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Il prezzo della guerra sull’agricoltura italiana

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Economia agricola e produzione di cibo in Italia sono messi in crisi dal conflitto in Ucraina. Ecco qualche dato di Coldiretti.
Il prezzo della guerra sull’agricoltura italiana
La guerra in Ucraina e le turbolenze dei mercati mettono in crisi l’economia agricola e la produzione del cibo in Italia, con i prezzi che sono destinati a salire.
Il nostro paese importa ben il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l’alimentazione del bestiame, secondo l’analisi della Coldiretti.
L’aumento di mais e soia sta mettendo in ginocchio gli allevatori italiani che devono affrontare aumenti vertiginosi dei costi per l’alimentazione del bestiame (+40%) e dell’energia (+70%) a fronte di compensi fermi su valori insostenibili.
Se l’invasione dell’Ucraina avrà successo la Russia controllerà circa il 29% delle esportazioni mondiali di grano tenero per la panificazione, il 19% del commercio del mais destinato all’alimentazione degli animali negli allevamenti e circa l’80% dell’olio di girasole impiegato per la produzione di conserve, salse, maionese, condimenti spalmabili da parte dell’industria alimentare, oltre che per le fritture.
FONTE: Coldiretti
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Articolo tratto dalla rubrica NegoziBio.info

Leggi la rubrica sul mensile Terra Nuova Aprile 2022
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