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Osteopatia somato-emozionale: a quali organi corrispondono le emozioni

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L’osteopatia somato-emozionale fornisce una chiave di lettura per scoprire, attraverso il tatto, quali zone del corpo risultano più rigide e sono quindi alterate: è lì che c’è la somatizzazione di un qualcosa che il paziente non è riuscito a elaborare e quindi a lasciar andare. 
Osteopatia somato-emozionale: a quali organi corrispondono le emozioni
L’osteopatia somato-emozionale fornisce una chiave di lettura per scoprire, attraverso il tatto, quali zone del corpo risultano più rigide e sono quindi alterate: è lì che c’è la somatizzazione di un qualcosa che il paziente non è riuscito a elaborare e quindi a lasciar andare. 
Inoltre, l’osteopata si accorge che uno o più traumi emozionali sono stati somatizzati da qualche parte nel corpo quando il diaframma del paziente risulta rigido al tatto e dolente alla palpazione e, di conseguenza, la respirazione non è ottimale. 
La somatizzazione dei traumi emozionali negli organi interni può essere percepita dall’osteopata e compresa dal paziente secondo questa simbologia:
  • Gola alta: sensazione di sentirsi bloccati, senza forza; sensazione di pericolo e soffocamento
  • Gola media: sensazione di sentirsi come impediti a parlare, tipica di coloro che si sentono inascoltati; incapacità di riuscire a esprimere quello che si sente e si pensa
  • Gola bassa: fastidio per le ingiustizie ed eccessiva stanchezza 
  • Tiroide: insuccesso nel conciliare; incapacità di sopportare le discussioni
  • Polmone: tristezza; domanda affettiva senza risposta
  • Cuore: relazione stretta, rapporto con sé stessi e con gli altri Stomaco: tensione nervosa, pensiero compulsivo; sensazione di sentirsi sotto pressione, impediti a fare, contrariati, dalle lacrime facili Duodeno: ordine, rigore, metodo, manie di controllo di cui i tic possono essere la manifestazione
  • Pancreas: lutti, separazioni, abbandoni e tutti gli shock che comportano la fine di qualcosa di importante per la persona
  • Fegato: rabbia repressa, frustrazione
  • Cistifellea (o colecisti): rabbia esplosiva, attacchi di collera
  • Milza: percezione dell’umanità (persona eccessivamente altruista o eccessivamente egoista)
  • Reni: paura profonda; paura della morte
  • Colon: percezioni empatiche e/o medianiche
  • Intestino tenue: posizionamento all’interno di un gruppo di persone e nello “spazio” emozionale; ansia
  • Zona dei genitali: idee, pensieri e valori (opinioni conflittuali rispetto alla famiglia d’origine su svariati temi, quali la religione, la spiritualità, i soldi eccetera).

Le informazioni sono tratte dal libro “Osteopatia dinamica evolutiva” (Terra Nuova edizioni), di cui QUI potete sfogliare l’anteprima gratuita

L’Osteopatia Dinamica Evolutiva (ODE) è una terapia che pone al centro la cura della persona come insieme di corpo, mente e spirito.
Il termine “dinamica” fa riferimento alla capacità dell’essere umano di apprendere attraverso gli stimoli ambientali, mentre il termine “evolutiva” si riferisce alla necessità di capire le “malattie” in modo profondo, coglierne i messaggi ed evolvere verso il miglioramento di sé.
A partire dalla propria storia personale e da anni di studi e di pratica come osteopata, l’autrice Francesca Abburà ha elaborato questo metodo innovativo che agisce sui blocchi fisici ed emotivi, proponendo un percorso di evoluzione radicale della persona.
Un’ode al benessere e alla trasformazione positiva, un nuovo metodo spiegato con semplicità e tanta passione.
Un libro unico nel suo genere e da non perdere.

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