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Impollinazione manuale delle cucurbitacee

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Impariamo a impollinare le cucurbitacee manualmente per controllare la discendenza.
Scopo dell’impollinazione manuale è controllare gli scambi di polline e avere quindi il controllo sulla discendenza: essa si esegue proteggendo i fiori dagli insetti o dal vento nel momento in cui la parte femminile è ricettiva.
Questi sono i passaggi da seguire per l’impollinazione manuale delle cucurbitacee:
– Selezionare i fiori maschili e femminili la sera prima dell’apertura. Saranno rigidi, avranno qualche macchia gialla sul margine della gemma chiusa e qualche sfumatura gialla all’apice. Si circonda ciascun fiore attorno alla cima con un filo, o una benda di gomma, o un piccolo cappuccio, oppure si avvolge un collant attorno all’intero fiore e si lega sullo stelo in modo che gli insetti non possano penetrarvi.
Questo intervento preventivo farà in modo che all’alba le api non siano in grado di raggiungere il fiore.
– Il mattino seguente, si inizia con il fiore maschile.
Si recide alla base dello stelo e si asportano i petali per esporre la parte maschile. Si apre il fiore femminile e si sfrega la parte maschile contro quella femminile. Poiché l’impollinazione manuale limita il libero flusso del polline da numerosi fiori maschili verso quello femminile, si può imitare la natura scegliendo più fiori maschili, provenienti da diversi tralci della stessa varietà, per impollinare manualmente il fiore femminile, in modo che si conservi un’ampia base genetica.
– Dopo che il polline si è ben depositato sulla parte femminile, si richiude il fiore o si copre di nuovo finché appassisce. Si contrassegna il frutto scrivendo il nome della varietà su una targhetta intorno allo stelo, o in una fase successiva, a metà crescita, usando un inchiostro resistente all’acqua. È necessario accertarsi che il laccio attorno allo stelo possa espandersi man a mano che questo cresce e ispessisce, oppure va lasciato ampio abbastanza da adattarsi alle variazioni del diametro. Quando i tralci sono piuttosto vigorosi, può essere utile contrassegnare la posizione del frutto con un palo.
L’intero processo porterà via solo pochi minuti e, tutto sommato, è abbastanza piacevole. Riteniamo che si possa avere maggior successo, con l’impollinazione manuale, se si procede all’inizio della stagione: i primi quattro frutti di un tralcio sono più probabili da “prendere”. Se il tralcio reca anche un gruppo di frutti che non erano stati impollinati manualmente, si possono rimuovere (e cucinare allo stesso modo delle zucchine) in modo che la pianta produca più fiori. Assicuratevi che i semi siano grossi al punto giusto prima di raccogliere il frutto.
È meglio aspettare che siano trascorse almeno tre settimane dalla completa maturazione. Cetrioli e zucchine possono crescere fino alla lunghezza di sessanta centimetri. Conservare i frutti da una a tre settimane prima di aprirli per prelevare i semi.

Quest’opera ci insegna a ritornare alla pura e semplice capacità, oggi ormai perduta, di raccogliere i semi dalle stesse piante che seminiamo nell’orto o nel giardino, ricominciando da dove si erano fermati i nostri genitori o nonni che selezionavano e conservavano le semenze delle piante alimentari di anno in anno.
In mancanza di coltivatori appassionati e in mano solo delle multinazionali, i semi dei nostri principali alimenti non potrebbero esistere: sono sicuri solo nelle mani di persone che li salvano, li coltivano e ne mangiano i frutti.
Un manuale utilissimo per tutti noi che coltiviamo buon cibo nei nostri orti o nelle nostre aziende agricole. Un’opera essenziale per tutti gli orticoltori, agricoltori, cuochi e genitori che desiderano una vita sana con un’alimentazione naturale, per far crescere i propri bambini con gusti variegati e un cibo genuino.

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