Secondo Nives Favero, psicologa e psicoterapeuta, per salvaguardare la coppia e tutte le altre relazioni d’amore, ci sono quattro punti da tener presenti. Sono difficili da rispettare, specialmente quando la crisi è acuta, ma solo il fatto di pensarli e accettarli può aiutarci a interiorizzarli e a orientare il nostro comportamento in una direzione proficua.
Non farsi del male: è necessario contenere i propri sentimenti distruttivi. È una condizione assolutamente evidente se si assume un atteggiamento razionale di fronte al conflitto ma, nella realtà, è la cosa più difficile da realizzare per la maggior parte di noi. I sentimenti violenti, come la rabbia e la gelosia, esigono uno sfogo fisico che invece deve essere gestito nel migliore dei modi. Anche se l’altro ci ha ferito emotivamente, proviamo a imparare astenendoci da insulti, minacce e frasi di scherno. Dobbiamo capire che facendoci del male alziamo delle barriere sempre più invalicabili, esacerbando la crisi. Ogni colpo inferto all’altro non è mai innocuo, è una ferita, un distacco nella costruzione del Noi. Molto giustamente, una mia paziente ha detto: «Ogni attacco che faccio all’altro è un boomerang, torna a me». Quando si affronta una crisi bisogna essere pronti a ridimensionare, sdrammatizzare e perdonarsi, perché se pensiamo di rispondere «colpo su colpo», si rischia di «perdere entrambi».
Spiegarsi: spesso le incomprensioni si protraggono per la mancanza di comunicazione, per opinioni date per scontate.
Tante volte le persone vogliono le stesse cose, ma si esprimono in modo diverso e si ingarbugliano sempre di più. Questo succede perché ognuno di noi tende a essere un po’ egocentrico, ovvero a vedere la realtà e a pensare che solo le proprie motivazioni e i propri bisogni siano sicuramente legittimi e palesi. E invece non si finisce mai di scoprire quanto anche la persona che ci è più familiare possa essere diversa da noi. Certo, è molto difficile farsi capire fino in fondo perché, come abbiamo già visto, ciò vuol dire essere autentici e quindi vulnerabili.
Ma ho imparato che, se si vuole salvaguardare davvero il rapporto con l’altro, non si può fare a meno di sforzarsi di comunicare i nostri pensieri, emozioni e desideri nel modo più semplice e diretto possibile.
Mettersi in discussione: non si risolve una crisi se non grazie a un cambiamento bilaterale. Bisogna essere disponibili a guardare le proprie responsabilità in un conflitto, farsene carico e cercare altre strade all’insegna del Noi. Bisogna fare spazio all’idea che l’altro, nei momenti difficili, è in difficoltà quanto noi. […] È in questo atto di responsabilità, amore ed empatia che le nostre difese hanno un cedimento volontario, si va incontro all’altro cercando nuove modalità d’incontro. Così, fare un passo indietro si presenta come un atto di forza, per non perdere la memoria del bene che c’è in una coppia. Si deve essere consapevoli che le crisi possono essere fenomeni passeggeri, risolvibili se lo rendiamo possibile.
I cambiamenti da accettare per favorire concretamente il superamento della crisi vanno esplicitati, concordati e messi in atto il prima possibile per non aggravare la delusione che nasce dall’incomprensione
reciproca.
Ringraziarsi: […] Riconoscere all’altro di star facendo delle cose utili per noi è necessario. A volte non lo facciamo perché non siamo abituati, molto più spesso perché non vogliamo mostrare attraverso la gratitudine la dimensione del nostro bisogno. Altre volte, non ci vogliamo illudere che l’altro ci stia comprendendo oppure non sappiamo riconoscergli gli sforzi fatti. Invece, bisogna imparare a dire: «Grazie,
mi fai sentire compreso e apprezzato, ascoltandomi così attentamente». È la conferma che fa capire al partner che può darci quello che desideriamo per salvaguardare il rapporto.
Il ringraziamento favorisce la fiducia nelle possibilità della coppia di «farcela», rassicura entrambi gli amanti delle competenze che stanno costruendo per fronteggiare in modo maturo i loro problemi e li incoraggia a sviluppare i lati positivi nelle situazioni ostili. Se non si prova con le migliori intenzioni a concedere queste possibilità alla relazione, e si resta sulla difensiva, non si permetterà mai di diventare nuovamente un «Noi».
Le storie di alcune donne e uomini si intrecciano con le riflessioni dell’autrice, psicoterapeuta da anni impegnata ad aiutare le persone nelle loro vicende affettive. Se da un lato vi è la paura enorme di vivere relazioni amorose, dall’altro ognuno nutre la speranza di amare ed essere amato. Il libro non fornisce ricette precostutuite ma, con semplicità, accompagna il lettore e presenta testimonianze esemplari che sono di sostegno per trovare la propria personale strada.
Amare se stessi per poter amare gli altri, superare i timori e la paura di soffrire, accettare le proprie fragilità e quelle del partner, i rapporti con le famiglia d’origine, l’arrivo di un figlio sono tra le tematiche affrontate e trattate con delicatezza, semplicità e competenza da Nives Favero.