Creare dei rifugi per gli insetti benefici aiuta l’impollinazione e gli equilibri naturali. Con dei semplici principi di base, ognuno può costruire il suo «bug hotel», lasciando spazio alla fantasia e al divertimento!
Come costruire un bug hotel
Anche se qualcuno prova ribrezzo solo alla loro vista, e altri sono spaventati dall’idea di una puntura e della possibile reazione allergica, gli insetti sono una componente fondamentale degli ecosistemi e costituiscono il più grande tra i raggruppamenti tassonomici della terra (oltre 900.000 specie).
L’uomo, con la diffusione di sostanze chimiche e con la distruzione di molte nicchie ecologiche, sta riducendo la popolazione di questi animali, e se i casi della moria delle api e della scomparsa delle lucciole sono tristemente noti, meno conosciuto è il fatto che la International union for conservation of nature (Iucn) considera a rischio di estinzione più della metà delle specie di insetti conosciute.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a combattere il declino degli insetti costruendo un bug hotel, ovvero un rifugio artificiale dove questi possano trovare riparo e allevare le proprie larve. È quello che ha fatto Paola Zerbi, insieme agli alunni del corso per operatore agricolo professionale dell’Enaip di Busto Arsizio.
«I bug hotel sono molto diffusi in Nord Europa, soprattutto in Inghilterra, dove vengono installati anche nei parchi pubblici e in quelli scolastici» ci racconta Paola «e per me hanno rappresentato un’opportunità didattica importante per rendere concrete le mie lezioni sulla biodiversità».
Costruire un bug hotel significa predisporre dei rifugi adatti a ospitare diverse specie utili. «Nella nostra scuola coltiviamo ortaggi e frutta, per questo motivo abbiamo voluto costruire un bug hotel per ospitare insetti impollinatori come le osmie, i megachile, i bombi e i sirfidi» continua Paola. «Sapere a chi è destinato e dove andrà collocato, sono i primi passi per cominciare». In questo modo si possono scegliere anche i materiali più adatti per la costruzione, di solito oggetti di recupero opportunamente selezionati. I limiti alle dimensioni sono legati essenzialmente allo spazio e ai materiali a disposizione, per il resto bastano un pò di fantasia e di manualità!
Cominciamo!
Una cassetta di legno per il vino oppure una da frutta chiusa lateralmente con del compensato(1) possono costituire la struttura portante della nostra costruzione.
Un hotel dedicato agli impollinatori deve prevedere camere per gli ospiti ottenute utilizzando canne di bambù tagliate ad una lunghezza pari alla profondità del contenitore(2;3) e tronchi di legno su cui siano stati fatti con il trapano dei fori di larghezza compresa fra 0,65 e 1 cm, e profondi da 10 a 60 cm(4).
Si possono usare anche pigne secche e tronchetti di piccole dimensioni. Il tutto va impilato nella struttura portante(5) cercando di realizzare delle aree contigue costituite dal medesimo materiale.
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Nella fase conclusiva sarà necessaria un po’ di pazienza per trovare i pezzi adatti a completare l’incastro tra le pigne, i tronchetti e le canne utilizzati per le camere (6;7)
Dopo aver provveduto a un sistema per l’ancoraggio dell’hotel si procede alla sua installazione.
«Abbiamo collocato i nostri bug hotel in pieno sole, in aree dove il disturbo causato dalla presenza di alunni impegnati nella coltivazione è minimo, perché questa sistemazione è quella più adatta a ospitare gli impollinatori» conclude Paola Zerbi.
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Spazio alla fantasia
Quello presentato è solo uno degli innumerevoli tipi di bug hotel possibili.
Naturalmente il materiale da usare (vasi in terracotta, mattoni, paglia, cartoni ondulati ecc.) e la collocazione cambiano con le specie di insetti che si desidera ospitare: cervi volanti, crisope, forbicine, falene ecc.
In ogni caso è opportuno prevedere vicino al bug hotel una bug restaurant, cioè un’aiuola dove coltivare fiori e cespugli che forniscono nutrimento agli insetti, come calendula, lavanda, potentilla, issopo, nasturzio, alisso.
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