La riproduzione delle patate può essere fatta anche in un modo inconsueto e poco praticato: attraverso i semi «veri», quelli che si trovano nelle bacche che solo alcune varietà producono dopo il fiore. Sono bacche verdi simili a piccoli pomodori e non più grandi di 2 centimetri.
Se hai a disposizione una varietà di patata che ancora produce le bacche, provaci. E fai così. Aspetta che la pianta sia giunta a maturazione e inizi ad appassire, ma non sia ancora secca.
Raccogli le bacche che, da verdi, dovrebbero nel frattempo essere diventate gialle, senza però essere ancora rinsecchite.
Lasciale asciugare qualche giorno quindi aprile e, con un colino da tè sotto l’acqua corrente o con l’aiuto di un frullatore a bassa velocità, libera i semi dalla mucillaggine che si avvolge e riponili all’ombra, fino a quando sono bene asciutti e poi in un sacchetto.
A primavera seminali in un semenzaio. Quando le piantine sono alte 10-15 cm trapiantali in terra: produrranno tuberi piccoli come ciliegie o acini di uva; potranno anche essere diversi l’uno dall’altro perché, a differenza di quello che accade con la riproduzione fatta attraverso i tuberi, sono frutto di incrocio.
Alcuni avranno caratteri presi dalle piante progenitrici e potrebbero anche retrocedere nella memoria genetica fino ai progenitori selvatici.
Se trovi piccoli tuberi di diverse forme e colori, ricorda che ciascuno di essi è un nuovo individuo differente dagli altri e, riprodotto negli anni successivi per tubero (e non più per seme), potrebbe diventare una nuova varietà.
I tuberi che ottieni per seme riseminali tutti, senza fare scelta di colore, forma o dimensione, e lascia che, nel corso del tempo, siano la terra, il clima e il luogo a «decidere» quali individui continuare a tenere e quali eliminare. Facendo così, in pochi anni, non si otterrà una varietà, ma una popolazione fatta di molti individui diversi (come del resto succede fra gli uomini e gli animali), sempre più acclimatata e adattata a quel luogo, al tuo luogo, come a nessun altro.
E sarà – questa sì! – una popolazione di patate davvero locali.
Articolo tratto dal mensile Terra Nuova
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