La biologia sintetica riconfigura il dna degli organismi e può essere applicata in tantissimi campi, dall’alimentazione all’agricoltura, fino ad arrivare ai prodotti farmaceutici. Ed è una disciplina in piena espansione.
Non solo cibo spazzatura e ultraprocessato, ma anche cibo artificiale. L’industria della biologia sintetica è in pieno boom. Nell’ultimo decennio ha raggiunto un valore di 12 miliardi di dollari (di cui 3,8 miliardi solo l’anno scorso), e si prevede che raddoppierà entro il 2025. Negli ultimi vent’anni il numero di aziende specializzate in questo settore è passato da meno di 100 nel 2000 a oltre 600 quest’anno.
La biologia sintetica consiste nel riconfigurare il Dna di un organismo per creare qualcosa di completamente nuovo, consentendo applicazioni illimitate in molteplici campi, dalla «carne finta» e altri «cibi finti» all’agricoltura, alle nuove materie prime ingegnerizzate e ai prodotti farmaceutici.
Tra i maggiori investitori in questo settore c’è il fondatore di Microsoft, Bill Gates. I suoi primi investimenti includono Beyond Meat, Ginkgo Bioworks e Pivot Bio.
La società di investimento sul cambiamento climatico di Bill Gates, Breakthrough Energy Ventures, ha investito 3,5 milioni di dollari in Biomilq, che ha come obiettivo l’alimentazione dei neonati e sta cercando di riprodurre il latte materno in laboratorio come soluzione per il cambiamento climatico. Il brevetto per il Biomilq è in corso di registrazione.
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Brano tratto dall’articolo Rivoluzione verde 4.0
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