Quali sono i rischi legati ai cavi elettrici delle lavagne luminose presenti nelle scuole dei nostri figli? Francesco Imbesi, del Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano risponde alla domanda di una lettrice di Terra Nuova.
Al di là della bruttura in termini estetici i cavi di rete (patch) che collegano le singole lavagne luminose (LIM) alla rete informatica della scuola e a internet sono schermati e in sé non destano preoccupazione.
Maggiore attenzione suscitano invece i cavi elettrici, anche quelli nascosti dalle numerose canalette, gli alimentatori dei concentratori e soprattutto il modem/router, che accanto alle connessioni cablate potrebbe avere una funzione di connessione via radio (wifi).
Un wifi attivo non è compatibile con la presenza di esseri umani nelle vicinanze, soprattutto bambini. Lo affermano circa una cinquantina di studi indipendenti, che volentieri possiamo inviare a chi ne ha interesse.
Riguardo alle LIM in generale, se un utilizzo sporadico può senz’altro avere senso a fini didattici, un discorso diverso è invece quello di eliminare le vecchie lavagne e sostituirle con le LIM, magari accese tutta la mattina. La luce utilizzata dalle LIM, infatti, è molto diversa da quella del sole e, per tanti aspetti, non è proprio salutare. Alcune scuole hanno rivestito la LIM con una lavagna tradizionale, che all’occorrenza si apre a libro.
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Brano tratto dal mensile Terra Nuova Novembre 2017
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PER SAPERNE DI PIÙ
Nel soggiorno ci sono il televisore, lo stereo, spesso un telefono cordless e naturalmente varie fonti di luce e diverse prese elettriche. In cucina ci aspettano il forno elettrico, magari il microonde, la cappa aspirante, il frigorifero, la radio e, di nuovo, le inevitabili prese e i punti luce. In camera, vicino al letto, la radiosveglia, una o due abatjour e talvolta un secondo televisore. Fuori gli apparati di telecomunicazione e i dispositivi elettronici sono ancora più numerosi: elettrodotti ad alta tensione, ripetitori di telefonia mobile, impianti radar, antenne di trasmissione radiofonica e televisiva, illuminazione stradale, radiazioni provenienti dai satelliti.
Dai luoghi di lavoro alle abitazioni private, dalle zone di svago agli ospedali, in qualunque ambiente ci muoviamo, la tecnologia ci circonda con una silenziosa emissione di onde a bassa e alta frequenza. Questo è quello che gli esperti chiamano “inquinamento elettromagnetico”: una delle forme più insidiose d’inquinamento perché si propaga nello spazio, varca muri e attraversa oceani senza possibilità di contenimento. Gli autori, utilizzando un linguaggio semplice e divulgativo, e senza inutili allarmismi, prendono in esame questa nuova forma di contaminazione ambientale.
Nel libro i lettori possono trovare alcuni pratici suggerimenti per proteggersi e limitare al minimo i danni causati dall’inquinamento elettromagnetico.