Le calze di nylon non sono riciclabili e non sono degradabili. Quando si smagliano e non si possono più utilizzare, andrebbero buttate nei rifiuti indifferenziati. Prima però possono ancora essere impiegate in diversi modi: vediamone alcuni insieme…
Collant e minigonna sono il simbolo degli anni Sessanta. Le calze di nylon sono state inventate nel 1959 e si sono diffuse negli Stati Uniti in tutto il mondo. All’inizio erano considerati beni di lusso, tanto preziosi da venire minuziosamente rammendati prima di decretare la loro fine. Sono tuttora prevalentemente costituiti da nylon, una famiglia di polimeri sintetici inventata negli Usa nel 1935.
Le calze di nylon non sono riciclabili e non sono degradabili. Quando si smagliano e non si possono più utilizzare, andrebbero buttate nei rifiuti indifferenziati. Prima però possono ancora essere impiegate in diversi modi.
Meglio dei foglietti elettrostatici usa-e-getta catturano la polvere su qualunque superficie. Possono essere lavate e reimpiegate allo stesso modo più volte.
Per chi possiede le belle scope in saggina, un piede delle calze di nylon inserito sulla parte finale serve a tenerle in forma.
Sempre con il piede della calza si possono ottenere dei sacchetti. Si possono riempire con fiori secchi per profumare gli armadi, oppure si possono comprimere i residui di sapone solido: si chiude bene il sacchetto e lo si utilizza come fosse una saponetta.
I collant possono essere ridotti in strisce e usati per riempire i cuscini del divano.
Se invece li si taglia a spirale, partendo dalla parte alta e finendo sul piede si crea un filo che va legato con un nodo stretto ad altri fili ottenuti allo stesso modo: si ottiene così un gomitolo che si può lavorare all’uncinetto. Se ne possono creare tappetini, manopole per la cucina, straccetti lucida scarpe.
La gamba tagliata ad anelli può servire nell’orto per sorreggere piante come il pomodoro. Gli stessi anelli possono essere usati come fasce per capelli.
Con creatività ci si possono inventare mille altri modi per prolungare la vita dei collant…