Quando si ha a che fare con capi delicati come seta e lana spesso non si sa quali prodotti utilizzare con il rischio di rovinarli, per fortuna esistono rimedi naturali, frutto dell’esperienza e saggezza domestiche.
Per sbiancare la lana, lasciarla a bagno un giorno in acqua e succo di limone (2 per ogni litro d’acqua); in alternativa al limone, 1 cucchiaio d’acqua ossigenata ogni 3 litri d’acqua.
Per sbiancare la seta, sciacquarla con acqua fredda a cui siano stati aggiunti due cucchiai di latte e qualche goccia d’acqua ossigenata.
L’acqua di cottura della pasta, può essere riutilizzata per lavare seta, lana e delicati.
L’acqua in cui è stato fatto bollire un sacchetto di crusca ravviva i colori di seta e cotone.
Se i vostri capi di seta hanno perso nel tempo e con i lavaggi la loro pregiata lucentezza, insaponateli, sciacquateli e poi lasciateli a bagno per qualche ora in acqua e succo di limone. I vostri indumenti torneranno come nuovi.
Per mantenere belli a lungo i pullover di cachemire, aggiungere un cucchiaio di bicarbonato nell’acqua di risciacquo.
Per ravvivare i capi di lana nera, ottima l’acqua di cottura degli spinaci o l’acqua in cui si sono
bollite foglie di edera.
L’acqua tiepida con aggiunta di patate crude grattugiate evita che la lana s’infeltrisca. Importante
è sciacquare bene.
L’acqua di cottura del riso fa acquistare freschezza e dà un leggero appretto a pizzi e tulle.
Per dare il colore ecru a pizzi e centrini, immergerli nel tè.
L’acqua in cui sono stati lasciati in ammollo I legumi secchi è ottima come detersivo per la biancheria delicata.
Una soluzione d’acqua e aceto elimina dai tappeti l’odore di urina.
Tre gocce di glicerina aggiunte nell’acqua di risciacquo fanno restare morbidi e vaporosi i
capi di mohair.
Il bucato e la Luna
Prima di indossarlo, un indumento nuovo va lavato, meglio se in Luna calante nei segni d’Acqua e anche poco prima del Novilunio. Sarà più facile disperdere le sostanze assorbite nel processo di produzione e i resti di detersivi, causa anche di allergie.
Poiché in Luna calante lo sporco e i detersivi si sciolgono meglio e la biancheria diventa più pulita, fare il bucato in questa fase richiede circa la metà della dose di detersivo normalmente usata, con minori problemi di calcare alla lavatrice.
Se il bucato vi sembra profumi meno del solito e sia perfino meno pulito, malgrado l’uso del detersivo nella stessa dose, la causa è che è stato fatto in un momento sbagliato.
Se per necessità avete fatto il bucato in Luna crescente, appena terminato il ciclo affrettatevi a stenderlo ad asciugare. In caso contrario, prenderà un forte odore di muffa.
Di solito, gli indumenti da lavare vengono depositati in contenitori aerati. Tenendoli al chiuso, è possibile che si comincino a formare macchie di muffa, specie in
Luna crescente e nei giorni della Bilancia. È bene farci attenzione.
Per lavare l’indumento macchiato di “olio o lubrificante”, aspettate che arrivi la Luna calante in un
giorno d’Acqua. Frizionate le macchie con un po’ di strutto, poi procedete con il lavaggio in lavatrice o a mano.
I tessuti naturali si sporcano meno
Le fibre sintetiche vanno per la maggiore, ma non esercitano le stesse virtù di traspirazione e compatibilità con il tessuto epidermico rispetto a materiali come la lana o il cotone. Ovviamente la pura lana vergine ci può creare qualche grattacapo nelle fasi di lavaggio, perché tende ad infeltrire o restringersi.
D’altra parte però rispetto ai tessuti in poliammide o acrilico attira molto meno i cattivi odori e lo sporco. Prima di buttare in lavatrice verificare che non sia sufficiente esporre all’aria aperta il maglione di turno. I tessuti potranno facilmente tornare morbidi e profumati.