Fin dai tempi antichi le donne hanno sempre saputo come nutrire i propri figli, con il loro latte, con le creme di verdure e cereali, con la frutta.
In seguito, il progresso scientifico ha ridotto da una parte la mortalità infantile con vaccini e farmaci, ma dall’altra ha allontanato i bambini da un’alimentazione naturale introducendo latti artificiali, omogenizzati, integratori, cibi industriali ricchi di zuccheri. Oggi la dieta dei bambini di quasi tutti i paesi europei è carente di verdure, acidi grassi omega 3, ferro, vitamina D e di iodio, e troppo ricca di proteine, grassi saturi, sodio e di zucchero, contribuendo così alla nascita di nuovi problemi di salute nei bambini, tra cui obesità e malattie allergiche e autoimmuni.
Secondo il rapporto sulla salute dei giovani, pubblicato dall’Ufficio europeo dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), più del 30% degli adolescenti maschi tra 11 e 13 anni è sovrappeso o obeso, con un rischio maggiore di sviluppare malattie autoimmuni, tra cui il diabete di tipo 1, e la causa è da ricercare in un’alimentazione troppo ricca di proteine, zucchero e cibi raffinati.
Genitori confusi
Non sappiamo più cosa sia giusto scegliere per crescere un bambino. I nuovi genitori sono impacciati e impauriti, essendo loro stessi sempre più lontani da ciò che la Natura insegna.
L’evoluzione ci ha spinti troppo oltre l’umano e ora più che mai serve un cambio di rotta, una nuova consapevolezza che ci possa far tornare alle nostre radici. Ricordiamoci che ciò che influenza la salute fisica determina anche la salute psicologica e il benessere in generale. Modificando il cibo, modifichiamo anche gli effetti che questo produce nell’organismo: la crescita, lo sviluppo, le difese immunitarie e quindi la salute.
Le nuove disposizioni
Le grandi organizzazioni sanitarie se ne stanno accorgendo e hanno redatto nuove disposizioni. Eccole di seguito.
1. La revisione Larn (Livelli di assunzione raccomandati dei nutrienti) ha previsto una riduzione del 30% del fabbisogno proteico rispetto all’edizione precedente, in quanto è stata riscontrata un’associazione tra elevata assunzione proteica nei primi anni di vita e aumento del rischio di sviluppare obesità e fattori di rischio per malattie croniche negli anni successivi.
2. Le raccomandazioni dell’Oms hanno ridotto la quantità di proteine consigliata dello stesso ordine di grandezza, raccomandando l’allattamento materno esclusivo nei primi sei mesi e continuandolo fino ai due anni in aggiunta ad altri alimenti. Il latte materno contiene meno proteine di quello vaccino e di quello artificiale. Il latte di mucca è inoltre controindicato nel primo anno di vita perché può causare emorragie digestive.
Inoltre, togliendo i latticini migliorano asma, raffreddore da fieno e la capacità respiratoria.
Ci sono invece buone ragioni per sconsigliare il consumo di latte e limitare i latticini, con l’esclusione dello yogurt e del kefir, per le seguenti ragioni.
• Il latte è una fonte importante di grassi saturi, che favoriscono le malattie cardiovascolari.
• Il latte è una fonte importante di calorie: tre bicchieri di latte al giorno, come molti raccomandano, forniscono circa un quarto delle calorie abitualmente consumate dai bambini.
• Da quando le mucche sono state selezionate per produrre più latte, quest’ultimo è una fonte preoccupante di ormoni sessuali e di fattori di crescita.
• Il consumo di latte nell’infanzia e nell’adolescenza causa un aumento della statura, ma chi è più alto si ammala di più di cancro.
• Il consumo di latte è associato a un maggior rischio di frattura dell’anca e il consumo di quantità elevate di calcio non è associato a minor rischio di fratture. Non abbiamo bisogno di latticini per mantenere sane le ossa, abbiamo piuttosto bisogno di ridurre le carni e aumentare le verdure.
3. L’American heart association ha riesaminato la letteratura sull’influenza dello zucchero sulla salute cardiovascolare dei bambini e ha raccomandato di non darne da mangiare ai bambini nei primi due anni di vita. Il consumo di zucchero e cibi zuccherati è associato a obesità addominale, ipertensione, dislipidemia e infiammazione.
Il problema dello zucchero e dei prodotti industriali costituiti da farine e grassi raffinati è che si tratta di alimenti privi di nutrimenti essenziali e contribuiscono alle carenze nutrizionali. Non abituiamo i bambini ai gusti dolci che creano dipendenza, facciamogli prendere confidenza prima con pappe di verdure stagionali e di cereali integrali biologici.
Il cibo che mangiamo serve anche a far funzionare il cervello: fin dall’infanzia il suo funzionamento richiede circa il 50% dell’energia totale necessaria a sostenere il metabolismo basale. Nell’infanzia, inoltre, il cibo che mangiamo serve a farlo sviluppare e influenza la performance.
Più studi hanno confrontato le funzioni cognitive dei bambini che mangiavano colazioni con la stessa quantità di carboidrati, proteine e grassi ma diverso indice glicemico: mostravano funzioni nettamente superiori dopo colazioni a basso indice glicemico. I bambini che fanno colazione con cibi ad alto indice glicemico (merendine, fiocchi di cereali zuccherati, biscotti preparati con farine raffinate, marmellate con lo zucchero) avranno un aumento molto rapido della concentrazione di glucosio nel sangue, che comporta una forte produzione di insulina da parte del pancreas che nell’arco di una, due ore farà abbassare troppo la glicemia. Quando la glicemia è bassa il cervello va in difficoltà e alla fine della mattinata i bambini sono distratti, nervosi, agitati. La glicemia bassa inoltre è associata a senso di fame che causa un ulteriore desiderio di comfort food, con conseguente incremento ponderale.
In salute fin da piccoli
Aiutiamo i nostri figli a crescere in salute. Essi rappresentano il futuro e la possibilità di cambiamento. Diamo loro gli strumenti giusti per vivere appieno una vita felice e in salute: torniamo alle cose semplici, alla cucina naturale, ai sapori veri. Riconosciamo il nostro legame con la Natura e con il cibo che ci offre, proponiamo ai nostri figli il cibo vitale che permetterà loro di essere pienamente se stessi.
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Articolo tratto dalla rubrica Cibo e salute. Appunti di resistenza alimentare
FRANCO BERRINO
Franco Berrino è un medico specializzato in anatomia patologica, ha dedicato gran parte della sua carriera professionale allo
studio dei tumori e in particolare alla loro
epidemiologia. Fin dagli anni Settanta ha lavorato all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano nella prevenzione in ambito oncologico. È autore di numerosi saggi e articoli, pubblicati in Italia e all’estero, dedicati al fondamentale ruolo svolto dalla dieta nella
prevenzione del cancro. Con Terra Nuova ha pubblicato
Cibo e salute e
Fiabe per i custodi del pianeta.
I LIBRI
Una vera rivoluzione oggi può e deve partire dalla produzione del cibo, un grande campo di azione dove il sistema agroalimentare globalizzato ha cancellato la biodiversità, avvelenato il suolo e reso la nostra dieta sempre più omologata e insostenibile.
Il cambio di paradigma si impone anzitutto nella produzione agricola e nella salvaguardia dell’ambiente, da cui dipende il mantenimento degli ecosistemi e della salute dell’uomo. Gli autori del libro, tra cui spiccano le figure di Vandana Shiva e Franco Berrino, tracciano un’inversione di rotta a cominciare dal nostro stile di vita: bisogna dire sì ai sistemi agricoli naturali su piccola scala, per recuperare la vitalità del cibo e garantire un accesso più democratico alle risorse della terra. E bisogna dire no all’avanzata di un modello produttivo basato sullo sfruttamento dei popoli e degli ecosistemi.
In gioco c’è la nostra salute e la sopravvivenza pacifica sul pianeta Terra.
Questo libro nasce nell’ambito del progetto
I Custodi del Pianeta, ideato nel 2019 da
La Grande Via, l’associazione fondata dal dottor Franco Berrino e dalla giornalista Enrica Bortolazzi, che vuole aiutare i bambini a riconnettersi a Madre Terra, affinché possano volare verso il futuro senza sradicarsi. Per
rivolgere lo sguardo sereno al domani è indispensabile provare devozione verso ciò che ci è stato tramandato.
Quindici medici si mettono a disposizione del progetto I Custodi del Pianeta trasformandosi in narratori d’eccezione per portare salute ai bambini e alla Terra.
Ventidue fiabe e filastrocche illustrate trasmettono ai bambini da 3 a 12 anni i valori indispensabili per una vita sana e felice: l’amore per il Pianeta, il piacere di un’alimentazione naturale e varia, l’importanza dell’amicizia e del rispetto reciproco, il messaggio pieno di senso della malattia.
Epidemiologi, oncologi, neurologi, pediatri, ginecologi, medici esperti in nutrizione, medici di famiglia, omeopati, medici antroposofi, per la prima volta insieme, parlano ai bambini attraverso la fiaba, uno dei più antichi strumenti di guarigione e di crescita interiore.
Si ringrazia Paola Bertagnin Benetton per avere creduto ai Custodi del Pianeta, quando erano ancora molto piccoli.