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Macerato di erbacce

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Il macerato di erbacce è la perfetta soluzione per utilizzare i nutrienti presenti in queste infestanti, senza diffonderne i semi. Ecco le indicazioni per realizzarlo.
Macerato di erbacce
Nell’eterna battaglia per la sopravvivenza tra erbacce e piante coltivate, a vincere sono sempre le erbacce.
Le loro radici estraggono sali minerali e microelementi dagli strati più profondi del suolo, le foglie assorbono l’azoto dall’aria e sono in grado di rigenerarsi a partire anche solo da un frammento di radice o da qualche seme.
Le erbacce contengono la combinazione esatta di nutrienti di cui l’orto è carente: per riappropriarci di tali nutrienti, senza correre il rischio di diffondere semi di infestanti nel compost, facciamone un macerato.
1. Raccogliere le erbacce e metterle in un sacco a rete. È possibile usare radici, steli e foglie di tutti i tipi: più se ne includono, più ricco sarà il macerato. Ogni erbaccia contiene una diversa percentuale di sali minerali: ortiche e tarassaco sono ricchi di calcio, ferro e magnesio; i cardi di fosforo e di microelementi come zinco e manganese.
2. Posizionare le erbacce in un contenitore (idealmente, dovrebbe risultare pieno per un terzo / metà) e coprire fino a riempirlo con acqua piovana.
Gli agricoltori biodinamici aggiungono anche sei diversi preparati speciali per velocizzare la decomposizione delle erbacce e aumentare il contenuto di nutrienti.
3. Per tenere sommerse le erbacce, porre sul sacco a rete un mattone o una grossa pietra.
4. Coprire con un telo e lasciar fermentare, mescolando delicatamente una volta alla settimana.

2-4 settimane dopo

5. Rimuovere quel che resta delle erbacce e compostarlo. Dopo un così lungo periodo trascorso in ammollo, le radici e i semi non saranno più vitali e quindi potranno essere aggiunti al compost senza pericolo.
6. Filtrare il liquido, quindi diluire 1 parte di concentrato in 10-40 parti di acqua piovana, a seconda delle necessità dell’orto.
7. Mescolare energicamente per diversi minuti per aerare la miscela. Ciò stimolerà i microrganismi benefici e renderà il macerato più efficace al contatto con il suolo.
8. Annaffiare abbondantemente il suolo, idealmente in un pomeriggio grigio e nuvoloso d’autunno. Applicare sui terreni che presentano erbacce e sulle aree recentemente messe a coltura.
  
Applicare 1 volta a settimana per 3 settimane consecutive. I nutrienti restituiti al suolo sono facilmente assimilabili dalle piante orticole, e ciò disincentiva la ricrescita delle erbacce.
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Articolo tratto dal libro Orto e frutteto biodinamico

Orto e frutteto biodinamico è un manuale pratico che con un linguaggio semplice e preciso, e con l’aiuto di moltissime illustrazioni, prende per mano il lettore e lo guida all’uso di quella che è insieme una tecnica e una filosofia applicata all’agricoltura.
I primi due capitoli spiegano i principi dalla biodinamica, con ricette e indicazioni per impiegare nove preparati (cornoletame, cornosilice, achillea, camomilla, ortica, corteccia di quercia, tarassaco, valeriana, equiseto), la pasta per tronchi, il cumulo letame e altro ancora. 
A seguire 70 schede relative alla coltivazione di ortaggi e alberi da frutto comuni nel nostro paese.
 

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