Le proprietà del ribes nero
homepage h2
Indicazioni
• allergie
• patologie infettive
• iperuricemia
• ipertensione
• sindromi allergiche
• rinite, sinusite, bronchite
• asma bronchiale
• astenia con freddolosità
• artrosi, artrite
• orticaria, dermatite
• adenoma prostatico
• eritemi, prurito, desquamazioni
• dermatite atopica
• sindrome premestruale
• ipercolesterolemia
Controindicazioni e avvertenze
Posologia
Macerato Glicerinato: da 70 a 150 gtt in una o più somministrazioni, possibilmente la mattina nell’arco di tempo in cui le surrenali dismettono cortisolo, tra le 8 e le 13. Nella fase acutissima della manifestazione, si possono prendere 150-200 gtt per un breve periodo di 2-3 giorni al massimo. Lavorando, invece, sulla tipologia di base di una persona, si può assumere un dosaggio di 50 gtt anche per lungo tempo.
Macerato Glicerinato Spagyrico: 10-20 gtt per 3 volte al dì in acqua a digiuno.
Estratto Secco: titolato al 3,8 % in derivati flavonici come rutina, 30 mg al dì degli stessi derivati.
Olio: titolato al 17% in acido α-linolenico, da 200 a 250 mg al giorno di GLA.
Uso domestico
Infuso di M. Leclerc: si miscelano 100 g di foglie di Ribes con 50 g di foglie di frassino e 50 g di spirea olmaria. Se ne prende 1 cucchiaio colmo per una tazza di acqua bollente, si lascia in infusione per 15 minuti e si beve 3-4 volte al dì. È una buona tisana diuretica e contro i dolori reumatici.
Succo delle bacche: 30 ml per 3 volte al dì, per regolare l’intestino e drenare.
Vino di Ribes: si raccolgono 5 g di foglie e si mettono a macerare in 100 ml di vino rosso per 10 giorni; si filtra strizzando bene e si mantiene al fresco e al riparo dalla luce. Si assume un bicchierino prima dei pasti come diuretico e depurativo.
Succo delle bacche: per sciacqui e gargarismi si utilizza nelle infiammazioni della bocca e la gola.
Foglie fresche: si pestano e si mettono a bollire con poca acqua per fare una zuppetta densa. Si usano come cataplasma da mettere all’altezza dei reni e sul pube in caso di litiasi delle vie urinarie, oppure sui foruncoli e gli ascessi. Si possono anche strofinare sulle punture di insetti per lenire l’infiammazione.
Principi attivi
Semi: acidi grassi essenziali e polinsaturi (acido linoleico, gamma e alfa-linoleico, acido oleico e stearidonico).
Frutti: vitamina C; acidi organici; antociani; flavonoidi.
Gemme: eterossidi; derivati fenolici; amminoacidi; vitamina C.
Dinamica dei costituenti
I semi di Ribes contengono soprattutto l’acido gamma-linolenico o GLA (15- 19%), poi altri acidi come l’alfa-linoleico e l’acido stearidonico. Queste sostanze sono importanti per l’azione antitrombotica, antinfiammatoria e per l’influenza sulla pressione arteriosa.
L’azione delle gemme è mirata particolarmente alle ghiandole surrenali, dove attraverso un determinato stimolo si ha l’aumento del tasso di cortisolo ematico. In pratica agisce da cortisonico naturale senza avere gli effetti collaterali del cortisone quali l’iperglicemia, la ritenzione idrica, l’ipertensione e l’ulcera gastrica.
La gemma possiede inoltre un’attività inibente sulle catene enzimatiche che altrimenti andrebbero a produrre sostanze stimolanti l’infiammazione.
Il rimedio fra storia e tradizione
Le prime informazioni che ci arrivano su questa pianta pare risalgano al I se145 colo d.C ad opera di Dioscoride e solo nel 1100, grazie al lavoro dei monaci amanuensi, lo troviamo citato in alcuni testi dove viene consigliato soprattutto come diuretico. Sembra che il nome derivi dall’arabo Ribas che era il nome di un tipo di rabarbaro del Libano; secondo i viaggiatori del tempo le bacche delle due piante avevano sapore e proprietà molto simili.
Come spesso accade la ricerca conferma gli usi popolari e oggi possiamo trovare vari preparati a base di Ribes nigrum. Spesso accade che di una stessa pianta si possano utilizzare diverse parti estraendo principi attivi che hanno poi un’azione differente; nel caso del Ribes troviamo preparazioni a base sia di foglie, semi, frutti e gemme e diventa interessante osservare le situazioni in cui uno stesso soggetto presenta vari disturbi che corrispondono all’azione terapeutica esplicata dalle suddette preparazioni.
L’agevole indice, che riporta le indicazioni e i nomi delle erbe in varie lingue, contribuisce a fare di questo libro un utile strumento, non solo per chi viaggia, ma anche per l’erborista e tutti gli operatori del settore.