Le lane minerali sono sicure
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Infatti, nel 2002 la IARC (International Agency for Research on Cancer, massimo esperto in materia ed afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito le lane minerali nel gruppo 3 “non classificabile come cancerogeno per gli esseri umani” (al pari del thé e del caffè – cfr. http://monographs.iarc.fr/ENG/Classification/ClassificationsAlphaOrder.pdf).
L’Unione Europea mantiene una classificazione più cautelativa (risalente al 1997), ma anch’essa riconosce che le lane minerali sono sicure se conformi alla “Nota Q” (ovvero la cui bio-solubilità sia stata accertata da un test, come quelle prodotte dai soci FIVRA) o alla “Nota R” (ovvero avanti diametro medio ponderale superiore a 6 micron).
In definitiva, la normativa comunitaria non assegna alle lane minerali alcuna classificazione di pericolo o frase di rischio, neanche riguardo alla formaldeide; infatti, il legante utilizzato può contenerne (alcuni ne sono completamente privi), ma in tracce così esigue, ed in una forma stabile, che non comporta alcun effetto.
Un’ulteriore conferma della non pericolosità della lana di vetro e dalla lana di roccia deriva dalla normativa in materia di smaltimento dei rifiuti costituiti da lane minerali che possono essere depositati in celle realizzate con gli stessi criteri adottati per le discariche dei rifiuti inerti.
Quanto sopra è stato confermato da apposite Linee Guida, approvate il 25 marzo 2015 della Conferenza Stato/Regioni su proposta del Ministero della Salute (maggiori info su http://www.fivra.it/it/approfondimenti/13_fibre-artificiali-vetrose-linee-guida-del-ministero-della-salute).