L’olio di neem può essere utile in agricoltura? Quando si curano orti e quando si ha a che fare magari con parassiti, può essere utile utilizzarlo al naturale o puro? Risponde Francesco Beldì, esperto di agricoltura biologica.
«L’olio di neem contiene azadiractine, principi attivi contro molti gruppi di insetti. Però, il contenuto in azadiractine dell’olio è molto basso, quindi è meglio preferire i prodotti commerciali che presentano un contenuto più alto ottenuto grazie a un processo di estrazione – spiega Beldì -Nell’orto il neem, o meglio l’azadiractina, è efficace contro afidi, aleurodidi, cicaline, cimici, metcalfa, minatori fogliari, tripidi, dorifora e altica. Tuttavia per la lotta agli afidi esistono prodotti a minor costo e minor impatto ambientale come il sapone di Marsiglia e la Beauveria bassiana, che vanno preferiti anche perché il neem può determinare su alcune specie e varietà effetti di fitotossicità. Più interessante è l’opportunità di utilizzarlo contro le cimici, le altiche o contro la dorifora, soprattutto se non si è riusciti ad agire tempestivamente con Bacillus thuringiensis var: tenebrionis contro le larve appena sgusciate. Gli altri parassiti controllati di solito non causano danni rilevanti. In generale è opportuno cambiare prospettiva, prima individuando il problema (parassita) e poi identificando la soluzione (antiparassitario). L’azadiractina rimane un valido prodotto per la difesa biologica e a bassa tossicità anche per i vertebrati e gli insetti utili, ma il suo impiego va deciso e definito in base al problema parassitario che si desidera affrontare».
Per avere maggiori dettagli sul neem e sul suo impiego è utile consultare la pubblicazione:
I rimedi fitosanitari, i macerati, le trappe e altre soluzioni bio per coltivare senza veleni.
Rivolto a hobbisti e professionisti, questo agile manuale vuole aiutare i coltivatori a riconoscere le principali patologie degli ortaggi e a combatterle con metodi naturali. Per facilitare la consultazione, nel primo capitolo sono presentati i parassiti più frequenti in ordine di importanza e suddivisi per ortaggio attaccato mentre nel secondo sono raggruppate le avversità comuni a più piante.
Per ciascun patogeno è indicato come riconoscerli e quali sono i metodi di lotta consigliati. Oltre alle pratiche agronomiche di prevenzione, nella scheda relativa al parassita sono specificati: i rimedi naturali di semplice impiego, le trappole, i sistemi di protezione passiva, gli organismi utili e infine i trattamenti con i prodotti fitosanitari ammessi in agricoltura biologica.
I capitoli finali sono dedicati ai mezzi di difesa: come agiscono, come devono essere impiegati, quali controindicazioni presentano e dove è possibile procurarseli.
Con questo lavoro l’autore spera di aver offerto a chi coltiva per hobby o per professione degli strumenti utili per evitare che il frutto del loro sudato lavoro sia rovinato o irrimediabilmente distrutto dai parassiti, quando questi ultimi trovano condizioni particolarmente favorevoli al loro sviluppo.