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Occhio all’etichetta!

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Quando acquistiamo un prodotto è fondamentale sapere quali sono gli ingredienti che lo compongono. Ma a quali elementi dobbiamo prestare più attenzione? Ecco qualche consiglio utile per leggere al meglio le etichette.
Inutile negarlo, la lettura delle etichette porta via un po’ di tempo ma è fondamentale per sapere che cosa si sta mangiando. Comunque, una volta individuato un prodotto che fa al caso nostro, possiamo continuare ad acquistarlo senza rileggere tutte le volte l’etichetta (ma un controllino ogni tanto non guasta!).
Gli ingredienti compaiono sull’etichetta in ordine di quantità, a partire da quello contenuto in proporzioni maggiori e via via a scalare. In particolare, occorre valutare la presenza dei seguenti componenti:
Zucchero: quale zucchero (di canna grezzo o integrale, bianco…) e quanto. Quest’ultima indicazione mi viene fornita dalla posizione dell’ingrediente nell’elenco. Se è al primo posto, evidentemente è contenuto in quantità elevate.
Oli e grassi: in questo caso, le etichette non aiutano più di tanto perché di solito indicano genericamente “oli vegetali”, senza precisarne l’esatta natura. Infatti se si tratta di olio di palma, come è spesso il caso, abbiamo a che fare con un grasso saturo. Comunque valutare che siano vegetali e non idrogenati, meglio se è riportata la dicitura “spremuti a freddo”. Scartare anche gli alimenti che contengono olio di oliva senza l’indicazione “extravergine”. Per la quantità, vale quanto detto sopra.
Sale: è bene che sia marino integrale e che sia il più in fondo possibile all’elenco: significa che non ce n’è troppo.
 Lievito: se stiamo acquistando pane integrale, verifichiamo che sia stato impiegato il lievito naturale, o pasta acida. Il lievito di birra, infatti, non elabora a sufficienza l’impasto e non elimina gran parte dei fitati, come fa la pasta acida.
Additivi chimici, coloranti sintetici, edulcoranti artificiali: sono tutte sostanze su cui gravano forti sospetti di nocività. È bene non acquistare i prodotti che li contengono, tanto più che gli additivi usati per conservare sono in grado di diminuire il tenore vitaminico.
Prodotti irradiati: questa tecnologia, autorizzata solo per le erbe essiccate, le spezie, le cipolle e le patate, danneggia la struttura del vegetale e provoca cali vitaminici di diversa entità. La degenerazione prosegue anche dopo l’irradiamento, durante lo stoccaggio e nella cottura. In etichetta deve essere riportato l’eventuale impiego di questa tecnica (purtroppo, ciò non avviene sempre).

Articolo tratto dal libro Buono e veloce

Per cucinare piatti salutari e saporiti non dobbiamo per forza passare ore ai fornelli. Il segreto è organizzarsi, scegliere piatti semplici e conoscere qualche trucco per ridurre sensibilmente i tempi di cottura. I cereali integrali e i legumi, ad esempio, basterà prepararli per tempo e poi conservarli in frigo o in freezer già in singole porzioni. Le verdure, indispensabili in una dieta equilibrata e sana, possono essere tagliate grossolanamente e saltate velocemente nel wok, in modo da preservarne croccantezza e principi nutritivi.
In questo libro, Cristina Michieli propone oltre 100 ricette per la cucina di tutti i giorni e anche per imbandire la tavola in occasione di un’improvvisa cena tra amici. Dai primi ai piatti unici, dalle insalate ai contorni, fino alle conserve e ai dolci, per scoprire che anche tra i mille impegni della giornata possiamo fare molto per salvaguardare la nostra salute, a partire dall’alimentazione.

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