La biodinamica prevede l’uso regolare di 9 preparati che mettono in contatto l’orto e l’orticoltore ai tre regni della natura: animale, minerale e vegetale. La biodinamica vede nell’unione di questi tre regni, il modo migliore per rigenerare un terreno che abbia perso la propria “forza vitale”. Ecco quali sono i nove preparati.
La biodinamica prevede l’uso regolare di 9 preparati che mettono in contatto l’orto e l’orticoltore ai tre regni della natura: animale, minerale e vegetale. La biodinamica vede nell’unione di questi tre regni, il modo migliore per rigenerare un terreno che abbia perso la propria “forza vitale”. Ecco quali sono i nove preparati.
Cornoletame 500
Distribuito sul terreno, il cornoletame fornisce solide fondamenta all’orto e ricarica il suolo con tutta la forza vitale di cui ha bisogno. Un buon terreno necessita della giusta dose di aria e umidità per favorire lombrichi, funghi, batteri e microbi, e far crescere piante salutari. Il cornoletame riempie lo “stomaco” della terra, così come il nostro e stimola i nostri sensi con il cibo che produce.
Cornosilice 501
Il cornosilice contribuisce a produrre alimenti nutrienti, saporiti e con elevata capacità di conservazione. Viene distribuito sulle parti verdi per massimizzare le forze del calore e della luce provenienti dal Sole. Utilizzando il calore e la luce come esca, stimola la crescita delle piante e le mantiene slanciate, in forma, pronte ad affrontare i parassiti e le malattie. Le piante rimangono in salute e producono cibi sani, maturi e gustosi.
Achillea 502
Il preparato di achillea genera nel compost un senso di consapevolezza, trasmesso poi alle piante quando questo viene interrato nell’orto. Le piante ne hanno bisogno per sopravvivere e prosperare, esattamente come gli animali selvatici. Le piante in grado di percepire i cambiamenti legati al tempo meteorologico e al movimenti del Sole, della Luna, dei pianeti e delle stelle sono strettamente connesse con il loro ambiente, e quindi più resistenti.
Camomilla 503
Il preparato di camomilla facilita la trasformazione dei residui dell’orto e fa sì che avvenga in maniera sicura ed efficace. Gli scarti dell’orto vengono riciclati naturalmente, laddove cadono sul terreno oppure nel cumulo del compost. La terra si nutre efficacemente dei residui vegetali come le foglie e le altre parti verdi. La camomilla fa sì che l’apparato “digestivo” del terreno funzioni bene, così come quello di una mucca in buona salute.
Ortica 504
Il preparato di ortica gioca un ruolo speciale nella creazione del compost. Un buon compost è scuro e terroso, non troppo secco né troppo umido. Contiene la giusta quantità di lombrichi e di microbi, e di tutti i sali minerali importanti. Il compost messo in infusione con ortica 504 aiuta le piante a crescere bene in qualsiasi situazione, lasciando il terreno in condizioni migliori rispetto a come l’aveva trovato, esattamente come fanno le ortiche in natura
Corteccia di quercia 505
Il preparato di corteccia di quercia aiuta a creare un compost in grado di fornire al suolo il giusto equilibrio. Se il suolo non lo è, tale squilibrio si riflette su tutto ciò che vi cresce, e le piante che sviluppano troppo in fretta sono più soggette alle malattie. Siano esse ravanelli o alberi da frutta, le piante dovrebbero seguire l’esempio della quercia e crescere in maniera lenta, continua e affidabile. Un ravanello potrà non sembrare mai né tanto saggio, né tanto imponente quanto una quercia, ma può svilupparsi con la sua stessa forza.
Tarassaco 506
Il preparato di tarassaco presenta proprietà simili a quello di achillea. L’achillea rende le piante consapevoli di ciò che sta loro attorno; il tarassaco ha lo stesso effetto ma le aiuta anche a sintonizzarsi con ciò che avviene nel sottosuolo. Il fiore del tarassaco è come un piccolo sole che allunga le sue radici potenti ed elastiche in profondità nel terreno. Il tarassaco fornisce al compost il potere di illuminare il suolo dall’interno e di connetterlo con ciò che sta al di sopra.
Valeriana 507
Il preparato di valeriana è la glassa sulla torta del compost, in grado di sigillare tutta la bontà contenuta in un cumulo di compost ben fatto. Il suo compito è quello di assicurarsi che tutti gli ingredienti vengano esposti alla giusta temperatura. Un buon compost ha bisogno di una certa dose di microrganismi per scaldarsi ed eliminare guastafeste come i semi delle erbacce e i patogeni. Quando il materiale risanato si raffredda, i lombrichi fanno sì che il compost venga digerito dal terreno e dalle piante in sicurezza e con efficienza.
Equiseto 508
Questo preparato ha il compito di controllare la proliferazione, in particolar modo di erbacce e funghi patogeni attirati dalle condizioni squilibrate delle piante e del terreno dell’orto. L’Equisetum arvense aiuta a prevenire tali potenziali squilibri. Può essere applicato al terreno o alle piante come infuso o macerato, e fornisce alle piante una ruvida barriera silicea, mal tollerata dai patogeni fungini e dalle erbacce invadenti.