Prodotta per la prima volta da monaci buddisti cinesi per rimediare alla carenza di proteine di derivazione animale, quella che viene impropriamente definita “bistecca di grano” è uno dei derivati vegetali più apprezzati in cucina, per il suo alto contenuto di proteine. Per produrla in casa bastano pochi ingredienti e un po’ di pazienza.
Ingredienti:
farina di grano tenero setacciata finemente (eventualmente miscelata con una piccola quantità di farina di grano duro)
alga kombu
zenzero
alloro o rosmarino
shoyu o sale marino
tamari
acqua q.b.
Impastare la farina con l’acqua. La lavorazione è simile a quella che si fa per il pane, ma l’impasto dovrà risultare più morbido per poi lasciarlo riposare in acqua tiepida per una mezz’ora. Si consiglia di lavorare l’impasto in un contenitore dai bordi un po’ alti, colmo d’acqua calda da rinnovare ogni qualvolta diventa bianca per la presenza di amido.
L’acqua va cambiata alternando un risciacquo con acqua calda con uno di acqua fredda, fino a quando il suo colore non diventa trasparente, segno che tutto l’amido è stato sciolto. A questo punto abbiamo ottenuto una massa gommosa di colore bruno, costituita in gran parte dal glutine, la frazione proteica del grano, da cui prepareremo delle grosse palle, di forma e dimensione conformi al tegame disponibile.
Avvolgere l’impasto in un telo ben chiuso, cucito o fermato con degli stuzzicadenti ai bordi, e bollirlo per circa 30 minuti, allo scopo di aumentarne la consistenza e di eliminare le purine. Dopo questa fase di cottura, estrarre le palle di glutine dall’acqua e tagliarle a fette o a pezzi grossolani.
Proseguire quindi con la cottura vera e propria che dura circa un’ora e mezza, dopodiché, per insaporirlo, arricchire l’acqua di cottura con un pezzetto di alga kombu, zenzero e alcuni cucchiai di shoyu. Si può anche aromatizzare con alloro (o rosmarino) e tamari (o sale). Riprendere la cottura per altri 30-40 minuti, secondo la grandezza della forma di seitan.
Riporre quindi il seitan, insieme al brodo di cottura, in vasetti di vetro che verranno sterilizzati in acqua per circa 10 minuti. Una volta invasettato, il seitan si conserva, a temperatura ambiente, per circa 15 giorni.
Le ricette di questo libro, rivolte sia a coloro che hanno già effettuato una scelta vegana che a chi si avvicina ora con curiosità a tofu e seitan, applicano i principi della cucina naturale a questi alimenti, ricavati rispettivamente dalla soia e dal grano e fonti importanti di proteine vegetali. Troverete consigli per abbinare tofu e seitan a ortaggi di stagione biologici e a cereali integrali, realizzando così piatti equilibrati e salutari che non rinunciano al sapore.
Introducono il libro alcune pagine che, in modo semplice, ne approfondiscono le proprietà nutrizionali, indicazioni preziose per comprendere l’origine, il processo di preparazione e il valore alimentare di prodotti che è possibile preparare anche in casa. Le bellissime foto confermano che la cucina naturale vegana offre non solo piatti sani, ma anche belli e appetitosi.