Quanti tipi di pannelli ci sono in commercio? E come scegliere?
In commercio esistono tre tipologie di pannelli: il monocristallino, il policristallino e il film sottile. La differenza principale è dettata dal grado di purezza del silicio che compone il pannello. Più il silicio è puro e maggiore sarà l’efficienza del modulo. In sostanza, per efficienza si intende la capacità del modulo di captare energia.
Il silicio che compone il monocristallino ha un maggior grado di purezza, rendendolo ovviamente il più costoso. Segue il policristallino e infine il film sottile che, di contro, riuscendo ad adattarsi alle superfici su cui viene installato, è molto versatile.
Come si calcola il fabbisogno energetico di una famiglia rispetto ad un impianto fotovoltaico?
È possibile utilizzare una semplice regola per determinare il fabbisogno di una famiglia al variare del numero di persone che la compongono: il consumo annuo è dato da 500 kWh di consumo base a cui bisogna sommare 500 kWh per ogni familiare. Facciamo un esempio: se in una casa vivono quattro familiari, sarà sufficiente moltiplicare 500 kWh per quattro persone e aggiungere i 500 kWh di consumo base. Il consumo medio stimato sarà di 2500 kWh.
Quanto costa un impianto?
Il costo di un impianto fotovoltaico dipende dalla sua potenza, dal tipo di pannello scelto, dal brand e dalle condizioni del contratto. Generalmente viene proposto un «chiavi in mano» e ciò comprende l’impianto, l’installazione e le pratiche necessarie per le detrazioni e il Comune.
Per un impianto da 3 kW, sufficiente per una famiglia di quattro persone che abitano in un appartamento di 100 m2, il kit costa in media 8 mila euro nel caso di pannelli in monocristallino e circa 5 mila euro nel caso di policristallino. Mentre, per un impianto da 5 kW, sufficiente per una famiglia di sei persone che abitano in un appartamento di 150 m², il kit costa in media 13 mila euro nel caso di pannelli in monocristallino e circa 7 mila euro nel caso di policristallino.
Garanzia e assicurazione
I costruttori propongono garanzie di prodotto da 10 a 15 anni a partire dalla data di installazione (in certi casi la garanzia prende avvio dalla data di acquisto dei moduli). Un numero crescente di aziende propone la garanzia a 25 anni.
Riguardo alle polizze assicurative sugli impianti solari il costo varia soprattutto in base ai danni coperti (danni diretti, danni indiretti, danni a terzi o all risks), alla collocazione geografica (alcune zone sono più potenzialmente pericolose di altre, come ad esempio zone di montagna o zone sismiche) e alla tipologia dell’impianto solare. Si parte da 50 € di un’assicurazione base a 250-300 € di una polizza completa.
Le detrazioni fiscali
Il Superbonus (art. 119 della legge di conversione n. 77 del 17 luglio 2020) comprende: interventi di efficienza energetica, sismabonus, installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica delle auto. La detrazione spetta nella misura del 110% delle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 ed è ripartita in 5 quote annuali di pari importo. Gli interventi possono essere raggruppati in due macrocategorie, ovvero «trainanti» (che consentono l’accesso diretto alla misura del 110%) e «trainati» (che possono essere agevolati solo se realizzati congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti, salvo alcune eccezioni che sono indicate al comma 2 dell’art. 119).
Esempi di interventi alimentati a fonti energetiche rinnovabili: medesimi dell’Ecobonus, con l’aggiunta degli impianti fotovoltaici.
Importante sottolineare che il Superbonus è applicabile al fotovoltaico soltanto se l’impianto insiste e viene montato su una ristrutturazione edilizia che coinvolge l’intero edificio e permette un abbattimento di almeno due classi energetiche. Ad esempio per l’installazione di cappotto termico, impianto a biomasse e fotovoltaico.
(Fonte: Enea)
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Brano tratto dall’articolo Il momento giusto per passare al fotovoltaico
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