La pratica della presenza mentale, cioè della mindfulness, può portare numerosi benefici anche agli insegnanti, per migliorare la loro vita lavorativa e personale, viste le tensioni a cui possono essere sottoposti.
I programmi di pratica della consapevolezza per gli insegnanti stanno avendo un rapido sviluppo, in alcuni casi collegato a programmi scolastici e universitari o all’aggiornamento degli insegnanti1.
La saggezza della visione di Plum Village – cominciare dall’insegnante – viene sempre più riconosciuta.
Gli studi condotti sugli insegnanti confermano le comprovate evidenze sperimentali accumulatesi negli ultimi trentacinque anni riguardo agli effetti generali della meditazione di consapevolezza. Negli adulti, la meditazione di consapevolezza ha effetti positivi su una vasta gamma di disturbi della salute mentale e fisica, in special modo depressione e ansia, sulle competenze socio-emotive, sull’apprendimento e sulla cognizione, sull’esperienza vissuta e su prestazioni di vario genere, oltre che secondo diversi indicatori della qualità della vita e del benessere in un’ampia gamma di situazioni.
Una rassegna della letteratura scientifica si può trovare in una recente pubblicazione di Khoury e colleghi2. Gli studi concordano nell’evidenziare una chiara proporzione quantitativa tra la dedizione alla pratica e il livello dei benefici che se ne possono ottenere. I risultati raccolti riguardo agli effetti della mindfulness sulla popolazione adulta sono ormai ritenuti convincenti, il che significa che da un punto di vista scientifico si può senz’altro parlare di una base solida.
Un’ulteriore serie di prove del valore specifico della meditazione di consapevolezza per gli insegnanti provengono da un’indagine condotta in questo campo in particolare3.
Si tratta ancora di riscontri limitati, che vanno quindi presi con cautela, ma in rapido sviluppo.
Tendenzialmente, gli insegnanti che praticano la consapevolezza vanno incontro in minor misura a problemi di salute mentale come stress, depressione e ansia. Riferiscono di sperimentare un maggior senso di benessere, e in particolare calma, soddisfazione per la vita, fiducia in se stessi e compassione per se stessi. Mostrano maggiore gentilezza e compassione per se stessi e per gli altri, più empatia, tolleranza, disponibilità al perdono e pazienza, e meno rabbia e ostilità. La loro performance cognitiva migliora, incluse le capacità di mantenere attenzione e concentrazione, prendere decisioni e risolvere i problemi in modo flessibile. Sono insegnanti migliori, con un’accresciuta capacità di gestire e organizzare la classe, stabilire priorità considerando il quadro d’insieme, oltre che più motivati e autonomi.
Sono più in sintonia con le esigenze dei loro studenti e stabiliscono con loro relazioni più positive. Inoltre tendono ad avere una salute fisica migliore, con un abbassamento della pressione sanguigna, una diminuzione dei livelli di cortisolo (un ormone dello stress) e una riduzione dei problemi di salute fisica sul lavoro e delle assenze.
Ci sono innumerevoli esempi che illustrano benefici in tutti questi campi. Parlano di una maggiore cura di sé e compassione per se stessi, di più empatia e sintonia con gli altri, di un’accresciuta capacità di prendere le cose con lentezza, di lasciare andare, di mantenere una prospettiva equilibrata, e di ridurre lo stress e il giudizio negativo verso se stessi e gli altri.
Note:
1. N. J. Albrecht, P. M. Albrecht, and M. Cohen, “Mindfully Teaching in the Classroom: A Literature Review”, Australian Journal of Teacher Education 37:12 (2012), Article 1.
2. B. Khoury, T. Lecomte, G. Fortin, M. Masse, P. Therien, V. Bouchard, M. Chapleau, K. Paquin, and S. G. Hofmann, “Mindfulness-Based Therapy: A Comprehensive Meta- Analysis”, Clinical Psychology Review 33:6 (2013), 763–71.
3. K. Weare, “Evidence for Mindfulness: Impacts on the Well-Being and Performance of School Staff”, 2014.
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Il talento più grande di un insegnante, ci ricorda Thich Nhat Hanh, è quello di «essere felice». La buona notizia è che «la felicità è un’abitudine che ognuno di noi può imparare». Grazie all’arte di trasformare le difficoltà e coltivare la felicità nella vita quotidiana, ogni insegnante può offrire benefici immediati a se stesso, ai colleghi e agli studenti. Solo se un insegnate è felice può aiutare i suoi studenti a trovare la felicità: ecco perché questo libro propone delle pratiche di consapevolezza che possono aiutare gli educatori e i loro studenti a sviluppare una maggiore sintonia con se stessi e con gli altri, acquistando così la capacità di ridurre le proprie tensioni e sviluppare fiducia, compassione, concentrazione e gioia, sul piano sia personale che collettivo.
Scritto insieme all’insegnante inglese Katherine Weare, questo volume è il primo manuale che riassume in un unico testo gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh e della comunità di Plum Village sulla mindfulness nella scuola e nel processo educativo in generale.
Adottando un punto di vista pratico, privo di connotazioni religiose o confessionali, gli autori offrono ispirazione e guida agli educatori che operano a tutti i livelli di istruzione, dall’infanzia all’università.