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Voglio fare l’agricoltore: come iniziare?

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Un nostro giovane lettore si interroga sul percorso migliore per iniziare un’azienda agricola, a partire dal percorso di studi per arrivare all’attività vera e propria. Ecco i nostri consigli.
Ho 18 anni, sto frequentando l’ultimo anno delle scuole superiori e tra un anno dovrò scegliere come proseguire il percorso di studi o inserirmi nel mondo del lavoro. Se potessi scegliere libero da vincoli economici, vorrei fondare e gestire un’azienda agricola, o almeno partecipare in modo attivo a un’azienda esistente. Mi affascinano la vita non costretta dalla città, il rapporto con animali e piante, ma al momento non ho alcuna esperienza nel settore.
La mia prima domanda dunque è questa: come si fa a fondare ex novo un’azienda agricola?
Sarebbe possibile alla mia età?
Avrei bisogno di qualcuno a cui affiliarmi?
Il prossimo anno finirò il liceo scientifico, e non avendo mai avuto difficoltà nelle materie scientifiche credo che riuscirei ad affrontare il ciclo di studi, triennale o quinquennale, della facoltà di agraria. Ma mi chiedo quale corso sia quello più adatto e se questo alla fine mi potrà effettivamente essere utile.
Io ho solo una vaga idea di come funziona un’azienda agricola, immagino che inizialmente gli scogli principali da superare siano credito, terreno (quindi altro credito) e autorizzazioni di vario genere (quindi tempo). Mi rendo conto che le mie domande sono un po’ vaghe, ma vi sarei infinitamente grato se poteste spiegarmi le questioni principali e se mi indicaste attività agricole da poter visitare per poter «toccare con mano» un certo tipo di mestiere.
Vi ringrazio in anticipo, cordiali saluti.
 Risponde Francesco Beldì, giornalista di Terra Nuova e co-autore di vari libri di agricoltura naturale.
Caro Michelangelo, grazie per aver condiviso con noi il tuo sogno di vita! Dunque, se pensi che la tua strada sia quella del lavoro agricolo, prova a seguirla iniziando a cercare qualche agricoltore disponibile a farti fare esperienza. Molte aziende hanno necessità di manodopera nel periodo estivo e autunnale per i lavori nei campi e per la raccolta. Per questo obiettivo ti consiglio in particolare la rete www.wwof.it, che mette in contatto volontari con aziende agricole biologiche in tutto il mondo.
Il lavoro in agricoltura è intenso, richiede la capacità di sopportare la fatica e la giornata lavorativa è scandita più dalla durata delle ore di luce che dalla timbratura di un cartellino; questo significa che in estate può capitare di lavorare anche 12-13 ore in un giorno. D’altra parte il lavoro offre anche grandi soddisfazioni, non ultima quella di allontanarsi, come accenni nella tua lettera, dal caos cittadino.
Un periodo di prova prolungato per qualche mese potrà rafforzarti nella scelta, oppure potrà farti capire che stavi solo inseguendo una tua idea di cui non avevi ancora chiare le implicazioni reali.
Riguardo alla formazione: un laureato in agraria non ha, generalmente, grosse prospettive di guadagno, lo posso affermare per esperienza personale. Se la tua idea è quella di diventare agricoltore la laurea non è necessaria, anche se un buon percorso di studi può aiutarti a conoscere e a interpretare meglio la realtà e ad affrontare e risolvere problemi di natura tecnica con competenza.
Non amo i corsi di laurea troppo specialistici; una laurea di più ampio respiro offre maggiori competenze, il che significa anche maggiori opportunità di collocarsi nel mondo del lavoro in funzione dell’evoluzione della domanda. Per farti un esempio: un laureato in agraria può diventare un enologo, un enologo fa molta più fatica a diventare un agronomo.
In ogni caso le tue esigenze di formazione emergeranno anche in seguito all’esperienza lavorativa e sei ancora abbastanza giovane per poter pensare di seguire l’iter formativo che riterrai più congeniale, anche se sarai impegnato nel lavoro perché, a mio parere, la formazione serve a crescere e non solo a darti un posto di lavoro.
Veniamo all’apertura di un’azienda. Anche se per un diciottenne è possibile aprire un’azienda agricola, ti consiglio di aspettare. Se questa si dimostrerà davvero la tua strada, prima di avviare un’attività in ogni caso è meglio raccogliere esperienze lavorative, anche sporadiche e non continuative, per poter procedere con oculatezza a fare degli investimenti. Ad esempio adesso mi sembra che non ti sia chiaro se vorrai essere un orticoltore, un frutticoltore o un vignaiolo (qui la laurea in enologia ti potrebbe aiutare). Ti assicuro che non è una distinzione da poco, perché coltivare l’orto o la frutta richiedono ciascuno un approccio e un modo di pensare diverso e raramente ho conosciuto bravi frutticoltori che siano anche bravi ortolani e viceversa.
Prenditi quindi il tempo per imparare, che non vuol dire solo studiare, e per capire dove concentrare i tuoi sforzi, poi quando verrà il momento di aprire la tua azienda controlla le opportunità di finanziamento a fondo perduto che la tua Regione offre attraverso i Piani di Sviluppo Rurale per l’insediamento dei giovani in agricoltura. Visto che questi piani considerano giovani tutti quelli che hanno meno di quarant’anni, direi che hai tutto il tempo necessario per preparare il tuo progetto.
Un grosso in bocca al lupo!

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