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Siccità: salviamo l’orto con cippato e pacciamatura

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Sempre meno piogge e temperature in costante aumento: una situazione che non dà più tregua agli agricoltori nel mondo. Ma agire sulla fertilità del suolo è possibile, anche in condizioni ambientali sfavorevoli.
Siccità: salviamo l’orto con cippato e pacciamatura
I nostri terreni, a causa della cementificazione, ma anche dell’impiego massiccio di chimica in agricoltura, non sono più capaci di drenare le piogge improvvise e questo provoca allagamenti e problemi idrogeologici. Nel sud del mondo si assiste già alla fuga di milioni di esseri umani costretti ad abbandonare le loro terre in cerca di condizioni di vita migliori.

Il suolo, questo sconosciuto

Assorbendo circa il 70% dei consumi mondiali, l’agricoltura di oggi ha la responsabilità più grande rispetto alla disponibilità di risorse idriche per il futuro. Ma a parte l’acqua, ciò che manca è una certa intelligenza nella gestione del suolo e delle pratiche agricole. Il convegno sull’agricoltura biodinamica, svoltosi dal 18 al 20 marzo a Milano, ha cer-cato di porre l’attenzione proprio su questo tema centrale. Quello che è emerso da uno studio dell’Università di Sydney in Australia e dell’Istituto Elvetico FiBL è sorprendente: rispetto a quelli coltivati in modo convenzionale, i terreni coltivati con il metodo biodinamico sono in grado di trattenere mediamente il 55% in più di acqua. Una straordinaria proprietà che dipende dalla ricchezza (fino al 70% in più) di humus, la preziosa componente organica del suolo, capace di immagazzinare acqua fino a 20 volte il suo peso.

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