Le piante si nutrono di luce, ovvero catturano l’energia solare e la convertono in energia chimica: trasformano la luce del sole in zuccheri, che poi vengono “bruciati” dalla pianta per poter crescere e fiorire. In totale assenza di luce, tutte le piante prima o poi muoiono, e la durata della loro sopravvivenza dipende dalla quantità di zuccheri, amido o carboidrati complessi che sono riuscite a produrre e a immagazzinare nei propri tessuti. Se non riescono a produrre nutrimento, le piante devono infatti metabolizzare le proprie scorte, fino a quando queste non finiscono. Dunque in assenza di luce, le piante “muoiono di fame”.
Tutte le piante da appartamento sono giunte a noi dai loro habitat di origine, in cui per milioni di anni si sono evolute e adattate alle condizioni ambientali locali. Le piante da interno il cui habitat di origine è il suolo ombreggiato di una foresta pluviale, ad esempio, crescono floride in condizioni di scarsa luce. Non dimenticate, però, che anche negli habitat naturali ombreggiati le piante non sono sempre soggette a ombra permanente, ma continuano a ricevere una quantità significativa di luminosità ambientale (ovvero la luce del cielo: la luce azzurrognola diffusa dal cielo). Al contrario, le piante originarie del deserto necessitano della quantità massima di luce che la vostra casa è in grado di offrire.
L’intensità e la durata della luce e la distanza di una pianta dalla sua fonte luminosa sono i parametri ambientali più importanti da considerare quando ci si appresta a coltivare una pianta da appartamento. Le nostre case sono troppo buie rispetto alle esigenze delle piante, quindi quando introduciamo una nuova pianta all’interno delle nostre abitazioni dobbiamo essere ben informati sull’intensità della luce di cui quella particolare pianta ha bisogno e per quanto tempo ne ha bisogno.
Quando introducete una nuova pianta, ricordatevi che deve abituarsi alla nuova casa, quindi dedicate un paio di settimane ad acclimatare con calma al pieno sole la pianta che avete appena acquistato. Iniziate esponendola due ore al giorno per quattro giorni, poi quattro ore al giorno per quattro giorni, poi sei ore al giorno per quattro giorni, e così via. Quando la vostra pianta riuscirà a sopportare otto ore di sole pieno e intenso, sarà sufficientemente acclimatata da riuscire a sopportare anche un’intera giornata di pieno sole senza bruciarsi.
Luminosità della casa
Innanzi tutto dovete cercare di capire qual è l’esposizione delle vostre finestre. Al mattino, quando prendete il caffè, da quale finestra riuscite ad ammirare meglio il sole che sorge? Quella finestra è esposta a est. Mentre siete affacciati a quella finestra con esposizione a est, sappiate che il sud è alla vostra destra e il nord a sinistra, mentre l’ovest si trova alle vostre spalle.
In secondo luogo, dovete decidere a quale distanza dalla finestra collocare la pianta. Se le sue foglie si trovano a due metri dalla finestra, allora la vostra pianta sta ricevendo solo un quarto della luce che riceverebbe se le fosse posizionata accanto. Questo fenomeno si chiama “legge dell’inverso del quadrato” e potete usare questa semplice formula matematica per aiutare le vostre piante a ricevere la quantità di luce di cui hanno bisogno. Chi l’avrebbe mai detto che avreste dovuto applicare delle formule matematiche quando l’unico vostro desiderio era coltivare una pianta? Ma non preoccupatevi, è facile. Vi servono solo un metro a nastro e una calcolatrice (o un foglio di carta e una matita, se siete vecchio stile). In base a questa legge, l’intensità della luce è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente luminosa. Quindi, se la pianta si trova a 2 metri di distanza, allora 2 al quadrato (2 × 2) = 4, e la vostra pianta sta ricevendo solo un quarto della luce disponibile. Quattro metri di distanza = un sedicesimo di luce (4 × 4 = 16), e così via. Come potete vedere, maggiore è la distanza dalla fonte luminosa, minore è la quantità di energia che la pianta riceve. La stessa regola vale anche per la luce artificiale.
Luce abbondante. Pieno sole tutto il giorno, finestra esposta a sud
La luce solare di una serena giornata estiva che a mezzogiorno entra da una finestra esposta a sud è la luce più intensa possibile per una pianta da appartamento. Immaginate una pianta dentro al proprio vaso, posta sul davanzale di una finestra esposta a sud: la pianta ha ricevuto la luce diretta del sole tutta la mattina, e continuerà a riceverla anche per tutto il pomeriggio.
L’intensità e la durata della luce sono alla massima potenza. Il numero di ore di luce a cui è soggetta una finestra esposta a sud varia dall’estate, quando le giornate sono lunghe, all’inverno, quando le giornate sono brevi, ma si tratta sempre e comunque della luminosità intensa e diretta del pieno sole. Queste condizioni sono ottimali per un cactus o per un’agave, ma farebbero morire una violetta africana. La maggior parte delle piante da appartamento, infatti, non cresce bene sotto la luce intensa e non filtrata di una finestra esposta a sud, mentre quelle che hanno bisogno di abbondante luce cresceranno rigogliose.
Luce abbondante. Luce indiretta e intensa, finestra esposta a sud
Immaginate di posizionare una tenda bianca, velata, di pizzo o trasparente, davanti a una finestra esposta a sud. La tenda si trova tra la pianta e la finestra, per cui la pianta riceve una luce molto intensa ma filtrata. Anche se la pianta non è più esposta direttamente ai raggi solari, si tratta comunque di una situazione di abbondante luce. Potete modificare ulteriormente l’intensità della luce scegliendo un tipo diverso di tenda: maggiore è la trasparenza, maggiore è l’intensità della luce, mentre dalle tende più pesanti penetra meno luce.
Luce media. Pieno sole per metà giornata, finestre esposte a est e a ovest
Al contrario di quel che avviene con le finestre esposte a sud, quando una finestra è esposta a est o a ovest è impossibile ricevere luce solare tutto il giorno: le piante ricevono solo mezza giornata di luce intensa e diretta. Le finestre esposte a est o a ovest donano quindi alle piante un regime di luce media.
Una finestra esposta a est offre una luce molto intensa al mattino, quando il sole sorge e l’aria è fresca, poi la sua intensità rimane bassa per tutto il pomeriggio. La maggior parte delle piante da appartamento cresce abbastanza bene vicino a una finestra esposta a est, dove può ricevere la luce del mattino.
Una finestra esposta a ovest, invece, offre una luce molto intensa tutto il pomeriggio, quando il sole tramonta e l’aria è calda, mentre al mattino la sua intensità è scarsa. Le piante amanti del caldo, come molti cactus e succulente, crescono bene vicino a una finestra esposta a ovest, perché gradiscono i pomeriggi caldi.
Luce media. Luce mista a ombra
Le tende veneziane poste su una finestra esposta a sud, est o ovest che riceve sole pieno, diretto e intenso simulano il tipo di luce mista a ombra a cui una pianta è soggetta quando è sovrastata da un albero. Una pianta posta sul davanzale di una finestra con tende veneziane, infatti, riceve delle strisce alternate di sole caldo e intenso e ombra fresca che si muovono sulle foglie mentre il sole si sposta nel cielo, e aprendo e chiudendo le tende per allargare o restringere queste strisce di luce e ombra potete controllare l’intensità luminosa a cui la pianta è esposta. La pianta riceve quindi per metà sole diretto e intenso, e per l’altra metà ombra fresca, ed entrambi questi elementi si muovono sulla superficie della pianta.
Luce media. Luce filtrata
Posizionando una tenda velata o trasparente su una finestra esposta a sud, est o ovest, è possibile ottenere una luce filtrata.
Luce scarsa. Ombra tutto il giorno, finestre esposte a nord
Le finestre esposte a nord non ricevono mai la luce diretta del sole, ma l’unica luce che ricevono è quella azzurrognola diffusa dal cielo. Le finestre esposte a nord offrono quindi un regime di luminosità scarsa, in particolare quando il sole è basso nel cielo e le giornate sono brevi. La maggior parte delle piante da appartamento non cresce rigogliosa vicino a una finestra esposta a nord; solo l’aspidistra e poche altre riescono a farcela.
Se avete a disposizione solo una finestra esposta a nord, valutate l’ipotesi di ricorrere alla luce artificiale, anziché fare affidamento solo su quella naturale.
Luce scarsa. Luce ambientale tutto il giorno proveniente dai lucernai posti sul soffitto
Sul soffitto di molte case sono presenti dei lucernai da cui penetra tutto il giorno la luce azzurrognola del cielo. Le piante che gradiscono una scarsa luminosità crescono particolarmente bene con la luce diffusa da questi lucernai, ma da essi penetra anche un fascio di luce solare diretta e intensa la cui posizione all’interno della stanza cambia da mattino a sera. Se la vostra pianta si trova in un punto illuminato da tale fascio, potrebbe essere necessario spostarla per un paio d’ore al giorno.
Il percorso che quel fascio di luce compie nella stanza cambia a seconda delle stagioni: osservatelo, così da evitare che la vostra pianta si bruci.
Luce artificiale
Con la luce artificiale potete smettere di pensare a finestre e lucernai, e coltivare le vostre piante da appartamento ovunque. Beh, quasi ovunque, e non tutte le piante da appartamento.
Oggi è disponibile una gamma molto ampia di lampade per coltivazione indoor. Queste lampade variano da semplici lampade da tavolo con alla base un contenitore per piante, a complessi sistemi di scaffalature su più livelli con una luce sopra ciascuna di esse. Quando sono presenti questi sistemi di illuminazione, qualsiasi angolo buio può essere rallegrato con delle piante da appartamento.
Indipendentemente dal sistema usato, scegliete una fonte che fornisca luce della giusta lunghezza d’onda. Lampadine diverse, infatti, emettono luce di lunghezza d’onda differente, che le piante utilizzano per scopi differenti. Ad esempio, avete bisogno di luce azzurra e rossa se vi interessa solo una buona crescita delle foglie, mentre se desiderate che la pianta fiorisca dovete usare una luce rossa e “far red”. Per scoprire il tipo di luce prodotto dalle varie lampadine, leggete le informazioni contenute sulla loro confezione.
I classici tubi fluorescenti emettono luce fredda nelle tonalità del blu e del rosso e sono molto adatti per la crescita vegetativa. In particolare, sono perfetti per le piante verdi. Le speciali lampadine fluorescenti che aiutano le piante a crescere e a fiorire, chiamate “grow lights” (letteralmente, “luci di crescita”), sono costose ma sono progettate per emettere una determinata radiazione luminosa (azzurra, rossa e far red). Inoltre, evitano il carico termico generato da lampade a scarica ad alta intensità, a incandescenza, lampade a vapori di sodio ad alta pressione e lampade ad alogenuri metallici. Le luci LED, invece, oltre a essere efficienti sotto il profilo energetico, sono delle fonti luminose artificiali a bassa conducibilità termica.
Un ultimo elemento da prendere in considerazione è la dimensione della pianta che si desidera coltivare. Nel caso di piante alte, come palme, altri tipi di alberi e grandi arbusti, è molto difficile (spesso impossibile) posizionarle sufficientemente vicino alla fonte luminosa affinché la quantità di luce risulti efficace, a causa della legge dell’inverso del quadrato di cui abbiamo parlato prima. Se desiderate coltivare delle piante da appartamento usando luci artificiali, è meglio concentrarsi su piante di piccole dimensioni che possono essere posizionate vicino alle lampade, come le violette africane, le scarpette di Venere e quasi tutte le orchidee.
__________________________________________________________________________________________________
Le fronde delle felci si stanno ingiallendo? I fiori e le foglie della tua begonia preferita mostrano preoccupanti macchie scure? L’orchidea è quasi avvizzita e la rosa sul balcone è piena di pidocchi? Niente paura: seguendo i consigli di questo libro potrai
curare e mantenere al meglio le tue piante, senza usare
pericolosi prodotti tossici.
In queste pagine troverai tutte le indicazioni per prenderti cura di oltre 140 specie tra piante perenni, bulbose, orchidee, palme, cactus, rampicanti, felci e arbusti. A ognuna di esse è dedicata una scheda dettagliata con le esigenze in tema di luce, acqua, terriccio e cure colturali.
Una sezione specifica del libro è dedicata al riconoscimento dei parassiti e della malattie più comuni e alla loro cura con l’impiego di formulati biologici e naturali come propoli, sapone di Marsiglia, olio di Neem, macerato di ortica e Bacillus thuringiensis.
Un testo indispensabile per tutti gli amanti del verde attenti al benessere delle proprie piante, ma anche al rispetto dell’ambiente.
SFOGLIA UN’ANTEPRIMA DEL LIBRO