Diete e mode alimentari che si susseguono senza sosta, per dimagrire, per ringiovanire, per guarire, spesso con eccessi e squilibri i cui impatti effettivi sulla salute possono non essere sempre positivi. Eppure, i principi base dell’alimentazione equilibrata paiono essere patrimonio della conoscenza comune da tempo, soprattutto quando anche le evidenze scientifiche hanno confermato che è utile privilegiare cibi di origine vegetale, integrali, e bilanciare adeguatamente proteine, carboidrati e grassi di alta qualità.
Allora, forse non è scontato ribadire qualche principio chiave, affiancandovi le conoscenze millenarie che stanno a fondamento della macrobiotica, in un’integrazione che può rendere il cibo un vero e proprio saldo alleato per restare e tornare in salute.
Consapevoli del cambiamento
Ritengo importante, innanzitutto, essere consapevoli che per stabilire una dieta o una strategia per curare (o prevenire) un problema di salute sia necessario riconoscere e apprezzare il fatto che l’unica certezza che abbiamo nella vita è che ogni cosa, incluso lo stato di salute, è soggetta a cambiamento. Questa consapevolezza, per quanto possa sembrare banale o scontata, è molto importante per affrontare i problemi di salute.
Spesso la medicina si pone come se le cose non dovessero cambiare mai: si è diabetici a vita, ipertesi come tutta la propria famiglia, o i valori di colesterolo sono elevati per motivi genetici. La verità è invece che ogni situazione non può che migliorare o peggiorare, perché tutto cambia.
Nella filosofia orientale, l’osservazione dei cambiamenti, l’alternanza, l’equilibrio degli opposti e le polarità, onnipresenti nella nostra vita, sono riassunti e classificati nei termini yin e yang. Io li interpreto nell’accezione di Georges Ohsawa, base della macrobiotica, che ci permette di unire gli opposti e realizzare la Grande Vita (macro-bios). In questa filosofia, yin rappresenta la tendenza verso l’espansione, mentre yang rappresenta la propensione verso la contrazione.
Cambiare in meglio
Dato che tutto cambia, possiamo essere sicuri che anche i nostri problemi di salute possono mutare. Quello che dobbiamo garantire è che cambino in meglio. Quindi, abbiamo bisogno di una diagnosi e di una bussola per definire esattamente dove vogliamo andare. Questa diagnosi e questa bussola si trovano nel principio di yin e yang.
La domanda da porsi è: il problema è creato da un eccesso di yin o di yang? Dalla risposta avremo automaticamente un orientamento per stimolare i cambiamenti positivi nel nostro corpo. Se il problema è causato da troppo yin, dobbiamo orientare i cambiamenti verso uno stato meno yin, mentre per un problema yang dovremo andare verso una condizione meno yang. A volte ci sono problemi con eccessi sia di yin che di yang e allora cercheremo di creare un equilibrio.
Yin e yang nei disturbi
I problemi yang creano contrazione che tende a manifestarsi come tensione nel corpo e formazione di accumuli o indurimenti. Possono essere all’origine di disturbi come ipertensione, insonnia, contratture, cisti, fibromi, tumori; i problemi yin creano espansione sotto forma sia di gonfiori, sia di tessuti che perdono forma. Possono causare un indebolimento generale, minore reattività del sistema immunitario (allergie), debolezza digestiva e/o problemi di assimilazione.
SUGGERIMENTI PER EQUILIBRARE UNA CONDIZIONE YANG
Più riposo.
Bagni caldi.
Attività che rilassano e distendono: danza, yoga, passeggiate ecc.
Clima caldo.
Silenzio e spazio.
SUGGERIMENTI PER EQUILIBRARE UNA CONDIZIONE YIN
Essere più impegnati.
Passare del tempo in un clima freddo.
Svolgere attività fisica vigorosa all’aria aperta.
Alzarsi presto.
L’alimentazione e lo stile di vita sono potenti mezzi per migliorare la nostra condizione e raggiungere l’armonia e la salute.
Se una persona mangia tanta carne, formaggio e uova, il suo sangue trasporta molti grassi ai vari tessuti. I grassi si trovano nella frazione più fluida del sangue, il plasma, che rappresenta il 55% del sangue. Ogni dieci giorni il plasma viene interamente rigenerato. Se durante questo periodo si consumano principalmente cereali integrali, verdure e altri alimenti di origine vegetale, il sangue diventa carico di un’armonia di yin e yang e stimola cambiamenti equilibrati nei tessuti. In dieci giorni si ha una corrente di liquido che passa attraverso ogni tessuto portando costantemente via gli eccessi. Nell’arco di poche settimane è quindi possibile ottenere cambiamenti in grado di ridurre sintomi fisici, dare un senso di maggiore benessere e ripristinare un’armonia mentale ed emozionale.
In pochi mesi si riescono a eliminare tantissimi sintomi e disturbi, anche cronici. Disturbi importanti e malattie degenerative migliorano in ogni caso, ma il grado di guarigione è determinato da molti fattori e ogni caso è comunque a sé.
ALIMENTI SÌ
«Ordine» è il primo principio di una dieta curativa. Ordine vuol dire consumare i pasti a orari regolari, seduti in un ambiente tranquillo e masticando bene. Preferibilmente 2 o 3 volte al giorno e se possibile evitando di consumare pasti la sera tardi. Per chi lavora di notte o fa turni serali è consigliabile trovare una soluzione per mangiare a orari regolari e durante la notte consumare pasti sempre molto moderati. Ogni pasto deve includere un cereale integrale.
I CEREALI. Il cuore della dieta è composto da cereali in varie forme. In Italia un «primo» è sempre un piatto a base di cereali: riso, pasta, minestre d’orzo o di farro, polenta ecc. Nel caso di una dieta curativa è bene dare più spazio ai cereali in chicco e non solo a pasta o altri prodotti a base di farina.
LE VERDURE. Dovrebbero essere complemento dei cereali a ogni pasto. È importante variare molto le verdure, sia nella scelta sia nella modalità di cottura. Per qualsiasi problema di salute, la raccomandazione standard è di consumare regolarmente verdure di stagione a foglia verde, verdure di forma rotonda e radici. Conviene alternare gli stili di cottura in modo che una parte delle verdure vengano cotte poco (a volte crude) o «al dente» e una parte vengano cotte più a lungo.
COSA INCLUDERE TUTTI I GIORNI, ALMENO UNA VOLTA AL GIORNO
UNA ZUPPA. Un piatto brodoso, da consumare con il cucchiaio. La zuppa più curativa è la zuppa di miso, ma qualsiasi zuppa può andare bene.
LEGUMI E DERIVATI. Un piatto a base di legumi, tofu o tempeh. Qualsiasi legume può andare bene.
CONDIMENTI. Tra i condimenti più importanti da utilizzare, sia per la cottura che a tavola, ricordiamo il sale (marino integrale del Mediterraneo) e l’olio di altissima qualità (quelli più stabili sono l’olio d’oliva extravergine e l’olio di sesamo). Un altro condimento importante è il gomasio, ottenuto macinando semi di sesamo e sale, si usa a tavola al posto del sale. Condimenti simili sono preparati con sesamo e alghe o con alghe polverizzate e sono disponibili nei negozi di alimenti naturali. Altri condimenti consigliati sono gli aromi della tradizione mediterranea, l’aceto di buona qualità, la senape, il pepe e altri prodotti a base di umeboshi, shoyu e miso.
ALIMENTI FERMENTATI. La salamoia è un mezzo di conservazione utilizzato in tutto il mondo e in ogni cultura. Inoltre, la fermentazione sotto sale stimola la proliferazione di batteri utilissimi per la flora intestinale e per l’equilibrio generale dell’organismo. In Italia il prodotto più diffuso, preparato tramite fermentazione, è costituito dalle olive, ma ci sono anche verdure in salamoia, come la giardiniera oppure i crauti, e tante altre ancora. Le prugne umeboshi, utilizzate in numerosi rimedi, sono anch’esse esempi di prodotti in salamoia. Una piccola quantità di questi alimenti, consumata quotidianamente, assicura numerosi benefici a favore della digestione e del sistema immunitario, oltre a portare più varietà in cucina.
BEVANDE. Tra le tante bevande oggi disponibili, quella con maggiori proprietà curative è il tè Kukicha, detto anche «tè di tre anni». Si tratta di un tè verde (essiccato e non fermentato) che conserva tutte le proprietà curative della pianta senza agire come stimolante. Per questa ragione può essere bevuto anche prima di andare a letto e dai bambini. Il Kukicha si presenta sotto forma di piccoli rametti che vanno fatti bollire (è possibile riutilizzarli più volte) per ottenere una bevanda ideale dopo ogni pasto o da consumarsi in qualsiasi momento della giornata.
Altre bevande semplici e non stimolanti sono il caffè d’orzo e naturalmente l’acqua. In una dieta curativa sarebbe meglio evitare o ridurre le bevande fortemente stimolanti (in particolare il caffè) o gli alcolici. Anche per chi non presenta particolari problemi di salute, tali bevande sono comunque da usare in modo saltuario. In una dieta equilibrata a base di cereali, verdure, legumi e frutta di stagione non occorre bere tanti liquidi. È sufficiente bere il giusto, assecondando il naturale stimolo di sete dell’organismo, senza forzare.
FRUTTA, SEMI E FRUTTA SECCA. Per la maggior parte delle persone, ma non per tutti, né per tutti i problemi, è consigliabile consumare ogni giorno una piccola quantità di frutta secca di stagione. Se la dieta è ricca di verdure, la frutta diventa meno importante, si può consumare per gusto, ma non è essenziale per colmare possibili carenze. Le verdure non devono mai mancare in un pasto perché sono più ricche di sali minerali e vitamine rispetto alla frutta che, in diversi casi, può essere addirittura controindicata.
In presenza di problemi di salute, come per altre categorie di alimenti, va evitata quella di origine tropicale, così come la frutta troppo dolce, in particolare fichi e datteri. Semi oleosi e frutta secca sono alimenti da utilizzare regolarmente e in piccole quantità, ma essendo ricchi di olio in presenza di determinati disturbi vanno consumati con parsimonia.
DOLCIFICANTI. Per addolcire piatti e bevande è preferibile utilizzare malto di cereali, non sciroppi o succhi vari (come il succo d’agave, per esempio).
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IL LIBRO
Non è certo una novità il fatto che le
scelte alimentari errate rappresentino il punto di partenza per l’insorgere di un gran numero di
disturbi e malattie. In
Cucina che cura, l’autore, forte di un’esperienza ultratrentennale nel campo della nutrizione, affronta la questione in modo propositivo, suggerendo
le basi di un’alimentazione sana in grado di
rafforzare il sistema immunitario e
prevenire le patologie più comuni, senza dimenticare i
piaceri della tavola.
Manuale di alimentazione naturale, testo di consultazione e, al contempo, ricettario, questo libro rivisita in chiave moderna il principio di yin e yang della medicina tradizionale cinese, arrivato in Occidente con la macrobiotica, per spiegare l’origine dei disturbi più comuni e indicare gli alimenti più idonei per affrontarli.
La prima parte suggerisce come prevenire o alleviare, attraverso una dieta adeguata, i disturbi digestivi, le malattie della pelle, il sovrappeso, le allergie, i problemi di circolazione e l’insonnia. Inoltre fornisce consigli preziosi per affrontare la gravidanza, la menopausa, e fronteggiare eventi tragici come la scoperta di un tumore.
La seconda parte, oltre a presentare 140 ricette, riporta le indicazioni per la preparazione e l’utilizzo di 30 rimedi naturali, e i suggerimenti per situazioni particolari come la pausa pranzo fuori casa, per quando si va in vacanza, per i menu ricercati delle serate speciali… senza dimenticare un buon pasto per chi va a scuola.
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