Il modo in cui le persone invecchiano oggi è una delle tragedie della società moderna. Si vive più a lungo, ma non in buona salute e certamente non con grazia. Gli ultimi anni di vita sono spesso costellati di dolore e sofferenza, con costi assai elevati per il sistema sanitario.
Di frequente, questa situazione è il risultato di una vita di abitudini errate, soprattutto alimentari, che quindi andrebbero corrette il prima possibile per evitare tale declino. La macrobiotica offre un punto di vista che aiuta a comprendere quali sono le abitudini più importanti da acquisire e cosa fare per chi è già anziano, per far sì che gli ultimi anni di vita siano davvero anni d’oro.
Secondo la comprensione macrobiotica, l’invecchiamento è un processo yang: il nostro corpo, invecchiando, diventa più contratto, si «asciuga», mostra carenza di flessibilità e mobilità. Gli alimenti che hanno un effetto yang, cioè di contrazione nel corpo, andrebbero ridotti o evitati. Si tratta di carne (in particolare stagionata), formaggi (anche qui soprattutto stagionati), uova, pesce affumicato e prodotti secchi e duri come pizza, cracker e così via.
Un altro aspetto dell’invecchiamento è che la nostra energia e il nostro metabolismo tendono a rallentare, e il corpo si raffredda più facilmente. Nella teoria macrobiotica, infatti, queste sono tendenze yin; quindi possiamo dire che la struttura fisica del corpo diventa più yang, mentre l’energia del corpo diventa più yin. Il cibo più yin è lo zucchero, che è devastante per la memoria e per il sistema nervoso, e danneggia l’integrità dei nostri tessuti.
Cibi che danno calore ed elasticità
Invecchiando, abbiamo bisogno di alimenti «ricchi» ma non pesanti, che diano grande forza e calore, ma senza causare tensioni nell’organismo; abbiamo cioè bisogno di alimenti che rendano il corpo più elastico. La cremosità è una qualità da ricercare, cosi come una quantità maggiore di olio e proteine. Piatti che possono essere utilizzati per più giorni facilitano la vita a tutti, soprattutto se si mangia da soli.
Ecco alcuni suggerimenti per mangiare mano a mano che si invecchia.
Cereali
I cereali sono alla base della dieta e comprendono: riso, frumento, orzo, miglio, avena, farro, mais e anche prodotti come pasta, pane, cous cous, polenta. Un primo piatto dovrebbe essere presente a pranzo e a cena; essenzialmente, qualsiasi primo va bene. Il suggerimento macrobiotico è di usare cereali non raffinati e di evitare grassi animali (come il parmigiano, per esempio). Di seguito alcune idee per i primi ideali per quando non siamo più giovanissimi.
• Piatti a base di pasta, facili da realizzare e facili da digerire, come pasta e legumi, pasta e verdure di vario tipo, pasta con pesce e così via.
• Le minestre sono ideali per gli anziani, perché sono facili da digerire, possono essere preparate e utilizzate per più di un giorno, sono riscaldanti e possono includere una grande varietà di ingredienti, dai cereali integrali, come l’orzo o il farro, ai legumi e al pesce, e naturalmente tante verdure.
• La polenta è un piatto cremoso, facile da digerire, che può essere combinato con tutti i tipi di altri ingredienti.
• L’avena è un’ottima scelta per la colazione. Può essere trasformata in un porridge cremoso simile allo yogurt e mangiata con frutta cotta (va bene la marmellata senza zucchero), malto di riso o malto d’orzo e semi tostati, se lo si desidera. L’avena ha fibre solubili che facilitano la funzione intestinale. È anche semplice da preparare e può essere conservata già cotta per un certo numero di giorni, riscaldando ciò che è necessario via via.
Piatti più morbidi e cremosi agevolano la masticazione per coloro che possono avere problemi dentali. In queste preparazioni è importante usare una buona quantità di olio, poiché ne abbiamo bisogno di più mano a mano che invecchiamo.
Verdure
Le verdure sono la principale fonte di vitamine e minerali nella dieta e contribuiscono a mantenere il corpo giovane ed elastico. Il suggerimento principale è quello di mangiarne molte e con molta varietà. Di solito suggerisco quelle a foglia verde, quelle dolci rotonde e alcune verdure a radice come base per il consumo settimanale.
Le patate dolci (batate) sono meravigliose per le persone anziane e la cottura al forno rende più disponibili grassi e proteine.
Legumi
Alcune persone hanno difficoltà con i legumi e altre no. Se una persona non ha problemi, può mangiarli tutti i giorni, in particolare i fagioli, ricchi di grassi e proteine. Anche alimenti come l’hummus sono ideali. Chi non digerisce bene i legumi, può provare il tofu e il tempeh, entrambi molto facili da digerire.
Frutta di stagione e dolci
Lo zucchero è una delle peggiori sostanze presenti nella dieta umana, non è un alimento, ma una sostanza chimica.
La frutta di stagione e il malto di cereali sono il modo migliore per soddisfare la voglia di dolce. La frutta cotta è da prediligere per le persone anziane perché quella cruda può raffreddare il corpo e indebolire la digestione.
Inoltre, ci sono un’infinità di modi per preparare dolci sani: i corsi sui dolci naturali sono probabilmente quelli più popolari nella nostra scuola, la Sana Gola di Milano.
Pesce
Il miglior cibo di origine animale è il pesce. Quest’ultimo, infatti, contiene grassi liquidi che non creano gli stessi tipi di problemi dei grassi saturi, che tendono a indurire il corpo, rendendolo rigido, a causare problemi di udito, di circolazione (indurimento delle arterie) e a favorire vari tipi di cisti, calcoli e tumori.
Secondo la comprensione macrobiotica, gli alimenti ricchi di grassi animali, insieme alla dieta ricca di zucchero, sono la causa principale del morbo di Alzheimer.
Ritorniamo in cucina
L’approccio macrobiotico può essere semplice e assolutamente in armonia con la cucina tradizionale italiana. Non c’è bisogno di mangiare cose strane o di abbandonare le tradizioni.
Sostanzialmente, la macrobiotica propone primi piatti, contorni, legumi, zuppe, pesce, frutta di stagione con condimenti di buona qualità (olio, sale, aromi vari). Si tratta di piatti e ingredienti diffusi da Nord a Sud e da Est a Ovest del nostro paese. La cosa importante è ritrovare il tempo di tornare in cucina, magari imparando a cucinare, se non si ha dimestichezza con i fornelli, seguendo un corso o leggendo qualche libro e manuale di introduzione alla macrobiotica. Si possono scoprire piatti deliziosi e una filosofia di vita positiva.
L’attività fisica
Infine, l’attività fisica è fondamentale per mantenersi giovani. In tal senso, sono anche utili trattamenti come lo shiatsu e pratiche come lo yoga, che aiutano a mantenere il corpo sciolto e forte. Sebbene non sia mai troppo tardi per iniziare a rendere il corpo e la mente più flessibili e dinamici, è comunque meglio iniziare quanto prima.
È assolutamente possibile mantenere l’integrità fisica, la chiarezza mentale e l’armonia emotiva e godere di ogni respiro della nostra vita. Il più grande vantaggio della pratica e della teoria macrobiotica è che gradualmente ci rivelano quella parte di noi che è eterna e connessa al tutto. Possiamo essere una risorsa per la nostra famiglia e la nostra comunità mano a mano che invecchiamo, possiamo aiutare i giovani a superare le tempeste che fanno parte della loro quotidianità, e possiamo invecchiare non solo con grazia e dignità, ma anche con la consapevolezza di quanto possiamo ancora dare alla vita.
PER APPROFONDIREChi fosse interessato ad approfondire può scaricare l’e-book Macro Method dal sito
www.lasanagola.com
Martin Halsey è biologo e nutrizionista, dirige la scuola di cucina naturale-macrobiotica «La sana gola» di Milano, che ha anche un ristorante. È stato allievo di Michio Kushi, uno dei mèntori della macrobiotica più noti in Occidente.
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Articolo tratto dalla rubrica
Macrobioticamente. Il cibo come equilibrio e armonia
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