Vai al contenuto della pagina

La genitorialità innata e intuitiva

homepage h2

Se non condizionati da fattori di disturbo o da stress, i genitori mettono in atto un comportamento biologicamente innato che permette di percepire inconsciamente lo stato emotivo del neonato.
La genitorialità innata e intuitiva
I genitori, così come ogni altra persona adulta sensibile ai segnali del bambino, percepiscono inconsciamente lo stato emotivo del neonato e reagiscono intuitivamente ai suoi segnali, coerentemente alla situazione, adattandosi in base alle loro capacità. Anche senza esperienza, questa genitorialità innata consente ad ogni bambino di rendere ogni persona che si trova di fronte a lui un sostegno su cui appoggiarsi. Il prerequisito essenziale, tuttavia, è che queste capacità genitoriali intuitive non vengano oscurate da fattori di disturbo o di stress.
Sebbene questo istinto genitoriale sia biologicamente innato, esso potrebbe subire delle interferenze: potrebbe cioè non essere in grado di imporsi di fronte alle circostanze ed essere sopraffatto soprattutto dall’ansia.
Il comportamento genitoriale intuitivo si mostra ad esempio quando i genitori utilizzano automaticamente toni di voce alti, lenti e particolarmente enfatici con il loro bambino, venendo incontro alle loro capacità di comprensione con la ripetizione e il ritmo della parola. Questo linguaggio da levatrice (o “baby talk”) è accompagnato da espressioni facciali enfatizzate e lente. Le reazioni ai segnali infantili sono calibrate sul bambino, così come la distanza della nostra faccia.
I bambini, infatti, nascono miopi, e il campo visivo ottimale è sui 20-25 cm. I genitori ne sono inconsciamente consapevoli e si mettono sempre nella giusta posizione per attirare la sua attenzione e mantenere il contatto.
____________________________________________________________________________________________________
Articolo tratto dal libro I bambini vogliono essere portati

I supporti per il trasporto fanno ormai parte dell’equipaggiamento di base di un bambino. Sono disponibili in numerosi design, colori e dimensioni, si trovano in tutti i negozi e vengono pubblicizzati un po’ ovunque. Ma come orientarsi tra le tante offerte di un mercato fin troppo ricco? A cosa bisogna prestare attenzione quando si decide di portare un bambino? Quali supporti preferire fra tutti quelli disponibili? Quando, per quanto tempo e perché scegliere il babywearing al posto del classico passeggino? Nelle pagine di questo libro si trovano tutte le risposte a queste e altre domande.

I genitori possono trovare tutte le informazioni di base sul babywearing, incluse importanti considerazioni che riguardano la salute e il corretto sviluppo dei bambini portati. L’autrice si sofferma sui diversi metodi di trasporto, sottolineando benefici e criticità, e dimostra come la scelta del babywearing favorisca lo sviluppo motorio, sensoriale e cognitivo del bambino, rinforzi il legame genitori-figlio e permetta ai portatori di fare una bellissima esperienza.
Numerose fotografie accompagnano passo dopo passo i lettori e le lettrici, e aiutano a comprendere come indossare fasce, mai tai, marsupi ergonomici e tanti altri supporti.
 

SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DEL LIBRO

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!