Alcune ipotesi avanzate da osservatori che hanno provato a interpretare il comportamento provocato nelle api dalla presenza di fumo.
Storicamente, il fumo è sempre stato utilizzato dai raccoglitori di miele per calmare le api quando ci si avvicina all’alveare e per limitare il numero di punture. Lo sbuffo del fumo respinge le api così come l’uomo. Essenzialmente crea un “effetto repulsivo” o un “effetto panico” nelle api.
Alcuni osservatori hanno tentato di decriptare questi comportamenti provocati dall’utilizzo del fuoco e dal suo odore.
Un’ipotesi probabile è che il fumo metta la colonia di fronte a una situazione di forte calore e di potenziale incendio provocando un comportamento del tipo “si salvi chi può” e di sciamatura, che spingerebbe le api ad alimentarsi nei favi prima di fuggire. Dopo essersi abbuffate di miele, avrebbero cosi difficoltà a pungere, a causa della loro incapacità a piegare l’addome per piantare il pungiglione nella pelle della loro vittima…
Si tratta comunque di osservazioni che non sono mai state confermate da studi scientifici più approfonditi.
Un’altra ipotesi, abbastanza plausibile, è che il fumo mascheri i feromoni, in particolare quelli legati all’aggressività e all’attivazione di allarmi da parte delle api operaie provocate da aggressioni esterne.
___________________________________________________________________________________________
Negli ultimi anni l’ape è diventata il
simbolo della biodiversità in pericolo, un baluardo da proteggere per
evitare la catastrofe ecologica, ma le api sono anche un esempio di grande
operosità,
cooperazione e
socialità. Per tutti questi motivi, per un bambino conoscere il mondo delle api rappresenta
un’esperienza educativa affascinante e ricca di insegnamenti.
Questo libro, rivolto a genitori, educatori e animatori culturali, è una guida per avvicinare i più piccoli al fantastico mondo delle api. Oltre ai consigli sul come e quando visitare un alveare in tutta sicurezza, l’autore propone numerosi laboratori per far comprendere la complessa vita di una colonia e l’insostituibile ruolo ecologico delle api.
Osservare da vicino le api – è il messaggio di Allier – è il modo migliore per comprendere la preziosa funzione di questi pronubi e creare con loro un legame che rimarrà indelebile e aiuterà il bambino a maturare una coscienza ecologica autentica perché nata dall’esperienza diretta.
SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DEL LIBRO
POTREBBERO INTERESSARTI
Il libro che avete tra le mani non è l’ennesimo
manuale di apicoltura, né tanto meno un trattato animalista. È più semplicemente la testimonianza di un grande amore per le api e la presentazione di
un nuovo approccio all’apicoltura, un approccio profondamente
ecologico e rispettoso dell’organismo alveare.
Negli ultimi anni, a causa delle continue morie di api, dei cambiamenti climatici in corso e dei numerosi trattamenti contro i parassiti vecchi e nuovi, il lavoro dell’apicoltore è diventato difficile e poco remunerativo. La proposta provocatoria e rivoluzionaria di Mauro Grasso parte da un principio semplicissimo: proviamo a mettere le mani nell’arnia il meno possibile e lasciamo fare alle api.
Ispirandosi al metodo ideato da Oscar Perone, ideatore della permapicoltura, l’autore suggerisce una pratica apistica a basso impatto ambientale, basata su un nuovo modello di arnia in grado di soddisfare a pieno le esigenze etologiche dell’organismo alveare, in modo da offrire alle api le condizioni migliori per sviluppare strategie per sopravvivere ai nuovi parassiti e a un ambiente sempre più contaminato.
Questo libro è una sfida e insieme un invito, rivolto a tutti gli apicoltori, professionisti o alle prime armi, a mettersi in gioco per trovare insieme nuove strade.
Forte della lunga esperienza di apicoltore, l’autore propone
un metodo molto innovativo basato sull’adozione di arnie di facile costruzione e di ancora più semplice gestione. Un’apicoltura «estensiva» che, a differenza di quella convenzionale intensiva, riduce al minimo lo stress a carico delle api, limitando allo stretto necessario gli interventi sulle arnie.
È un’apicoltura a basso costo perché può essere praticata con arnie autocostruite realizzate con legname riciclato (come quello ricavato da pallet), ed ecologica perché non ricorre all’impiego di farmaci di sintesi nella cura delle malattie e rispetta le esigenze etologiche delle api.
Le numerose illustrazioni che corredano il libro aiutano il lettore a fare propria una tecnica millenaria che ancor prima di rappresentare una possibile attività economica, costituisce una chiave unica per entrare in stretta sintonia con i cicli naturali e l’affascinante mondo delle api.