Sole, mare, vento e aria condizionata mettono a dura prova la pelle durante l’estate e così, al ritorno dalle vacanze, è facile ritrovarsi qualche piccolo inestetismo che prima non c’era. La pelle, a causa dell’esposizione solare estiva intensa, risulta particolarmente provata e può apparire ispessita e disidratata, con nuove rughette che contornano lo sguardo, arrossamenti e macchie solari.
L’inizio dell’autunno è il periodo giusto per riparare i danni provocati dall’esposizione solare e preparare la pelle ad affrontare i primi freddi. Le parole chiave in questa stagione sono dunque: rigenerare, idratare, nutrire, ricostituire la barriera cutanea e schiarire le discromie cutanee (macchie).
Prima di tutto: rigenerare!
Durante l’esposizione al sole la pelle produce più cheratina, il suo filtro fisico naturale, e diventa più spessa. Questo ispessimento rende le rughette del viso apparentemente più profonde e al contempo contribuisce a rendere l’incarnato spento. Per questo il primo passo è quello di lasciar andar via la cheratina in eccesso, favorendo la desquamazione fisiologica della pelle, senza il timore di perdere la «tintarella». Per favorire il rinnovamento cellulare è utile eseguire, una volta a settimana, uno scrub delicato su viso, collo e décolleté.
Un modo semplice per realizzarlo in casa consiste nel mescolare un po’ di zucchero di canna con una noce di latte detergente. Per una versione più «gourmet», invece, unite un cucchiaino di miele e uno di mandorle tritate, aggiungendo acqua di rose fino a ottenere un composto cremoso. In entrambi i casi lo scrub ottenuto va massaggiato delicatamente con movimenti circolari e poi risciacquato con acqua tiepida. Sul resto del corpo basterà usare regolarmente un guanto di crine sottile o di microfibra, associato a un olio o una crema, insistendo su ginocchia, glutei e gomiti.
Idratare, riparare e correggere le discromie
Il secondo step è idratare e nutrire, ricostituendo la barriera cutanea. È importante, quindi, utilizzare creme a base di sostanze restitutive e idratanti: ceramidi, oli e burri vegetali, acido ialuronico, A.H.A. (alfa idrossi acidi), miele e aloe. Poiché durante l’esposizione solare aumenta l’ossidazione cellulare e la produzione di radicali liberi, sono indicati anche i prodotti contenenti vitamine e sostanze naturali dotati di proprietà antiossidanti, come la vitamina C, la vitamina E e gli estratti vegetali di ulivo, uva rossa, melograno e cardo mariano.
La produzione di radicali liberi comporta un aumento dello stato infiammatorio generale della cute, riduzione della sintesi di collagene e compromissione dei processi riparativi. L’effetto delle radiazioni solari è cumulativo, poiché la pelle conserva una memoria dei danni subiti nel corso degli anni, per questo con il passare del tempo la pelle fatica maggiormente a rigenerarsi. Alcuni inestetismi tendono quindi a rimanere o a rinnovarsi ogni anno al termine della bella stagione. Tra questi, le iperpigmentazioni cutanee, discromie dovute a una melanogenesi scorretta su viso e seno, risultano essere le più insidiose e difficili da trattare. In caso di macchie «leggere», un efficace trattamento depigmentante può essere realizzato utilizzando l’estratto di uva ursina, un piccolo arbusto sempreverde, ricco di arbutina, molecola naturale capace di inibire l’enzima che controlla la biosintesi della melanina. Si uniscono a un cucchiaino di argilla bianca due cucchiaini di tintura madre di uva ursina, mezzo di miele e una punta di acido ascorbico (vitamina C). Dopo aver mescolato gli ingredienti, si applica sulle zone da trattare e si lascia in posa finché l’argilla non secca. Il trattamento va eseguito la sera con regolarità e costanza per almeno tre mesi. Durante questo periodo è consigliabile assumere antiossidanti e proteggere la pelle applicando una crema solare.
La salute della pelle passa da quella dell’intestino
In estate e in particolar modo in vacanza, si sa, si tende a mangiare peggio. Alimentazione sregolata, maggior consumo di bevande alcoliche e notti insonni possono aver messo a dura prova la pelle e ne sono testimoni i rossori localizzati e i brufoletti comparsi sul viso. La salute della pelle passa infatti da quella dell’intestin e del suo microbiota che, complici il caldo, l’aria condizionata e i frequenti pasti disordinati, risulta spesso compromessa.
Il microbiota intestinale, più comunemente conosciuto come flora batterica, è una popolazione attiva ed efficiente di microrganismi «buoni» e «cattivi» in equilibrio tra loro, che vive in simbiosi con noi e svolge funzioni importantissime. La rottura di questo equilibrio (disbiosi) è all’origine di molti disturbi patologici che riguardano non solo il sistema digerente. Studi recenti hanno dimostrato che esiste una correlazione tra il microbiota intestinale e quello cutaneo: la salute della pelle risente infatti dell’effetto a distanza dei microrganismi presenti nell’intestino. Ecco perché può essere utile riequilibrare la flora batterica scegliendo alimenti ricchi di probiotici come yogurt e kefir. Se necessario, è consigliabile assumere per qualche giorno degli integratori di fermenti lattici, sebbene rimanga una buona abitudine quella di mangiare tutto l’anno yogurt o kefir.
Ristrutturare i capelli
Infine, non ci dimentichiamo dei capelli, messi anche loro a dura prova da salsedine, sole, vento e cloro. A fine estate possono risultare secchi, sfibrati e sbiaditi. Per un trattamento ristrutturante, massaggiate sui capelli una maschera illuminante e rinforzante a base di yogurt, miele e polvere di equiseto. Si prepara mescolando un vasetto di yogurt con un cucchiaino di miele e mezzo cucchiaino di polvere di equiseto; si applica sui capelli asciutti e si lascia in posa per almeno mezzora, procedendo poi con il consueto lavaggio.
Il miele è un ottimo ingrediente cosmetico dotato di proprietà idratanti, l’acido lattico contenuto nello yogurt chiude le squame del fusto mentre l’equiseto apporta silicio, minerale indispensabile per la salute dei capelli.
Per ravvivare il colore, invece, applicate sui capelli lavati e ancora bagnati un impacco realizzato con due cucchiai di balsamo e altrettanti di hennè (o di altre erbe tintorie scelte in base al proprio colore), lasciate agire per un’ora e sciacquate solo con acqua.
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