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Sussidi mal distribuiti

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Le risorse dei fondi pubblici europei non vengono distribuite equamente. L’80% finisce al 20% dei beneficiari.
Sussidi mal distribuiti
L’80% delle risorse assegnate dai fondi pubblici europei per l’agricoltura finisce al 20% dei beneficiari.
Ad essere penalizzate sono le piccole aziende che nei territori più svantaggiati, come le aree montane, non hanno la possibilità di aggregarsi e far sentire la loro voce. In Italia, tra le prime dieci aziende che ricevono i maggiori contributi PAC, ricadono proprio i consorzi e le cooperative agricole, con il contributo più alto, che supera i 32 milioni di euro l’anno assegnati ad un singolo beneficiario (F.IN.A.F. – First Internetional AssociationFruit Soc.Consortile arl), che riunisce oltre 9 mila agricoltori tra Francia e Italia, sotto l’ègida di marchi della grande distribuzione.
Si tratta di una distribuzione non equa delle risorse pubbliche basata essenzialmente sul possesso della terra e non sul riconoscimento economico dei valori aggiunti per l’ambiente e la società dei diversi processi produttivi.
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Articolo tratto dalla rubrica NegozioBio.info

Leggi la rubrica sul mensile Terra Nuova Marzo 2021
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