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Essiccazione e conservazione dei cibi

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L’essiccazione è un’ottima tecnica per la conservazione dei cibi. Ecco quali sono i trattamenti necessari per preparare frutta e verdura essiccate.
Essiccazione e conservazione dei cibi
L’essiccazione permette di controllare una delle variabili fondamentali per la conservazione del cibo: il contenuto di acqua libera presente negli alimenti. Per acqua libera non si intende il contenuto totale di H2O presente nei prodotti di natura organica, ma solo quella non impegnata in legami chimici e quindi disponibile a fare da reagente in processi chimici e disponibile per l’attività metabolica dei microrganismi presenti naturalmente sulla superficie dei prodotti freschi. Le molecole di acqua libera sono il substrato ideale per la vita di batteri, muffe e lieviti. Maggiore è il contenuto di acqua libera in un prodotto organico (frutta, verdura, cereali, carni ecc.), maggiore è la probabilità di deterioramento.
Possiamo dunque intervenire per ridurre il contenuto di acqua libera tramite l’essiccazione. Quest’ultima è il risultato dell’evaporazione dell’acqua libera contenuta nel prodotto alimentare fresco attraverso il contatto con aria calda. L’obiettivo dell’essiccazione è mantenere la qualità sanitaria e la qualità organolettica del cibo.
Per il mantenimento delle qualità organolettiche è consigliata una temperatura massima dell’aria interna di 50°C. Occorre però fare attenzione, perché il cibo essiccato ha un’alta capacità di riassorbire acqua dall’umidità dell’aria e quindi di ricreare un ambiente favorevole per la prolificazione dei microrganismi. Sarà necessaria dunque una buona conservazione del prodotto finito.
Ecco i trattamenti necessari per frutta e verdura per prepararli all’essiccazione.
ALBICOCCHE
Vanno divise a meta e denocciolate. Possibile tendenza all’imbrunimento con frutti molto maturi, pur senza compromettere il gusto intenso ed astringente.
ANANAS
Va sbucciato e tagliato a fette di 6-10 mm di spessore, che è bene rigirare di tanto in tanto per evitare che si attacchino al fondo. Il frutto è molto acquoso e quindi di lunga essiccazione, ma il risultato è eccellente per intensità di profumo e aroma. Conserva bene anche il colore.
ANICE STELLATO
Frutti non troppo maturi, a fette di circa 5 mm. Tendono ad aderire al fondo del cestello.
BANANE
Si possono tagliare a fette o a pezzi. Fate attenzione perché aderiscono facilmente al fondo e fra loro. Essiccandole intere si riducono i tempi di lavoro, anche se si allungano quelli di essiccazione. Tendono ad imbrunire notevolmente, ma mantengono un gusto molto intenso. Rimangono sempre morbide e un po’ appiccicose perché molto zuccherine.
CACHI
Vanno tagliati a fette sottili (7-10 mm). Sono ottimi i cachi-mela, che sono dolci anche se ancora duri. Si possono essiccare anche le altre qualità di cachi prima che diventino teneri: il frutto essiccato perde la caratteristica astringenza.
CILIEGIE
Smezzate e denocciolate, intensificano aroma e profumo.
KIWI
Sbucciate e tagliate fette di 7-10 mm. Si possono fare 4 fette in senso longitudinale con un frutto intero; stendete e smuovete perché non aderiscano. Conservano un discreto colore.
FICHI
Interi o divisi a metà, vanno essiccati quelli ben maturi e asciutti.
MELE
Vanno tagliate dello spessore di 6-8 mm, integre oppure dopo averle private del torso e della buccia.
PERE
Come le mele. Le varietà di piccole dimensioni e dolci si possono essiccare anche divise a metà.
PESCHE
Vanno divise a metà se sono di piccole dimensioni, a fette o spicchi quelle più grosse. Smuoverle spesso.
PRUGNE
Vanno divise a metà e snocciolate oppure possono essere essiccate intere previa immersione di 30-60 secondi in acqua bollente. Sono adatte anche le varietà provenienti da piante spontanee non innestate.
UVA
Essiccazione lenta a causa della buccia molto impermeabile. Si può accelerare il processo scottando gli acini per 10-20 secondi in acqua bollente e diradando il grappolo.
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Brano tratto dall’articolo Essiccatore solare: ecco come costruirlo!

Leggi l’articolo completo sul mensile Terra Nuova Maggio 2021
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