Musicosophia®: un “modo” diverso di gustare la musica
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Alla „Internationale Schule für die Ausbildung bewussten Musikhörens“ (Scuola internazionale per la formazione dell’ascolto consapevole) si distinguono tre piani nel processo creativo musicale: il primo è quello del compositore, il secondo è quello dell’interprete e il terzo quello dell’ascoltatore.
Sì, proprio così: l’ascoltatore crea musica proprio come il compositore che per primo ha messo il brano su carta o l’ha fatto ascoltare con uno strumento. Nella Musicosophia® – una forma elevata di meditazione musicale – l’ascoltatore assume nella musica un ruolo attivo, che va ben oltre quello di semplice fruitore di sala da concerto.
Dimensioni musicali
Gli otto gradi della comprensione musicale
Il primo grado prevede l’ascolto dell’intero movimento ad occhi chiusi, in modo da non avere distrazioni, ma la postura non deve essere quella di chi sonnecchia: é bene stare con la schiena dritta, in posizione stabile e concentrati. In seguito cerchiamo di capire come inizia il movimento e come finisce: da dove parte la musica? Dove sfocia? Come si avvicina e come se ne va?
Come una persona che entra con passo pesante, o si avvicina pian piano, sparisce improvvisamente o si congeda tranquillamente. Il quarto movimento di Schubert inizia bruscamente e termina nello stesso modo.
In seguito accompagniamo il secondo ascolto canticchiando (anche a bocca chiusa). Sì, avete letto correttamente: si può accompagnare l’ascolto della musica classica cantando. Ci rendiamo conto che ci sono passaggi più o meno cantabili. Riconosciamo i temi principali. Accompagnando l’ascolto con il canto, identifichiamo i punti in cui le diverse melodie si incrociano e si incontrano e decidiamo quali cantare e quali no. Questo brano di Schubert è facile da cantare a bocca chiusa. Sembra un valzer ed è stato spesso paragonato a composizioni di Mozart e Haydn. Possiamo individuare due temi.
Arrivati al terzo grado poniamo delle domande alla musica che lentamente ci è diventata sempre più familiare. Abbiamo già chiarito come sono l’inizio e la fine. Esiste un culmine, ci sono punti di svolta? Quante voci/strumenti ascoltiamo? Percepiamo una suddivisione del brano in più parti? Quante? Non si tratta di dare le risposte corrette, bensì di comprendere sempre più a fondo l’architettura interna del movimento. Nel nostro esempio sentiamo solo archi e fiati perché il brano venne scritto per una piccola orchestra privata ed eseguito in pubblico solo molto tempo dopo.
Al quarto e quinto grado rappresentiamo graficamente musica su una lavagna o su un foglio di carta in diversi colori. Possiamo sperimentare con il nostro disegno uno schema formato da curve, gradini e spirali.
Prima di ogni passaggio, ascoltiamo di nuovo il brano, in questo modo si impara a conoscere la musica gradualmente, sempre di più, finché essa ci diventa totalmente familiare. Proprio come facciamo con una persona dopo che l’abbiamo incontrata la prima volta.
Al settimo grado muoviamo le mani seguendo la melodia della musica. Attraverso la Meloritmia capiamo di poter rappresentare i diversi strumenti con mani diverse. Sequenze di movimenti verso l’alto e verso il basso, aumenti e abbassamenti di volume e la presenza di slanci musicali influenzano l’impostazione dei gesti. In questo modo la musica viene percepita anche fisicamente e lentamente l’incontro con la musica si trasforma in un’esperienza spirituale. Col tempo si rivelano momenti, sensazioni che solitamente restano in secondo piano. Siamo colpiti e trasformati dalla profonda bellezza di questa musica.
L’ottavo e ultimo grado corrisponde alla meditazione musicale, nella quale si ascolta in maniera più intima, senza lo svolgimento di alcuna attività esteriore e le melodie vengono ai nostri sensi come amici intimi che ci confortano, ci rallegrano o tranquillizzano. A questo punto la musica inizia con grande calma a dispiegare tutta la sua forza. Il risultato è ancora migliore se accogliamo il suo dono divino con umiltà e gratitudine.
Durante il 26° Incontro internazionale dal 12 al 16 Agosto 2018, tratteremo della natura della meditazione musicale e dei suoi gradi benefici.
Maggiori informazioni:
musicosophia@musicosophia.it
tel 338 9984102
www.musicosophia.com