Un esempio di preparato a base vegetale che si prepara e si applica in autunno, preferibilmente in novembre, è la pasta per tronchi. Si tratta di una miscela utilizzata in agricoltura biodinamica che si ottiene unendo letame bovino fresco e bentonite o caolino con altri ingredienti, come la sabbia silicea.
La pasta per tronchi riduce la possibilità di annidamento degli insetti, favorisce la cicatrizzazione delle ferite, anche quelle causate dalle potature, e protegge la corteccia dagli sbalzi termici.
PREPARAZIONE
La preparazione tradizionale della pasta per tronchi prevede l’impiego di un terzo di letame bovino fresco, un terzo di bentonite e un terzo di sabbia silicea.
A questa composizione si può aggiungere il
decotto di equiseto, per fluidificare il composto, e il 2-3% di silicato di sodio, che ha la funzione di vetrificare la pasta per fissarla meglio ai tronchi.
Per ottenere le paste liquide si deve evitare l’uso della sabbia (che intaserebbe gli ugelli) sostituendola con silicato di sodio (massimo 5%) e procedendo poi alla diluizione con latticello o latte scremato, decotto di equiseto o di ortica, preparato biodinamico 500 o 500P 1 e/o acqua. L’effetto del formulato liquido è inferiore a quello della pasta solida. Esistono molte varianti nella preparazione della pasta per tronchi a seconda degli effetti che si vogliono ottenere.
IMPIEGO E INDICAZIONI
La pasta per tronchi si distribuisce sulle piante a riposo vegetativo (prima dell’apertura delle gemme), in giornate asciutte e senza pericolo di gelate, allo scopo di ripulire la corteccia da funghi e licheni. Riduce la possibilità di annidamento degli insetti, favorisce la cicatrizzazione delle ferite, anche quelle causate dalle potature, e protegge la corteccia dagli sbalzi termici. Inoltre, l’applicazione vivifica e nutre i tessuti del cambio.
La pasta per tronchi si utilizza sulla vite, sugli alberi e sugli arbusti da frutta, sui roseti e sulle siepi. Le paste solide si applicano con un pennello o una spazzola. Il tronco va ricoperto dalla base fino alle prime diramazioni, formando una protezione omogenea dello spessore di 3-4 mm. Nei grandi appezzamenti di terreno si usano formulazioni liquide, che possono essere distribuite con una pompa a spalla o un’irroratrice dopo aver filtrato il tutto per evitare l’intasamento degli ugelli. Si può applicare anche sulle parti verdi con funzione rinettante delle chiome. In molte ortive può sviluppare la crescita delle radici dopo il trapianto.
PRINCIPALI PARASSITI CONTRASTATI
Sulle frutticole: prevenzione delle malattie fungine e batteriche, disturbo degli insetti che si annidano nella corteccia (cocciniglie, alcuni afidi, carpocapsa, acari ecc.). Sulla vite: prevenzione delle malattie fungine e batteriche. Su altre colture: prevenzione delle malattie fungine e batteriche sulle piante ornamentali.
Preparare in casa infusi, decotti e macerati per curare orto e frutteto in modo sano, economico ed ecologico