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L’oro del deserto. Olivicoltura sostenibile

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L’esperienza virtuosa dell’azienda «El Vicario», nel Deserto del Tabernas, che produce olio extravergine di oliva biologico di grande qualità.
Mentre i recenti impianti superintensivi stanno provocando il prosciugamento della principale falda acquifera che rifornisce di acqua la zona, nel Deserto di Tabernas, in Spagna, esistono esempi virtuosi di olivicoltura sostenibile e di qualità. Tra questi spicca Oro del desierto, il marchio con cui viene commercializzato l’olio prodotto dall’azienda «El Vicario» di proprietà della famiglia Alonso. Un olio extravergine di oliva biologico di grande qualità, come testimoniano i numerosi premi vinti in concorsi internazionali.
Oltre a molire le olive prodotte da un oliveto proprio di 50 ettari, l’azienda acquista olive di altri piccoli produttori della zona a un prezzo più alto di quello di mercato, concesso in cambio del rispetto di pratiche che garantiscano sostenibilità ambientale e olio eccellente. Rafael Alonso Aguilera, attuale direttore della tenuta «El Vicario», ha a cuore il futuro del territorio in cui la sua famiglia coltiva da sette generazioni. Il suo obiettivo è lasciare una terra più prospera di quella che ha ereditato.
Per questo i suoi ulivi non crescono in monocoltura, tanto che l’oliveto occupa solo il 3% dell’intera proprietà. La biodiversità è incoraggiata in molti modi: sotto agli alberi la vegetazione spontanea non è aggredita dal diserbo, ad occuparsi del suo contenimento ci pensano un gregge di pecore e un branco di cavalli. Accanto agli ulivi crescono palme da dattero per fornire cibo alla fauna selvatica. I mandorli spuntano qua è là nell’oliveto e tutto intorno, la vegetazione tipica della gariga può prosperare.
Accanto al recupero di metodi agronomici antichi, innovative tecnologie, gestite in collaborazione con l’Università di Almeria, permettono di usare al minimo l’acqua sotterranea e quindi di non mettere in crisi la falda. Un grande impianto fotovoltaico e un sistema di batterie forniscono una parte della corrente elettrica necessaria alle varie attività della tenuta.
A «El Vicario» si può vedere applicato un lungo elenco di buone pratiche che potrebbero portare ricchezza in molte zone agricole del mondo, senza danneggiare l’ambiente.
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Brano tratto dall’articolo L’ultimo ulivo

Leggi l’articolo completo sul mensile Terra Nuova Giugno 2019

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