I bambini manifestano i segni del mal di testa attraverso il comportamento, che va interpretato dagli adulti per capire la causa più probabile. Possono entrare in gioco una tale molteplicità di fattori che spesso per comodità si somministra un antalgico senza porsi tante domande, ma esistono molti rimedi naturali che possono rivelarsi utili alleati.
Si stima che circa il 30% dei bambini soffra di una qualche forma di mal di testa, una delle più frequenti patologie in età pediatrica.
I fattori scatenanti più comuni sono:
- nei più piccoli, i virus influenzali e parainfluenzali;
- dallo svezzamento in poi, il cibo (formaggi, banane, patate ecc.), le bevande gassate, che contengono coloranti e conservanti, ma anche il digiuno se i bambini saltano i pasti;
- gli stress psicologici prolungati, scolastici e familiari;
- alcuni atteggiamenti posturali;
- traumi, disturbi dell’accomodamento visivo eccetera.
La cefalea va distinta dall’emicrania. Con cefalea si intende qualsiasi dolore alla testa, causato dai diversi fattori elencati sopra. Con emicrania si intende un dolore che di solito compare improvvisamente, è monolaterale (cioè colpisce solo una metà della testa) ed è frequentemente accompagnato da fotofobia, nausea e vomito. Ne sono affetti il 5-10% di tutti i bambini che soffrono di mal di testa. L’emicrania è spesso dovuta a una familiarità con questa problematica; infatti viene ereditata la suscettibilità ad avere crisi di questo tipo, che si manifestano quando entrano in gioco uno o più dei fattori scatenanti.
L’emicrania può essere considerata un fenomeno neurobiologico complesso, legato ad alterazioni transitorie del funzionamento delle cellule nervose senza che siano presenti danni strutturali al sistema nervoso. Le sue basi neurofisiologiche sono ancora oggi poco conosciute.
Gli attacchi possono durare da poche ore fino a vari giorni e possono affaticare il bambino, specie se deve impegnarsi in attività intellettuali.
Anche le cefalee tensive sono diffuse, ma nei bambini sono poco determinabili perché danno un dolore sordo e intenso che si può rilevare solo indirettamente.
Consigli generali
Durante il mal di testa sistemate il bambino in una stanza silenziosa e in penombra; eliminate il fumo passivo; riducete al minimo l’inquinamento acustico.
A volte, per alleviare la tensione, è utile fargli sentire la vicinanza materiale di un genitore: il contatto fisico può rassicurare e calmare. Potete provare a mettergli una pezza umida e fresca sulla fronte; se il dolore è legato a una sinusite provate a fargli indossare un cappellino o una fascetta.
Attenzione anche allo stress, da eliminare o ridurre, e al sonno insufficiente, poiché sono da considerare due elementi aggravanti.
Lo shiatsu, un semplice massaggio, alcuni rimedi fitoterapici come la rosa canina possono essere utili, ma in pediatria è sempre meglio avvalersi di un esperto in caso di cefalee. Per contrastare il dolore si può impiegare dell’olio essenziale di lavanda da frizionare sulle tempie. È stato osservato che i mal di testa che si localizzano nella zona frontale possono migliorare con l’assunzione di un condimento salato come il gomasio (composto di sale e sesamo tostato). Si consiglia un cucchiaino raso da assumere durante il dolore. Sono invece da limitare il più possibile cibi con zucchero, troppa frutta, liquidi e bevande fredde.
Quando il bambino lamenta una cefalea occipitale la causa può essere una tensione o comunque un irrigidimento dei muscoli cervicali; in questo caso è utile far bere al bambino una tazza di succo di mela caldo diluito con acqua, e diminuire nella sua dieta le proteine animali e i prodotti da forno.
Se è la regione temporale a essere più colpita, occorre pensare a un sovraccarico della funzione del fegato. Bisognerebbe quindi intervenire sulla dieta eliminando il più possibile cibi grassi, affettati, uova, formaggi, cioccolata ecc. Nella fase acuta può essere utile somministrare al bambino una tazza anche piccola di zuppa di miso e cipollotto.
ZUPPA DI MISO E CIPOLLOTTO
Cuocete un cipollotto tagliato fine in una tazza di acqua, quindi aggiungete un cucchiaino di miso stemperato prima in un dito di acqua fredda; lasciate sobbollire ancora per 1-2 minuti, infine spegnete, filtrate e
date da bere al bambino.
Rimedi omeopatici
Nessun disturbo è tanto multiforme quanto la cefalea e così adatto a una cura omeopatica, vista l’estrema complessità, variabilità e numero dei sintomi.
Aconitum napellus
Il freddo improvviso causa una cefalea violenta, con agitazione, paura, angoscia.
Pienezza e pesantezza in tutta la testa, i sintomi sono potenti. Si usa anche per l’infiammazione del nervo trigemino accompagnata da fitte improvvise e penetranti.
Belladonna
Come già evidenziato è un rimedio rapido: la cefalea è violenta, pulsante.
Tutta la testa è congestionata, con rossore, calore, ipersensibilità. Ogni scossa produce un aumento del dolore, così come la luce che è insopportabile.
A volte le pupille sono dilatate. La lateralità prevalente è destra e i dolori compaiono e spariscono repentinamente.
Eupatorium perfoliatum
È il rimedio più usato nelle infezioni virali influenzali perché presenta la dolenzìa diffusa tipica degli stati febbrili. È utile per i bambini che soffrono di una cefalea prolungata, con dolori muovendo gli occhi, sete, brividi, agitazione e nausea.
Gelsemium sempervirens
Anche questo rimedio è utile per le cefalee congestizie che partono dall’occipite, con forti pulsazioni. Usato molto nelle sindromi influenzali, con nevralgie, dolori vari, estremità fredde e testa calda, nausea, vomito. La cefalea migliora dopo aver urinato abbondantemente.
Lachesis
È un rimedio per cefalee vascolari con vomito, disturbi visivi e sintomi aggravati dal calore. Vertigini al risveglio. Si usa dopo un colpo di sole o di calore (come Belladonna), ha lateralità sinistra ed è impiegato anche in caso di delirio che accompagna la febbre. Il bambino ha forte sensibilità al cuoio capelluto e non sopporta che gli si tocchino i capelli.
Natrum muriaticum
Utile per le cefalee croniche in soggetti chiusi, pensierosi, dal carattere riservato; nelle cefalee periodiche, o che compaiono alla stessa ora. Adatto anche in caso di febbri intermittenti (tipiche della malaria). Solitamente il bambino migliora dopo una profusa sudorazione. Se i sintomi lo indicano, e non si registrano miglioramenti significativi con questo rimedio, si somministri Bryonia; dopo l’attacco si può prescrivere ancora Natrum muriaticum, con maggiore successo per la prevenzione delle cefalee ricorrenti.
Natrum sulphuricum
Usato per le cefalee postraumatiche (come Arnica montana e Natrum muriaticum) in soggetti che peggiorano in ambienti caldi e umidi. C’è molto catarro e una rinorrea gialla, densa, e anche l’espettorato è abbondante.
Utile anche nelle broncopolmoniti e nell’asma in età pediatrica.
Nux vomica
Irritabilità, collera, nervosismo caratterizzano la cefalee di Nux vomica. Si manifesta un’ipersensibilità diffusa, nausea, freddo e aggravamento con il tempo umido.
Sepia
Il dolore è accompagnato da nausea e vomito. Usata molto in collegamento con problemi ormonali e in gravidanza (quindi utile anche per il nascituro), ma poco in pediatria.
Silicea
Altro rimedio utile per le cefalee croniche in bambini esili, freddolosi, astenici, che sudano sulla testa mentre si addormentano. I neonati a volte rifiutano l’allattamento, forse perché hanno vomito e rigurgiti dopo la poppata.
La dentizione è lenta, i bambini sono poco vigorosi e presentano spesso una scoliosi della colonna.
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