Dopo aver costruito il proprio forno in terra cruda è necessario cuocerlo per terminare la lavorazione. Ecco le indicazioni per una corretta cottura.
Per prima cosa si lascia asciugare il forno almeno 2 settimane.
Quindi si accende e per un’ora si tiene la temperatura della camera di combustione a circa 100° in modo da eliminare l’umidità che è ancora presente nei mattoni. Poi si sale a 500° e i mattoni diventano rosso cupo. Si tiene questa temperatura per circa 8-10 ore in modo che tutto lo spessore del mattone raggiunga i 500°.
Il passo successivo è portare la temperatura a 800° e il mattone diventa giallo luminoso. Bisogna fare attenzione a mantenere questa temperatura perché se si va oltre l’argilla potrebbe fondere.
Tutto il processo si può governare con 2-3 ciocchi di quercia secca per volta.
È buffo vedere che tutti stazionano a guardare la fiamma e man mano che passano le ore arretrano di un metro perché dopo un po’ il calore del forno è fortissimo.
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È nota a tutti la differenza tra un pane o una pizza cotti in forno elettrico o in forno a legna. Il risultato è ancora migliore e più stupefacente se la cottura viene effettuata in un forno in terra cruda. Il libro, un vero e proprio manuale di autocostruzione, guida alla riscoperta di un materiale tra i più antichi utilizzati dall’uomo: la terra cruda, oggi ampiamente rivalutato dalla bioedilizia per la grande duttilità d’impiego e l’impatto zero sull’ambiente.
Per offrire una più ampia possibilità di scelta, il volume presenta quattro esempi di forni realizzati in concreto dall’autore con modalità e strutture differenti: con cupola intrecciata; in massone; con volta di mattoni crudi; con volta di coppi vecchi e terra cruda. Ogni esempio è accompagnato da un ricco corredo di foto e disegni che ne illustrano la costruzione in tutte le diverse fasi in modo da facilitare al massimo la realizzazione. L’ultima parte del manuale è dedicata alla protezione e all’utilizzo del forno, con consigli preziosi sulla manutenzione e il mantenimento.
Una guida pratica imperdibile per chi ama l’ecobricolage, e la condivisione dei saperi e dei sapori.
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