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Fare in casa le olive in salamoia

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È incredibile il numero di ricette diverse in cui ci si imbatte quando si chiedono consigli su come conservare le olive in salamoia! Noi vi proponiamo due diversi metodi.
Esistono diversi metodi per conservare le olive. Uno di questi è la salamoia. Ci sono però diverse ricette per realizzare in casa le olive in salamoia; di seguito ve ne proponiamo due, tra le quali scegliere la vostra preferita:

Prima ricetta

Ingredienti:
• olive verdi o nere a piacere
• acqua
• sale
• 1 patata
Procedimento:
Sciacquare le olive e metterle in barattoli di vetro.
Mettere a bollire una quantità di acqua pari alla metà della capacità totale dei barattoli. Quando l’acqua bolle iniziare ad aggiungere sale mescolando, e mettere la patata nell’acqua. La salamoia sarà perfetta quando la patata starà a galla.
Lasciarla raffreddare e versarla nei barattoli. La salamoia va cambiata almeno una volta al mese. Le olive saranno pronte dopo circa tre mesi, quando saranno diventate dolci.

Seconda ricetta

Ingredienti:
• olive a piacere
• sale
• acqua
Procedimento:
Sciacquare le olive e disporle nei barattoli. Preparare una salamoia al 6% (60 g di sale per litro d’acqua), ricoprire le olive e lasciarle riposare per 15 giorni avendo cura di tenerle ben sommerse nella salamoia. Se possibile, aggiungere alcune infiorescenze di finocchietto, che daranno un aroma speciale alle nostre olive.
A questo punto gettare la salamoia e sostituirla con quella definitiva, preparata però all’8% (80 g di sale per litro d’acqua).
Nota: Se si utilizza una salamoia al 12-14% di sale (120-140 g/l) le olive stagionano in 6-8 mesi circa, se invece la salamoia è al 10-12% occorrono 8-10 mesi, con l’8-10% fino a 10-12 mesi. Con salamoie sotto il 2-3% ci possono essere fermentazioni anomale e quindi problemi di conservazione.

Ricetta tratta dal libro Manuale dei cibi fermentati

La fermentazione dei cibi è una tecnica antica di conservazione e manipolazione degli alimenti, che oggi merita di essere riscoperta per le sue qualità salutari e per contrastare l’omologazione del gusto prodotta dell’industria alimentare.
Questo ricettario insegna ad autoprodurre, con grande soddisfazione e pochissima spesa, molti cibi fermentati che renderanno più appetitose le nostre pietanze. Pane lievitato con la pasta madre, aceto di vino e di mele, crauti, verdure lattofermentate e diversi tipi di frutta, olive in salamoia, kefir, sidro, yogurt, cagliata, formaggio di mandorle… con poca spesa e poco tempo possiamo creare alimenti gustosi, che nello stesso tempo migliorano la salute del nostro intestino e del sistema immunitario. Inoltre nel libro non mancano incursioni nelle tradizioni alimentari di altri paesi: la tarhana/trahana greca e turca, le dosa indiane, l’amasake giapponese e tante altre ricette portano sulle nostre tavole tecniche e sapori meno consueti.
Le foto che accompagnano le ricette sono un ulteriore invito a produrre in casa i propri cibi fermentati.

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