Food Forest, come creare un giardino commestibile in clima mediterraneo
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Il termine food forest sta a indicare un sistema agricolo multiuso e multifunzionale, dove convivono alberi da legname, piante da frutto, erbe medicinali, leguminose, cereali e ortaggi in sinergia con le piante spontanee e gli animali del luogo. Saviana Parodi ci spiega come realizzarlo.
Il termine food forest sta a indicare un sistema agricolo multiuso e multifunzionale, dove convivono alberi da legname, piante da frutto, erbe medicinali, leguminose, cereali e ortaggi in sinergia con le piante spontanee e gli animali del luogo. Saviana Parodi ci spiega come realizzarlo.
Che si tratti di un piccolo appezzamento o di una grande area rurale, l’obiettivo è quello di ricreare o ripristinare la più ampia biodiversità possibile, simile a quella che si può riscontrare in un ecosistema forestale. Considerata ormai la nuova frontiera della permacultura, la food forest dà priorità alla coltivazione in consociazione di specie perenni o pluriannuali, in modo da ottenere elevate produzioni di cibo con il minimo dispendio di energia sotto forma di ore di lavoro e consumo di acqua, carburante, concimi e antiparassitari. Forte della lunga esperienza professionale, maturata in Italia e all’estero, Saviana Parodi ci spiega nel video che potete vedere qui di seguito come realizzare una food forestanche nel nostro clima, caratterizzato da notevoli sbalzi termici e da scarsa disponibilità idrica.
Dopo la terra cruda, un altro materiale eccezionale è la calce naturale, che porta con sé 6000 anni di storia. La calce era il vanto dei Romani, dei Maya e di altre civiltà complesse che, con pochi materiali a disposizione, riuscirono a costruire opere colossali.
Impariamo a creare giardini e aree fiorite e colorate per le farfalle! Anche in città, persino nelle aiuole o in piccoli appezzamenti: per garantire habitat e nutrimento a questi insetti che stanno scomparendo.
Conoscere e raccogliere le piante aromatiche permette di scoprire un mondo ricchissimo. Basta osservare qualche precauzione e avere le informazioni giuste. Ce lo spiega il nostro esperto, Francesco Beldì.
Nell’agricoltora biodinamica la Terra è considerata come un organismo vivente, che inspira ed espira, sia quotidianamente, sia stagionalmente. La sera e durante l’autunno, la Terra inspira; al mattino e durante la primavera, la Terra espira. Ed è sulla base di questi ritmi circadiani che vengono programmate anche le lavorazioni del terreno.
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