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Realizziamo insieme la ghirlanda di Natale

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La ghirlanda di Natale da appendere è un classico della tradizione natalizia e qui impariamo a realizzarla in modo ecologico, con materiali reperibili in natura. E trasmette agli ospiti la gioia dell’accoglienza.
Realizziamo insieme la ghirlanda di Natale

La ghirlanda di Natale da appendere è un classico della tradizione natalizia e qui impariamo a realizzarla in modo ecologico, con materiali reperibili in natura. E trasmette agli ospiti la gioia dell’accoglienza.

Occorrente

• una ghirlanda intrecciata già pronta (reperibile in qualsiasi negozio di fiori o di bricolage)
• pigne e rametti di pino, abete, cedro, cipresso
• rametti di pungitopo
• ghiande
• bacche di rosa o rosa canina (arancio-rosse), edera (bluastre), viburno tino (blu elettrico), salsapariglia (o stracciabraghe, rosso acceso)
• colori a tempera (rosso, verde, oro o argento)
• luccichini
• pistola per colla a caldo

Procedimento

Anche in questo caso, per prima cosa occorre dipingere o cospargere di luccichini gli elementi secchi (pigne, semi, ghiande) che andranno a decorare la nostra corona; quindi, quando saranno perfettamente asciutti, incollarli sulla corona con la colla a caldo.
Una volta disposte le pigne e le altre decorazioni, andremo a infilare tutt’intorno alla corona i rametti di conifere o sempreverdi e quelli di bacche, completando così la nostra decorazione.
Al termine, non resterà che infilare un nastrino rosso, verde o dorato e appendere la corona alla porta d’ingresso con un chiodino o una puntina da disegno.
Terminate le festività natalizie, potrete riciclare la vostra corona per l’anno successivo, eliminando tutti i rami e le bacche fresche e qualche pigna che eventualmente si fosse staccata o rovinata.

IMPARA TUTTO SUL “FAI DA TE” E L’AUTOPRODUZIONE

Io lo faccio da me, il libro di Giovanna OlivieriQuesto manuale è una vera e propria mini enciclopedia del recupero e del riuso. Prodotti per la pulizia, alimenti, mobilia, regali e giocattoli per i bambini possono essere autoprodotti nel segno del risparmio economico e delle risorse ambientali. L’autrice ha rigorosamente sperimentato tutti i suggerimenti che offre.
Così scopriamo che aceto e bicarbonato sono sufficienti per mantenere una casa pulita e sana, non contaminata da prodotti per la pulizia costosi e spesso nocivi per la salute. Entusiasmo e pazienza sono invece gli ingredienti per coltivare ortaggi e frutta, rigorosamente biologici, e anche un piccolo pollaio per uso familiare. Con un po’ di creatività la carta viene trasformata in decorazioni e regali originali, e gli indumenti smessi diventano zaini resistenti e marionette per i più piccini.
Non mancano i suggerimenti per lavori più impegnativi: il legname usato viene convertito in una credenza, un appendiabiti o una scarpiera, e anche tinteggiare e piastrellare sembreranno operazioni alla portata di tutti. I bambini sono invece i protagonisti del capitolo finale: insieme a loro cucineremo, disegneremo e inventeremo giocattoli con materiali di recupero.
Una guida pratica che non solo insegna l’arte del fare, ma anche a riscoprire il piacere della cura di sé e dell’ambiente, e del tempo passato a creare insieme ai più piccolini.

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