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L’alternativa crudista

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Il crudismo è spesso considerato un ritorno a n passato antico nell’alimentazione, in realtà si tratta di una scelta che può rivelarsi molto utile per mantenersi in salute attraverso un’alimentazione ricca di vitamine e nutrienti. Scopriamo di più…
La cottura dei cibi ha permesso alla nostra civiltà di rendere commestibili alcuni cibi, e ha garantito maggiore conservabilità e protezione di fronte alla contaminazione batterica eccessiva.
Dal punto di vista chimico la cottura favorisce il processo digestivo, trasformando sostanze chimiche complesse in altre più semplici. Nella cottura tuttavia si sviluppano anche sostanze tossiche come l’acrilammide, ma soprattutto si perdono molte vitamine termolabili come la vitamina C e alcune vitamine del gruppo B.
Alcuni medici raccomandano di consumare abitualmente alimenti crudi per assicurarsi una buona scorta di vitamine e di enzimi. Il crudismo e la sua applicazione terapeutica si sono sviluppati in Svizzera grazie al dottor Maximilian Bircher-Benner, celebre per aver inventato il muesli, che guarì dall’ittero grazie a una dieta a base di mele crude.
L’approccio crudista oggi ha molte sfumature di tipo etico, filosofico e terapeutico: la costante è che tutti gli alimenti consumati non vengono riscaldati a temperature superiori a 40° C. Questo però non significa tornare a cibarsi come nella preistoria: al posto della cottura i cibi possono essere fermentati, frullati, centrifugati, marinati o disidratati.
I principi nutritivi dei vari ingredienti conservano tutte le loro proprietà e la loro vitalità, in quanto il cibo crudo è ancora «vivo» ed esprime al meglio la propria energia vitale.
Il rischio di intossicazioni alimentari nelle condizioni igieniche di oggi è piuttosto raro ed esiste quasi esclusivamente per i prodotti di origine animale, come carne, pesce, uova e frutti di mare crudi.

Brano tratto dall’articolo Non bruciamoci la salute
Leggi l’articolo completo su Terra Nuova Aprile 2018
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PER SAPERNE DI PIÙ

Mentre i nostri più lontani antenati mangiavano solo cibo crudo, nel nostro immaginario un piatto per essere appetibile deve essere cotto. Ma la cucina crudista sta mandando in crisi questa convinzione. Questo libro insegna a combinare alimenti freschi e integrali per creare piatti deliziosi ed elaborati, senza mai ricorrere alla cottura.
In questo modo, i principi nutritivi dei vari ingredienti conservano tutte le loro proprietà e la loro vitalità, in quanto il cibo crudo è ancora «vivo» ed esprime al meglio la propria energia vitale.
La prima parte del ricettario si sofferma sui principi e sulle tecniche dell’alimentazione crudista. Suggerisce come e quali cibi essiccare, quali semi far germogliare, illustra il corretto uso di centrifughe, frullatori e fioccatrici. Nella seconda parte 90 ricette, tutte prive di prodotti animali e di zuccheri, sfatano il luogo comune che riduce il crudismo a qualche ciotola di insalata e frutta fresca. Anche senza cottura è possibile preparare appetitosi pani, focacce, crackers, dolci e tanti primi piatti che procurano piacere a chi li realizza e a chi li gusta. Le splendide foto a colori che accompagnano le ricette sono un ulteriore invito a entrare nel mondo dei cibi crudi.

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