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Rimedi naturali per la sindrome dell’intestino irritabile

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La sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo molto diffuso, che provoca notevoli fastidi in chi ne soffre. Vediamo quali sono alcuni rimedi naturali in grado di contrastare questa patologia.
Rimedi naturali per la sindrome dell’intestino irritabile

Magnesio

Assunto come integratore alimentare o in speciali acque minerali, il magnesio migliora il transito intestinale, stimolando i muscoli del tubo digerente e obbligando quest’ultimo a effettuare delicati movimenti ciclici per spostare i residui di cibo nella giusta direzione.
Il magnesio insegna all’apparato digerente a organizzare la propria motilità senza provocare altra irritazione alla mucosa. Inoltre rende alcalino l’organismo e ha un effetto “antistress” a livello del sistema nervoso enterico. Oltre a ciò, questo minerale attiva le funzioni della cistifellea e dei dotti biliari.
Bisogna andarci cauti con la dose di magnesio e la scelta della sua forma chimica, perché alte dosi delle sue forme attive (come il solfato di magnesio) possono accelerare troppo il ritmo intestinale e provocare feci molli.
Tuttavia, nella forma di carbonato di magnesio o di supplemento minerale alimentare, il magnesio può aiutare a controllare le “oscillazioni di umore” dell’intestino. Raccomando di consultare sempre un esperto per avere la certezza che la forma di magnesio usata sia quella giusta per le proprie esigenze e che la dose assunta sia corretta.

Semi di psillio macinati

Lo psillio (Plantago ovata) è una pianta i cui semi si sciolgono bene nell’acqua, formando una gelatina che lubrifica l’apparato digerente.
Con il suo passaggio protegge le pareti intestinali, idrata e stimola con delicatezza i muscoli intestinali. Inoltre questa fibra costituisce un valido nutrimento per la microflora intestinale e impedisce l’assorbimento di tossine.
In caso di diarrea, lo psillio aiuta a “spegnere” l’irritazione e, grazie alla presenza di fibre, incoraggia la produzione di feci ben formate. In presenza di costipazione funziona come un lassativo di massa: riempie lo spazio intestinale e, aumentandone il volume, applica una pressione delicata sull’intestino a partire dal lume; questo stimola i muscoli delle pareti e provoca “onde” che aumentano la motilità. Tuttavia, alcuni pazienti hanno problemi intestinali tanto gravi che lo psillio non ha alcun effetto positivo su di loro e può aumentare la sensazione di gonfiore.

Semi di lino

Un altro modo per lubrificare e ridurre l’infiammazione è assumere semi di lino, interi o macinati, precedentemente ammollati in acqua.
Il lino rilascia una mucillagine che ha un effetto curativo e calmante sulla mucosa. Essendo una fibra idrosolubile con proprietà nutrizionali, aiuta anche a regolarizzare il tempo di transito intestinale.

Aloe Vera

Ci sono molti miti intorno a questa famosa pianta. Personalmente, ho molto rispetto per questo rimedio naturale, e raccomando sempre di usarlo sotto forma di pianta viva o di preparazione fresca fatta a mano. L’elenco delle magiche proprietà dell’aloe vera è infinito, e la storia del suo uso è ultramillenaria. La polpa dell’aloe vera ha proprietà antinfiammatorie; calma e risana l’apparato digerente; aiuta a ripristinare l’equilibrio del pH; migliora la microflora intestinale; cura l’erosione e l’ulcera. È eccellente in presenza di allergie e intolleranze alimentari.
Tutte le proprietà curative qui elencate corrispondono unicamente alla morbida parte interna delle foglie di aloe vera. È molto importante ricordare di usare solo il contenuto delle foglie fresche (la polpa trasparente e gelatinosa che appare quando si taglia la pianta).
Bisogna estrarre questa sostanza interna e scartare la pelle delle foglie, compatta e verde scuro. La polpa dell’aloe vera può essere schiacciata o mescolata con miele, vino, acqua, o assunta nella forma concentrata, ma al massimo un cucchiaio del preparato fresco prima di ogni pasto principale. Può essere usata nelle insalate e in vari succhi.
La pelle dell’aloe vera contiene composti amari con effetto lassativo irritante. Per questo motivo, gli erboristi raccomandano spesso questa pianta per la costipazione. Non va bene usarla per trattare un colon irritabile, e certamente non va utilizzata per un periodo prolungato. Ripetiamo: solo la parte interna – non la pelle – è calmante, curativa e antinfiammatoria. Quando acquistate una preparazione di aloe vera assicuratevi che non contenga tracce di pelle.
È ancora meglio, e più utile dal punto di vista curativo, tenerne una pianta in casa, dato che non è molto esigente e cresce bene. In questo modo, si possono usare le foglie quando se ne ha bisogno.

Altre piante medicinali

In caso di sintomi compatibili con la nevrosi intestinale acuta, potete usare con buoni risultati le seguenti piante: valeriana, passiflora, escolzia, luppolo e iperico.

Tisane di menta

In alcuni pazienti, gli infusi di menta hanno un notevole effetto antispasmodico. Sotto forma di capsule con rivestimento gastroresistente, l’olio essenziale di menta piperita ha mostrato efficacia in oltre 16 studi clinici controllati.
Alcuni ricercatori lo considerano ora una medicina di primo ricorso per l’IBS (sindrome dell’intestino irritabile) che non sia accompagnata da gravi forme di diarrea o costipazione.
 
Nota bene: in queste osservazioni relative all’uso di rimedi naturali, ci si riferisce sempre a un ciclo di cura di diversi mesi, come minimo.
È il periodo necessario per avere un buon effetto terapeutico perché, rispetto ai farmaci, le piante medicinali sono più delicate nella loro azione e richiedono tempo per raggiungere livelli curativi nell’organismo.
Assumere medicamenti alternativi e complementari è un rito e un ricongiungimento quotidiano con la natura; bisogna avere fiducia nella cura, rispettare i dosaggi ed essere pazienti.
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Articolo tratto dal libro L’intestino, secondo cervello

Benvenuti nel mondo della digestione! Un viaggio attraverso lo stomaco e l’intestino con varie fermate, per migliorare il benessere fisico, psicologico ed emotivo.
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