In inverno l’essere umano coltiva l’interiorità. La riflessione di Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica.
Cosa avviene nella natura e in noi nel periodo che dall’autunno porta all’inverno? Durante l’estate giunge e maturazione quanto nato in primavera. La natura arriva a scaldare ed espandersi fino a una vera e propria cottura. I frutti e i semi manifestano quanto il caldo abbia agito in estate. Nell’autunno osserviamo ovunque le ceneri di quell’incendio. Le foglie e i semi cadono. Una grande quantità di carbonio organico piove sulla terra dalla vita che ha bruciato in estate. Con le piogge autunnali quella cenere si scioglie in acido carbonico e tutto quel nutrimento è pronto a essere assorbito dalla terra, dove il freddo lo conserverà.
Mentre ciò che è esterno pare impoverirsi di vita, il terreno che non vediamo si arricchisce di vitalità e nell’inverno tutta quella forza penetra nella terra. Sotto la fredda luce invernale, sotto la neve, si concentrano i nutrimenti che proprio in autunno si erano accumulati con straordinari fenomeni di vita microbica.
I contadini concimavano in autunno, fiduciosi che la terra avrebbe restituito tutto trasformato e rafforzato per le semine di primavera. Così nell’inverno l’essere umano coltiva l’interiorità.
Il lavoro dei campi diventa essenziale, si risistemano tutte le condizioni per i lavori a venire. La terra, apparentemente spoglia, è interiormente al massimo di se stessa.
Raccogliamo anche noi le nostre forze e le coltiviamo interiormente, specie in questi tempi difficili. La stessa alimentazione invernale è orientata a rafforzarci.
Dal lato opposto alla Terra, nella periferia, si manifesta un fenomeno polare: il sole, che al solstizio invernale era arrivato al suo minimo, inizia la risalita. Proprio quando per noi inizia l’inverno, in cielo il sole prende a risalire, le giornate ad allungarsi e ciò provoca quell’elevazione del nostro essere che altrimenti si sentirebbe solo in sé per affrontare l’inverno.
Questo è il momento in cui, come uomini, possiamo vivere con più consapevolezza.
Tanto più buio vogliono farci sentire, tanto più amor vincit omnia.
Carlo Triarico, storico della scienza, presiede l’Associazione per l’agricoltura biodinamica. È vicepresidente di Federbio e direttore dell’Istituto APAB.
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Articolo tratto dalla rubrica Il punto biodinamico
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