Luglio e agosto sono i mesi dell’anno in cui bisogna fare i conti con le calure più intense e per molti ciò significa anche un abbassamento della pressione sanguigna, la nota «pressione bassa». Chiunque ne soffra può comunque trovare nel cibo un valido alleato.
Ma vediamo cosa accade nell’organismo quando la temperatura esterna si alza.
Innanzitutto, possiamo immaginarci il cuore e i vasi sanguigni come qualcosa di analogo alle tubazioni di una casa: quando il caldo aumenta, questi tubi possono rilassarsi ed espandersi e la pressione dell’acqua scende. In modo simile, rilassamento ed espansione sono reazioni al calore che si accumula sulla superficie del corpo. Ed è qui che si evidenzia un paradosso, che ha a che fare proprio con l’alimentazione. Normalmente l’estate è il momento in cui ci godiamo più frutta e verdura cruda e tendiamo a indulgere con i cibi freddi, come il gelato e le bevande, a volte anche ghiacciate. Ha perfettamente senso mangiare cibi freddi in estate, ma il problema è che hanno un effetto espansivo sul corpo e possono complicare e aggravare il problema della bassa pressione sanguigna.
Lo yin e lo yang della pressione sanguigna
La prospettiva macrobiotica divide la vita secondo una polarità fondamentale che possiamo osservare in natura. Viviamo in un mondo di opposti: giorno e notte, inverno ed estate, caldo e freddo, uomo e donna, vecchio e giovane, alta e bassa pressione. Queste varie polarità possono essere organizzate in due gruppi, uno legato alla contrazione e l’altro all’espansione. I gruppi legati alla contrazione sono definiti come fattori yang, mentre il gruppo espansivo si chiama yin. Questo rapporto tra yin e yang è particolarmente importante nella valutazione del nostro cibo.
L’ideale macrobiotico è quello di avere un equilibrio di forze in espansione e contrazione e la pressione sanguigna è un buon esempio di come questo possa funzionare. In parole povere, se si consumano troppi alimenti yin, i tessuti del corpo si espandono e c’è una mancanza di forza contraente nei muscoli. Se ci sono troppi fattori yang, il problema è l’opposto. In una società che mangia enormi quantità di carne, uova, formaggio e cibi al forno (i cibi più yang) ci sarà una tendenza maggioritaria alla pressione alta; infatti, un terzo degli italiani assume farmaci per l’ipertensione arteriosa.
Nel caso di coloro che scelgono di consumare poco o nessun cibo di qualità animale, l’ipertensione sarà meno problematica e la pressione bassa potrebbe essere più diffusa. Questo tende a essere il caso di molte persone vegetariane, vegane e macrobiotiche, situazione che può divenire più impegnativa con il caldo.
È importante notare che, sebbene l’analisi yin-yang dell’alta e bassa pressione sanguigna sia generalmente accurata, ci possono essere forme yang di bassa pressione sanguigna e gli alimenti yin possono essere coinvolti nell’alta pressione sanguigna, con particolare riferimento al valore della cosiddetta «minima».
L’effetto paradosso
Diviene quindi chiaro che, per un effetto paradosso, gli alimenti yin, tra cui appunto troviamo i cibi freddi, non aiutano chi presenta problemi di bassa pressione sanguigna e non aiutano particolarmente nella stagione calda. Tuttavia, quando c’è caldo se ne sente maggiore desiderio e si mangiano più abbondantemente; le persone con bassa pressione possono facilmente «cadere in questa trappola» e notare un peggioramento, poiché viene attivato un circolo vizioso.
Come risolvere questo problema? La chiave è sempre l’equilibrio, quindi non eccedere né da una parte, né dall’altra. Gli alimenti di origine animale vanno consumati con grande moderazione e io consiglio di privilegiare il pesce rispetto a carne, formaggi e uova. Ci sono poi lo zucchero e altri forti stimolanti che a volte sono usati come una sorta di primo soccorso per la pressione bassa; ma a lungo andare sono esattamente gli alimenti che peggiorano il problema. Anche tra i cibi che si possono definire salubri ce ne sono alcuni che possono risultare problematici, tra cui appunto gli alimenti crudi e quelli tropicali, in particolare frutta cruda, olio, stimolanti e spezie forti. Inoltre, un consumo di grandi quantità di liquidi in generale è yin e quindi è da evitare.
È abbastanza facile ridurre l’assunzione di questi alimenti nella stagione fredda, ma possono poi essere ciò che desideriamo quando la pressione sanguigna scende nella stagione calda. Occorre tenere a mente che è importante non assecondare il desiderio di tali alimenti. Peraltro è bene evitare anche i cibi che hanno la carica yang più forte, perché generano, anche qui paradossalmente, un desiderio ancora più forte di cibi forti yin. La carne, soprattutto quella stagionata, e il formaggio stagionato sono tra i peggiori per questo effetto: riscaldano il corpo e quindi si sentirà un maggiore bisogno di raffreddarlo con cibi yin.
Chi è stato in America, dove il consumo di carne (ma anche di formaggio e uova) è altissimo, avrà constatato l’onnipresenza di ghiaccio e l’uso esagerato dell’aria condizionata, esempi di come i cibi yang creano il bisogno di yin.
Gli alimenti più indicati
La strategia migliore prevede di mantenere una dieta con livelli molto bassi di alimenti di origine animale, evitare alimenti e cotture molto yin, ricorrere a cotture più decise e a condimenti leggermente più salati. Da privilegiare cereali integrali, verdure, legumi, frutta di stagione e condimenti di alta qualità.
Alcuni suggerimenti specifici includono:
• cibi che vengono cucinati due volte, come ad esempio il riso saltato. Prima si cucina il riso integrale, seguendo la ricetta di base, e poi lo si cuoce di nuovo con olio e sale (o condimenti salati come la salsa di soia). Questo piatto molto semplice può essere un pilastro durante l’estate;
• gli alimenti cucinati con olio e sale, che aiutano a tonificare il sistema circolatorio;
• verdure o tofu saltati in padella o anche tofu o tempeh fritti in immersione;
• alimenti vegetali in tempura, metodo di frittura che si usa nei mesi caldi del Giappone.
I condimenti salati sono molto utili, in particolare il gomasio o il sesamo tostato e il sale marino, ma ci sono anche miso, shoyu, tamari e umeboshi.
L’esercizio fisico
Infine, i muscoli devono essere esercitati perché si mantengano forti ed elastici; chiunque abbia problemi d pressione, in questo caso sia bassa che alta, dovrebbe fare esercizio fisico quotidiano per almeno trenta minuti. Il corpo umano è programmato per camminare e da passeggiate di quindici minuti al mattino e altri quindici minuti al pomeriggio si ricavano benefici per tutta la vita.
Tutto ciò che vale per affrontare il problema della pressione bassa è valido anche in caso di vene varicose ed emorroidi esterne.
I principi della macrobiotica sono particolarmente efficaci quando vengono personalizzati e applicati a misura di ogni singola persona e condizione, quindi è importante avvalersi anche dei consigli dei professionisti competenti.
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Martin Halsey è biologo e nutrizionista, dirige la scuola di cucina naturale-macrobiotica «La sana gola» di Milano, che ha anche un ristorante. È stato allievo di Michio Kushi, uno dei mèntori della macrobiotica più noti in Occidente.
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Articolo tratto dalla rubrica
Macrobioticamente. Il cibo come equilibrio e armonia
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