La perdita di api ha conseguenze devastanti, anche per l’economia. Serve una presa di coscienza che consenta alla biodiversità di prosperare.
Negli ultimi cinque anni in Italia abbiamo perso circa 200 mila alveari.
Le api garantiscono la riproduzione del 78% delle specie di fiori selvatici e dell’84% delle specie coltivate nell’Unione europea. Gran parte della frutta e della verdura che consumiamo dipende da questi preziosi insetti.
Il loro declino ha quindi una diretta conseguenza anche sull’economia: si stima che la produzione agricola europea resa possibile grazie agli impollinatori valga 15 miliardi di euro all’anno.
Chiediamo alla Commissione europea di sostenere un modello agricolo che consenta agli agricoltori e alla biodiversità di prosperare in armonia.
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Brano tratto dalla rubrica NegozioBio.info
SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DELLA RIVISTA
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Il libro che avete tra le mani non è l’ennesimo manuale di apicoltura, né tanto meno un trattato animalista. È più semplicemente
la testimonianza di un grande amore per le api e la presentazione di
un nuovo approccio all’apicoltura, un approccio
profondamente ecologico e
rispettoso dell’organismo alveare.
Negli ultimi anni, a causa delle continue morie di api, dei cambiamenti climatici in corso e dei numerosi trattamenti contro i parassiti vecchi e nuovi, il lavoro dell’apicoltore è diventato difficile e poco remunerativo. La proposta provocatoria e rivoluzionaria di Mauro Grasso parte da un principio semplicissimo: proviamo a mettere le mani nell’arnia il meno possibile e lasciamo fare alle api. Ispirandosi al metodo ideato da Oscar Perone, ideatore della permapicoltura, l’autore suggerisce una pratica apistica a basso impatto ambientale, basata su un nuovo modello di arnia in grado di soddisfare a pieno le esigenze etologiche dell’organismo alveare, in modo da offrire alle api le condizioni migliori per sviluppare strategie per sopravvivere ai nuovi parassiti e a un ambiente sempre più contaminato.
Questo libro è una sfida e insieme un invito, rivolto a tutti gli apicoltori, professionisti o alle prime armi, a mettersi in gioco per trovare insieme nuove strade.
Forte della lunga esperienza di
apicoltore, l’autore propone un metodo molto innovativo basato sull’adozione di arnie di facile costruzione e di ancora più semplice gestione. Un’apicoltura «estensiva» che, a differenza di quella convenzionale intensiva, riduce al minimo lo stress a carico delle api, limitando allo stretto necessario gli interventi sulle arnie.
È un’apicoltura a basso costo perché può essere praticata con arnie autocostruite realizzate con legname riciclato (come quello ricavato da pallet), ed ecologica perché non ricorre all’impiego di farmaci di sintesi nella cura delle malattie e rispetta le esigenze etologiche delle api.
Le numerose illustrazioni che corredano il libro aiutano il lettore a fare propria una tecnica millenaria che ancor prima di rappresentare una possibile attività economica, costituisce una chiave unica per entrare in stretta sintonia con i cicli naturali e l’affascinante mondo delle api.