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L’alveare? Meglio se biologico

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Installare anche solo un alveare nel proprio orto o giardino può aiutare a salvaguardare un insetto preziosissimo. È importante, però, adottare un approccio ecologico.
L’alveare? Meglio se biologico
Arricchire la pratica dell’orticoltura e del giardinaggio, con la cura di qualche alveare, può schiuderci le porte di un mondo favoloso e poi allargare il nostro sguardo su ciò che ci circonda.
Al fascino di produrre miele si aggiunge poi la possibilità di osservare quell’insetto cosi particolare che è l’ape, che vive in colonie di più di 50.000 individui, in stretta simbiosi con la natura.
Anche solo alcuni alveari permettono di osservare e comprendere la speciale alchimia esistente tra l’ape e le piante che essa visita, poiché, per produrre un chilo di miele, l’ape bottina milioni di fiori e trasportando il polline da un fiore all’altro ne permette la riproduzione.
L’ ape domestica fa dunque parte della vasta famiglia degli insetti impollinatori. Senza le api, non ci sarebbero semi, frutti, nessuna riproduzione sarebbe possibile per la maggior parte delle piante. L’ape svolge dunque un “servizio ecologico” prezioso e indispensabile.
Eppure il suo futuro non è per niente sicuro. Varroa, pesticidi, impoverimento della flora selvatica sono alcuni dei problemi a cui essa si trova di fronte: taluni di questi sono la conseguenza di pratiche agricole intensive che si sono sviluppate da una cinquantina di anni.
L’apicoltore dilettante, proprio come chi coltiva un piccolo orto, può aiutare a invertire questa tendenza dando alle api (e agli altri insetti utili) il rispetto che meritano e adattando le proprie pratiche in modo da assicurare il loro futuro. Vale a dire adottando un approccio ecologico.
Questo approccio riguarda sia la conduzione dell’alveare, sia il rispetto dell’ambiente in cui le api vivono.

Nell’alveare

◗ Rispettare lo stile di vita dell’ape, il che significa imparare a osservare e a comprendere il funzionamento dell’alveare.
◗ Allevare api adatte alla regione e al clima in cui vengono inserite, per esempio tramite la salvaguardia di razze locali.
◗ Rispettare i bisogni della colonia, il che significa, in particolare, garantire una ripartizione dei prodotti dell’alveare (miele e polline) sempre a suo favore.
◗ Effettuare solo trattamenti con tecniche o prodotti naturali, evitando in ogni modo l’uso di principi attivi di sintesi all’interno degli alveari.

Sul terreno

◗ Adottare un approccio più ecologico, eliminando l’impiego di pesticidi nei dintorni dell’apiario e impostando il giardino o l’orto in modo tale da favorire la crescita di piante mellifere.
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Articolo tratto dal libro Un’arnia in giardino

Installare un’arnia in giardino o nell’orto? Perché no! Non bisogna essere esperti apicoltori per prendersi cura delle api, comparse sulla Terra circa 20 milioni di anni fa, ma oggi in serio pericolo a causa dell’inquinamento e dei trattamenti antiparassitari.

Allevare le api è un modo concreto per promuovere la biodiversità e proteggere questo prezioso insetto, responsabile dell’impollinazione di migliaia di specie vegetali spontanee e coltivate. L’apicoltura è anche un’attività molto appassionante ed educativa per grandi e piccini, senza contare che sono sufficienti poche arnie per produrre tutto il miele necessario per il fabbisogno familiare.
Che tu abbia a disposizione un piccolo orto o un grande appezzamento di terreno, in queste pagine troverai tutte le informazioni per scegliere il tipo di alveare più adatto e per installarlo, acquistare uno sciame o recuperarlo in natura, proteggere in modo naturale le api da parassiti e predatori, e alla fine raccogliere non solo il miele, ma anche gli altri preziosi prodotti dell’alveare come il polline, il propoli e la cera.
 

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Forte della lunga esperienza di apicoltore, l’autore propone un metodo molto innovativo basato sull’adozione di arnie di facile costruzione e di ancora più semplice gestione. Un’apicoltura «estensiva» che, a differenza di quella convenzionale intensiva, riduce al minimo lo stress a carico delle api, limitando allo stretto necessario gli interventi sulle arnie.

È un’apicoltura a basso costo perché può essere praticata con arnie autocostruite realizzate con legname riciclato (come quello ricavato da pallet), ed ecologica perché non ricorre all’impiego di farmaci di sintesi nella cura delle malattie e rispetta le esigenze etologiche delle api.
Le numerose illustrazioni che corredano il libro aiutano il lettore a fare propria una tecnica millenaria che ancor prima di rappresentare una possibile attività economica, costituisce una chiave unica per entrare in stretta sintonia con i cicli naturali e l’affascinante mondo delle api.
 

Negli ultimi anni l’ape è diventata il simbolo della biodiversità in pericolo, un baluardo da proteggere per evitare la catastrofe ecologica, ma le api sono anche un esempio di grande operosità, cooperazione e socialità. Per tutti questi  motivi, per un bambino conoscere il mondo delle api rappresenta un’esperienza educativa affascinante e ricca di insegnamenti.

Questo libro, rivolto a genitori, educatori e animatori culturali, è una guida per avvicinare i più piccoli al fantastico mondo delle api. Oltre ai consigli sul come e quando visitare un alveare in tutta sicurezza, l’autore propone numerosi laboratori per far comprendere la complessa vita di una colonia e l’insostituibile ruolo ecologico delle api.
Osservare da vicino le api – è il messaggio di Allier – è il modo migliore per comprendere la preziosa funzione di questi pronubi e creare con loro un legame che rimarrà indelebile e aiuterà il bambino a maturare una coscienza ecologica autentica perché nata dall’esperienza diretta.
 

Il libro che avete tra le mani non è l’ennesimo manuale di apicoltura, né tanto meno un trattato animalista. È più semplicemente la testimonianza di un grande amore per le api e la presentazione di un nuovo approccio all’apicoltura, un approccio profondamente ecologico e rispettoso dell’organismo alveare.

Negli ultimi anni, a causa delle continue morie di api, dei cambiamenti climatici in corso e dei numerosi trattamenti contro i parassiti vecchi e nuovi, il lavoro dell’apicoltore è diventato difficile e poco remunerativo. La proposta provocatoria e rivoluzionaria di Mauro Grasso parte da un principio semplicissimo: proviamo a mettere le mani nell’arnia il meno possibile e lasciamo fare alle api.
Ispirandosi al metodo ideato da Oscar Perone, ideatore della permapicoltura, l’autore suggerisce una pratica apistica a basso impatto ambientale, basata su un nuovo modello di arnia in grado di soddisfare a pieno le esigenze etologiche dell’organismo alveare, in modo da offrire alle api le condizioni migliori per sviluppare strategie per sopravvivere ai nuovi parassiti e a un ambiente sempre più contaminato.
Questo libro è una sfida e insieme un invito, rivolto a tutti gli apicoltori, professionisti o alle prime armi, a mettersi in gioco per trovare insieme nuove strade.

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