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Piante da appartamento: coltivare il Croton

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Un arbusto sempreverde, particolarissimo e colorato. Una splendida pianta da appartamento che regala eleganza e stile a ogni ambiente.
Piante da appartamento: coltivare il Croton
Il croton (Codiaeum variegatum) è un arbusto sempreverde – o forse è meglio dire “semprecolorato” – che, se coltivato correttamente, è in grado di catturare l’attenzione di chiunque. Molte delle sue centinaia di cultivar vengono scelte come piante da appartamento e vale assolutamente la pena cercare di renderle felici!
Coltivato come pianta da interno e in presenza di condizioni ideali, il croton può raggiungere 1,5-1,8 metri di altezza, ma di solito rimane più piccolo e non supera il metro. È formato da fusti sottili, legnosi e molto ramificati, che creano un arbusto dalla forma compatta e arrotondata. Il suo splendido fogliame rappresenta il motivo principale per cui il croton viene coltivato. Le foglie sono grandi – di solito 15 cm di lunghezza e da 7,5 a 10 cm di larghezza – e non conoscono eguali: sembra quasi che possano assumere qualsiasi dimensione, forma e colore. Infatti, possono essere lunghe 20 cm e larghe 2,5 cm, attorcigliate e arricciate, lobate come la foglia di una quercia, oppure non lobate affatto. Per quanto riguarda il colore, possono essere verdi, bianche, viola, arancioni, gialle, rosse, rosa o di qualsiasi miscela di questi colori. I colori si presentano sotto forma di macchie rotonde, chiazze irregolari oppure seguono le venature della foglia. Inoltre, i colori cambiano in base all’età della foglia e alla quantità di sole a cui è esposta. Una luce intensa ma filtrata, infatti, dona colori più vivaci.
Il croton, come altre piante da appartamento, risente degli spostamenti. A volte, quando portate la vostra splendida pianta a casa dal vivaio, s’innervosisce talmente tanto da lasciar cadere a terra le foglie. In tal caso, dopo esservi ripresi dallo shock e dal dispiacere, mostratevi affettuosi con lei e ben presto vi ricompenserà con una nuova infornata di splendide foglie. Probabilmente queste saranno completamente diverse da quelle che avevate acquistato, ma col passare del tempo assumeranno il giusto colore, se riceveranno abbastanza luce.
Questa pianta è tossica sia per le persone sia per gli animali e dovrebbe essere collocata in un punto difficile da raggiungere. La corteccia, le radici, le foglie e la linfa contengono 5-deoxyingenolo, una sostanza chimica che nelle persone sensibili provoca bruciori in bocca ed eczema. Ciononostante, il croton non è tra le piante elencate dall’ASPCA (American Society for the Prevention of Cruelty to Animals) come tossiche per cani e gatti. Se sospettate che una persona o un animale abbia ingerito parti di questa pianta, chiamate il 118 o il veterinario.

CONDIZIONI AMBIENTALI OTTIMALI

LUCE MEDIA. Il croton ha bisogno di una luce intensa ma filtrata e alternata a ombra, come quella proveniente da una finestra esposta a sud, est o ovest attraverso tende leggere. Non ama il pieno sole e, se rimane esposta direttamente ai raggi solari troppo a lungo, le sue foglie si bruciano, in particolare le parti gialle. I vivaci colori delle foglie sbiadiscono se la pianta non riceve abbastanza luce, quindi posizionate sempre il vostro croton a una luce molto intensa.
TEMPERATURE BASSE. 18-24°C di giorno e 13-18°C di notte. Il croton perde le proprie foglie se la temperatura notturna scende al di sotto di 12,5°C, quindi cercate di mantenere sempre la temperatura al di sopra di 15°C ed evitate le correnti fredde.
ACQUA MEDIA. Annaffiate tutte le volte che la parte superficiale del terriccio è asciutta fino a una profondità di 2,5 cm.
UMIDITÀ. Nebulizzate più volte a settimana creando una nuvola di vapore con uno spruzzino o un nebulizzatore portatile. Potete anche posizionare il vaso al di sopra di una bacinella riempita con ciottoli e acqua, ma assicuratevi che il vaso non sia immerso direttamente nell’acqua.
TERRICCIO. Scegliete terriccio universale per piante in vaso contrassegnato dalla dicitura “consentito in agricoltura biologica”, altamente drenante, contenente fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici.
FERTILIZZANTE. Organico, in polvere o liquido, il cui valore di azoto sia superiore a quello di fosforo e potassio. Applicate il fertilizzante in polvere una volta a inizio primavera e poi di nuovo a giugno, mentre il fertilizzante liquido deve essere applicato a metà dose consigliata ogni due settimane in primavera e in estate. Non fertilizzate in autunno e in inverno.
INVASATURA. Quando la vostra pianta deve essere rinvasata, trasferitela in un contenitore dal diametro di 10 cm più grande di quello attuale. Rinvasatela di nuovo ogni due o tre anni fino a quando non avrà raggiunto le dimensioni desiderate.
PROPAGAZIONE. Si propaga facilmente mediante talee apicali.

PROBLEMI PIÙ COMUNI

Variazione del colore delle foglie, acari e marciume radicale.
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