Vita e morte di un capello
Ogni capello nasce da un follicolo pilifero, a cui resta fissato per via del bulbo (o radice). Dopo un periodo di crescita, che in media dura da 3 a 7 anni, il capello degenera progressivamente alla radice, poi si stacca dal bulbo e infine cade naturalmente. Per designare questo processo, si parla di ciclo del capello. Ciascun follicolo pilifero compie tra 25 e 30 cicli successivi nel corso della nostra vita, pertanto più il ciclo è lungo, meno rischi corriamo che la nostra capigliatura si diradi. In effetti, in condizioni normali, benché ogni giorno si perdano alcune decine di capelli (in generale 50-60 capelli al giorno), altri cominciano la loro crescita, garantendo il continuo rinnovamento della capigliatura.
Struttura del capello
Analizzato in sezione orizzontale, ogni capello (stelo) appare costituto da tre strati concentrici.
Il midollo, al centro, è una parte cava che contiene resti di cellule non pigmentate e aria.
Spesso non è presente nei capelli delle donne, che sono più fini.
La corteccia è un insieme di cellule longitudinali che racchiudono fibre di cheratina. Questa è una proteina di cui ciascun filamento forma un’elica, conferendo al capello resistenza e morbidezza. La corteccia contiene anche dei pigmenti (melanine) sparsi nel reticolo di fibre, che sono responsabili della tinta naturale della capigliatura.
La cuticola, nella parte più esterna, è una guaina impermeabile formata da scaglie (placche di cheratina) sovrapposte le une alle altre, come le tegole di un tetto. È essenziale per la salute del capello. Quando è intatta, protegge la corteccia che, in sua assenza, assorbirebbe l’acqua. Questo è il motivo per cui i capelli decolorati sono più fragili: per l’effetto dei prodotti chimici, la loro cuticola è diventata porosa, esponendo così la corteccia idrofila all’acqua e alle sostanze che questa veicola. C’è un test molto semplice per verificare visivamente la qualità della cuticola dei vostri capelli. Mettete un capello in un bicchier d’acqua: se la cuticola è intatta, il capello galleggerà, nel caso contrario, con cuticola alterata o assente, affonderà.
Biodiversità dei capelli
La qualità dei capelli varia senz’altro da individuo a individuo, ma esistono alcune caratteristiche costanti a seconda delle aree geografiche del pianeta.
Tipi asiatici e amerindi
I capelli hanno una sezione orizzontale quasi rotonda, di diametro medio elevato (100-120 μm). Sono perfettamente rettilinei (dritti). La loro corteccia è generalmente molto ricca di eumelanine (pigmenti da bruni a neri), da cui una colorazione che tende al nero. Il loro aspetto e il loro colore variano poco, ma sono i capelli più robusti che ci siano.
Tipo europeo
Gli “Occidentali” sono dotati, in media, di capelli più fini (50-70 μm) e quindi più vulnerabili ad aggressioni d’ogni genere. In compenso presentano una vasta gamma di colori, dal
“biondo come il grano” al “nero come il carbone”.
Tutte queste sfumature sono dovute alla varietà delle combinazioni tra eumelanine e feomelanine (pigmenti giallo/rossi). Il colore dei capelli può persino variare nel corso della vita o determinare delle mèches naturali. Quanto alla morbidezza, poiché i capelli vanno dal dritto al riccio, dipende da fattori genetici. Insomma, per farla breve, i capelli di tipo europeo presentano una grande varietà.
Gli africani hanno capelli ricchi di eumelanine (perciò neri) e piuttosto fini, talvolta molto fini (possono oscillare tra 45-100 μm). La loro sezione piatta li rende particolarmente soggetti alle rotture. Sono molto ricci, se non crespi, il che non facilita la pettinatura. Il volume è creato dalla grande quantità di capelli, che arrivano a formare un vero e proprio “caschetto protettivo”. Nonostante la sua apparente robustezza, la capigliatura di tipo africano necessita di molte cure.
Selezione di principi attivi naturali per capelli “afro”
• Oli essenziali: albero del tè, cedro (dell’Atlante, dell’Himalaya), lavanda officinale (vera), legno di rosa, menta piperita, pompelmo, rosmarino, timo,
ylang-ylang.
• Oli vegetali o burri: andiroba (Carapa guianensis), avocado, cocco, jojoba, karité, mandorla dolce, mango, oliva, ricino, sal (Shorea robusta), Pouteria sapota.
• Altri principi attivi: argilla (Rhassoul), ceramidi vegetali, fitocheratina, glicerina, proteine di seta o di grano, squalene vegetale, uovo.
Ecco un manuale per prendersi cura dei propri capelli e divertirsi con i colori. Nel libro troverete ricette per shampoo non schiumogeni, a base di piante e d’argilla, oppure di uova. Sono numerosi anche i suggerimenti per trattamenti specifici: ad esempio la frizione anti-caduta agli oli essenziali, la maschera d’argilla detossinante e la maschera anti-pidocchi all’olio di neem; per rinforzare risulta ottima la maschera all’avocando o alla banana.
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