Le splendide foglie sempreverdi del gelsomino marzolino (Jasminum polyanthum) sono composte e pennate, formate da cinque-sette foglioline di colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore.
Negli spazi interni, questa robusta pianta rampicante si adatta molto bene a vivere dentro un contenitore e avvolgendo i propri fusti intorno a un supporto come un traliccio o delle canne di bambù. Può essere coltivata anche all’interno di un vaso appeso, fissandosi alle corde o alle catene che lo sostengono e arrampicandosi fino a raggiungere il soffitto, e facendo pendere i propri fusti dai bordi del vaso.
Poiché il gelsomino tende a crescere in modo incontrollato, probabilmente vorrete potarlo per tenerlo sotto controllo. Potate la vostra pianta in primavera, al termine della fioritura. Potete anche eliminare le sommità dei fusti durante il periodo di crescita, così da favorire un suo sviluppo più folto, ma non effettuate potature verso la fine dell’estate perché in quel periodo si staranno formando i boccioli, e di sicuro non vorrete correre il rischio di tagliarli per sbaglio.
La fioritura del gelsomino rappresenta un dono prezioso che illuminerà le vostre giornate invernali e vi avviserà dell’imminente arrivo della primavera. Dai boccioli, il cui colore va dal rosso scuro al rosa brillante, in primavera nasceranno dei fiori trombiformi larghi 2,5 cm e di colore bianco candido che sprigionano un profumo intenso, soprattutto di notte. La loro fragranza non è forte come quella del gelsomino d’Arabia (J. sambac), usato per fare il tè, ma è comunque intensa e molto piacevole. Anche il gelsomino d’Arabia viene a volte coltivato come pianta da appartamento, ma è più esigente di quello marzolino e necessita di calore e umidità maggiori.
Per sviluppare i boccioli, questa pianta ha bisogno di un trattamento a base di freddo: in autunno, mettetela all’esterno per sei settimane, prima che si verifichi la prima grande gelata della stagione. Il vostro gelsomino riuscirà a sopportare con facilità temperature fino a 5°C, ma non fate scendere la temperatura al di sotto di quella soglia.
Il gelsomino marzolino ha inoltre bisogno di lunghe notti, quindi durante il trattamento autunnale assicuratevi che non sia esposto a luci artificiali dopo il tramonto, o il processo di fioritura verrebbe interrotto. Riportatelo in casa prima che avvenga la prima gelata ed esponetelo a temperature fresche e a luce indiretta fino a quando non fiorirà di nuovo verso la fine dell’inverno.
CONDIZIONI AMBIENTALI OTTIMALI
LUCE ABBONDANTE. Per crescere bene e sviluppare molti boccioli, questa pianta ha bisogno di essere esposta direttamente ai raggi solari durante il periodo di crescita, ed è in grado di tollerare mezza giornata di sole diretto proveniente da una finestra esposta a est.
TEMPERATURE BASSE. 18-24°C di giorno e 13-18°C di notte. Per stimolare la fioritura, è importante esporre questa pianta a temperature notturne fresche.
ABBONDANTE ACQUA. Annaffiate tutte le volte che la parte superficiale del terriccio è asciutta fino a una profondità di 1 cm. Fate in modo che il terriccio non si secchi completamente, ma evitate di dare troppa acqua e che la terra diventi satura.
UMIDITÀ. Nebulizzate spesso dell’acqua sulla vostra pianta creando una nuvola di vapore con uno spruzzino o un nebulizzatore portatile. Ponete il vaso su un sottovaso o in una bacinella piena d’acqua, assicurandovi che poggi su appositi piedini o ciottoli e quindi che non sia immerso direttamente nell’acqua. Considerate l’utilizzo di un umidificatore nella stanza in cui si trova la pianta.
TERRICCIO. Scegliete terriccio universale per piante in vaso contrassegnato dalla dicitura “consentito in agricoltura biologica”, altamente drenante, contenente fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici.
FERTILIZZANTE. Organico, in polvere o liquido, il cui tenore in fosforo sia superiore di quello di azoto e potassio, così da favorire la fioritura della pianta. Per aiutare il vostro gelsomino a sviluppare i boccioli, durante il periodo di crescita applicate metà dose consigliata di fertilizzante ogni due settimane. Non fertilizzate in inverno.
INVASATURA. Trapiantate ogni anno in primavera al termine della fioritura e dopo aver potato la pianta. Assicuratevi che vi siano un traliccio o delle canne di bambù su cui fare arrampicare la pianta. Quando la vostra pianta deve essere rinvasata, trasferitela in un contenitore dal diametro di 10 cm più grande di quello attuale.
PROPAGAZIONE. Si propaga facilmente mediante talee apicali.
PROBLEMI PIÙ COMUNI
Mancata fioritura, cocciniglie farinose e marciume radicale.
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