati prevalentemente a base di ortaggi, proteine vegetali (legumi, semi oleosi e frutta secca), cereali e farine integrali.
Il libro si avvale anche della collaborazione di Miria Sprega, erborista e fitopreparatrice, che dedica alcune pagine alle piante in grado di prevenire e curare i disturbi dei più giovani.