Si chiama Coefficient of Performance (COP), è un indicatore dell’efficienza di una pompa di calore ed esprime il rapporto tra l’energia termica fornita e l’energia elettrica consumata. Ce lo spiega Sergio Ferraris, giornalista esperto di energie rinnovabili e autore di
Vivere felici senza gas.
Più il COP è alto è più il sistema è efficiente. Per esempio, se una pompa di calore ha un COP uguale a 3, significa che produce tre unità di calore per ogni unità di energia elettrica consumata. È importante tenere conto che il COP può variare in base alle condizioni operative ed è necessario porre la questione in maniera precisa al tecnico che monterà la pompa di calore per avere una definizione precisa della propria installazione e non una generica della tipologia alla quale appartiene l’impianto.
Di solito, i produttori indicano il COP nelle migliori condizioni con la temperatura dell’aria esterna a 7° C e acqua riscaldata, per uso sanitario o di riscaldamento a pavimento a 35° C (A7/W35). Ovviamente il COP diminuisce al diminuire della temperatura esterna, ragione per la quale la pompa di calore può non essere adatta in zone dove le temperature sono troppo basse. Per capire meglio le prestazioni di una pompa di calore è opportuno verificare il COP alle condizioni A2/W35 e A7/W55. Il COP diminuisce anche se chiediamo, a parità di temperatura esterna, una temperatura dell’acqua in uscita elevata. In pratica, la migliore performance di una pompa di calore l’abbiamo a A7/ W35 mentre la peggiore a A-7/W55, ossia in presenza di un alto differenziale delle due temperature. È una questione che, come vedremo, influisce anche sugli utilizzi della pompa di calore.
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LETTURE UTILI
Aumento dei costi, blocco delle forniture, “guerra del gas” sono tra le espressioni più usate per raccontare la crisi energetica contemporanea, inestricabilmente intrecciata a conflitti e cambiamento climatico.
In questo scenario, ogni giorno più minaccioso, l’energia rinnovabile prodotta dal basso è il punto di partenza per qualsiasi soluzione. E le tecnologie che oggi abbiamo a disposizione possono contribuire concretamente a realizzare un nuovo modello energetico libero dal gas e da tutti gli altri combustibili fossili.
L’autore affronta alle radici le questioni climatiche e scientifiche della questione energetica per spiegare come pompe di calore, geotermia a bassa entalpia, efficienza energetica, fotovoltaico, biomasse, accumulo e solare termico possono essere utilizzati nelle nostre case per uscire dalla dipendenza dal gas. Il volume ha anche il grande pregio di offrire proposte e soluzioni alla portata di tutti, per ridurre il peso crescente che il gas rappresenta per l’ambiente e le nostre tasche.