Realizzare un semenzaio non è difficilissimo; anzi, se si dispone di un po’ di materiali di recupero come una cassa di legno, delle tavole da muratore o un cassone di altro materiale e magari di un’anta di finestra che non serve più, è proprio un gioco da ragazzi.
Spesso le vecchie finestre di legno o di alluminio complete di vetro si trovano abbandonate vicino ai cassonetti, perché magari la gente le sostituisce con serramenti più moderni. Ebbene, voi tenete gli occhi aperti quando siete in giro in macchina e state pronti a cogliere l’attimo!
Non fate l’errore di dire «adesso non posso, passerò più tardi», perché sicuramente nel frattempo la vostra finestra sparisce (questo principio vale per tutti i rifiuti abbandonati vicino ai cassonetti: possono stare lì per giorni e poi, quando finalmente ci si decide ad andarli a prelevare, non si trovano più).
Ma torniamo al nostro semenzaio: una volta che vi siete procurati delle tavole da muratore, non vi resta che costruirvi un parallelepipedo a base rettangolare unendo tra loro le tavole con chiodi o viti o, meglio ancora, degli angolari che troverete in qualunque ferramenta.
Per il fondo, anziché farlo di legno che col tempo marcisce, è più semplice e pratico realizzarlo con una fila di pianelle o mattoni, perché in questo modo si assicura un migliore drenaggio dell’acqua in eccesso.
Ora non vi resta che riempire il vostro semenzaio con del buon terriccio mescolato con un po’ di compost e appoggiarvi sopra la famosa finestra di recupero. Se volete fare un lavoro più accurato, potete fissare un lato lungo della finestra alla parete posteriore del semenzaio con delle cerniere di ferro zincato (anche queste si trovano in qualunque ferramenta), in modo da poter sollevare il vostro sportello più agevolmente. Prevedete anche un sistema per lasciarlo socchiuso durante le ore più calde della giornata per consentire all’acqua di evaporare (basta un mattone appoggiato di sbieco su un angolo o un bastone infilzato nel terriccio).
Nel semenzaio, anziché seminare direttamente nel terriccio, è possibile anche collocare i semi in vasetti o negli appositi contenitori alveolati. In questo caso, potete posizionare i vasi direttamente sul fondo di mattoni oppure, se il cassone ha i bordi troppo alti, creare un fondo rialzato che, eventualmente, si può rimuovere quando le piantine avranno raggiunto una certa altezza (dipende anche dal tipo di coltura che si semina).
Una mini enciclopedia del recupero e del riuso, una guida all’autoproduzione dalla casa al giardino, dai regali ai doni per i bambini.
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